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Non Uccidere: Recensione della seconda stagione della serie noir RAI - RECENSIONE

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Questa discussione ha avuto 7 risposte

#1
Robin Scherbatsky

Robin Scherbatsky
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Non Uccidere: Recensione della seconda stagione della serie noir RAI
Torna Non Uccidere, la serie simbolo di una Rai all'inseguimento di qualità e modernità. Un noir crudo sullo sfondo di una cupa Torino...
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#2
NonConosciuto

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Bella recensione e bella serie davvero, molto brava Miriam Leone. Anche la sigla d'apertura merita una menzione, è particolare.

#3
Guest_Frank_WesteYe

Guest_Frank_WesteYe
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Mi avete incuriosito, recupero le prima.



#4
Stefano Massini

Stefano Massini
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Una spanna sopra tutto ciò che circola in Rai. Però troppo poco risalto alla main story, che viene relegata ad un riempitivo dopo il "caso di giornata". Le moderne serie tv vivono della storia principale sempre di più, purtroppo non uccidere si perde un po' in questo, tra l'altro proponendo casi molto interessanti ad altri solo discreti.
Fantastici tutti gli attori, Miriam Leone è più brava che bella, ed è tutto dire.
Ps:metterei The Killing come serie tv cardine fonte di ispirazione, ben più di Broadchurch o altri.


#5
Vincenzo Catalano

Vincenzo Catalano
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Avevo già seguito la prima stagione, trasmessa un po' in sordina su Raitre al sabato sera, e me ne sono subito innamorato, tanto da riguardarmi anche tutte le repliche su raitre lo scorso inverno a notte fonda. "Non uccidere" è completamente diversa da tutte le serie italiane viste finora (e ne ho viste tante): molto belle le musiche, la fotografia e la Leone si sta dimostrando davvero brava, cosa che sinceramente non credevo, avendo visto altre miss Italia diventare "attrici" dall'oggi al domani poi regolarmente (e fortunatamente) sparite. Il suo personaggio è molto ben caratterizzato e le atmosfere noir di questa bellissima serie ne accentuano le problematiche. La storia personale di Valeria Ferro fa un po' da collante a tutti gli episodi in maniera efficace e non invasiva, e poi è ambientata a Torino, città in cui vivo da cinque anni e che amo tantissimo. Mi dispiace molto che non ci sia più la Guerritore, attrice che amo particolarmente: dava molta forza espressiva al personaggio di Lucia/Maria Grazia, ma a quanto pare non aveva più intenzione di far parte di questo interessantissimo progetto. "Non uccidere" è la dimostrazione che è ancora possibile fare della fiction di qualità, anche se il termine fiction per questo prodotto di altissimo livello è davvero riduttivo. E non ingannino i dati di ascolto, perché 1.2mln di spettatori in prima serata su rai2 può sembrare un flop, ma bisogna considerare che in streaming il primo episodio ha avuto più di un milione di visualizzazioni. Bravi tutti, e speriamo in un "Non uccidere 3" quanto prima

#6
Carmine Farnese

Carmine Farnese
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Una spanna sopra tutto ciò che circola in Rai. Però troppo poco risalto alla main story, che viene relegata ad un riempitivo dopo il "caso di giornata". Le moderne serie tv vivono della storia principale sempre di più, purtroppo non uccidere si perde un po' in questo, tra l'altro proponendo casi molto interessanti ad altri solo discreti.
Fantastici tutti gli attori, Miriam Leone è più brava che bella, ed è tutto dire.
Ps:metterei The Killing come serie tv cardine fonte di ispirazione, ben più di Broadchurch o altri.


Vero, The Killing, e la serie originale danese sono sicuramente tra le fonti di ispirazione più pesanti. La trama orizzontale invece è posizionata sicuramente in secondo piano, ma da una parte ha senso primo per permettere una maggiore estensione, secondo creando un senso di realismo maggiore paradossalmente. Non sono le vicissitudini della Ferro il perno, così come la squadra mobile di Torino non può focalizzarsi solo su questo mistero. Un caso chiuso, poi riaperto e sicuramente molto fumoso non può che fare da sfondo, ed è giusto a quel punto dosarlo col contagocce.

#7
Guest_Frank_WesteYe

Guest_Frank_WesteYe
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Iniziato il recupero della prima stagione.

Davvero bellina, sia come regia/fotografia, sia come attori, e ha un mood un po' decadente, ma non deprimente, che mi piace molto.

 

 

Però troppo poco risalto alla main story, che viene relegata ad un riempitivo dopo il "caso di giornata". Le moderne serie tv vivono della storia principale sempre di più, purtroppo non uccidere si perde un po' in questo, tra l'altro proponendo casi molto interessanti ad altri solo discreti.

 

Pensa che per me è il contrario: nei gialli preferisco sempre che ci si concentri sul caso, lasciando la trama "personale" del protagonista come contorno.



#8
NonConosciuto

NonConosciuto
  • Eye Bastard

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Iniziato il recupero della prima stagione.
Davvero bellina, sia come regia/fotografia, sia come attori, e ha un mood un po' decadente, ma non deprimente, che mi piace molto.

Pensa che per me è il contrario: nei gialli preferisco sempre che ci si concentri sul caso, lasciando la trama "personale" del protagonista come contorno.

Concordo in pieno!




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