La dignità non si può togliere a nessuno
Le persone hanno una dignità. Lui non mi sembra che lo si possa includere in questa categoria.
Direi che bastano due minuti di Gratteri per smontare ogni ipotesi di scarcerazione.
http://video.repubbl...i/277746/278343
Provenzano è morto in regime di 41bis ed aveva condizioni fisiche e mentali ben più gravi di quelle di Riina.
Inoltre l'eventuale accoglimento dell'istanza di Riina rischia di creare un precedente con decine di boss di mafia pronti a chiedere, a loro volta, la scarcerazione per motivi di salute.
Ma quelli di Vice li pagano pure per scrivere 'sti articoli di (Censura)? https://news.vice.co...ere-duro-italia
Leggete pure i commenti sotto ma solo se siete delle persone pazienti e forti di stomaco, la quantità di deficienti ignoranti (non esiste altro modo per definirli e sono stato pure troppo buono) che scassano i cosiddetti con le loro manfrine da pacifisti del terzo millennio ignorando cosa sia il diritto penale è veramente la ciliegina sulla torta.
Io comunque penso, penso, che a prescindere da quanto già detto sul fatto che c'è solo stata una richiesta, finora respinta, si dovrebbe comunque pensare due volte prima di pensare di ripagare con la stessa moneta un criminale assassino.
Dal momento che siamo in uno stato di diritto, lo stato - quindi i cittadini, che siano fra coloro che applicano le leggi o meno - dovrebbero essere al di sopra di questioni come la vendetta o la ritorsione. Posto che, umanamente, penso chiunque ritenga Riina meritevole di ben più aspro trattamento, non dovremmo dimenticare che certi diritti sono di tutti e che possono essere negati solo e soltanto perché comportano altri rischi (recidivazione di reati et similia) non perché qualcuno "non se li merita".
E se il caso di Riina è estremo (c'è un qualche misfatto di cui non si sia macchiato?) e mette quasi tutti d'accordo in questi giorni, dobbiamo sempre tenere a mente che ci sono casi molto meno eclatanti: quale sarebbe, dunque, il limite oltre il quale un essere umano non debba essere più trattato come tale? E può uno stato che aborrisce l'assassinio e l'assenza totale di empatia, rendersi autore della medesima pratica?
Credo che la risposta sia sempre no, e la forza di uno stato e di un popolo è proprio quella di non abbassarsi al livello abnorme raggiunto da certi individui, non rinunciare alla propria umanità e trattare con assoluto rigore, non con gentilezza ma in maniera umana anche chi ci ha ferito, pur se il nostro primo istinto vorrebbe vederlo soffrire altrettanto. Altrimenti, il risultato ottenuto da Riina sarà quello di disumanizzarci tutti e di renderci solo più simili a lui.
Io comunque penso, penso, che a prescindere da quanto già detto sul fatto che c'è solo stata una richiesta, finora respinta, si dovrebbe comunque pensare due volte prima di pensare di ripagare con la stessa moneta un criminale assassino.
Dal momento che siamo in uno stato di diritto, lo stato - quindi i cittadini, che siano fra coloro che applicano le leggi o meno - dovrebbero essere al di sopra di questioni come la vendetta o la ritorsione. Posto che, umanamente, penso chiunque ritenga Riina meritevole di ben più aspro trattamento, non dovremmo dimenticare che certi diritti sono di tutti e che possono essere negati solo e soltanto perché comportano altri rischi (recidivazione di reati et similia) non perché qualcuno "non se li merita".
E se il caso di Riina è estremo (c'è un qualche misfatto di cui non si sia macchiato?) e mette quasi tutti d'accordo in questi giorni, dobbiamo sempre tenere a mente che ci sono casi molto meno eclatanti: quale sarebbe, dunque, il limite oltre il quale un essere umano non debba essere più trattato come tale? E può uno stato che aborrisce l'assassinio e l'assenza totale di empatia, rendersi autore della medesima pratica?
Credo che la risposta sia sempre no, e la forza di uno stato e di un popolo è proprio quella di non abbassarsi al livello abnorme raggiunto da certi individui, non rinunciare alla propria umanità e trattare con assoluto rigore, non con gentilezza ma in maniera umana anche chi ci ha ferito, pur se il nostro primo istinto vorrebbe vederlo soffrire altrettanto. Altrimenti, il risultato ottenuto da Riina sarà quello di disumanizzarci tutti e di renderci solo più simili a lui.
http://www.ilfattoqu...l-boss/1051303/
https://www.msn.com/...boss/vi-BBr8GUK
Magari tra ## anni, adesso non siamo pronti.
Io comunque penso, penso, che a prescindere da quanto già detto sul fatto che c'è solo stata una richiesta, finora respinta, si dovrebbe comunque pensare due volte prima di pensare di ripagare con la stessa moneta un criminale assassino.
Dal momento che siamo in uno stato di diritto, lo stato - quindi i cittadini, che siano fra coloro che applicano le leggi o meno - dovrebbero essere al di sopra di questioni come la vendetta o la ritorsione. Posto che, umanamente, penso chiunque ritenga Riina meritevole di ben più aspro trattamento, non dovremmo dimenticare che certi diritti sono di tutti e che possono essere negati solo e soltanto perché comportano altri rischi (recidivazione di reati et similia) non perché qualcuno "non se li merita".
E se il caso di Riina è estremo (c'è un qualche misfatto di cui non si sia macchiato?) e mette quasi tutti d'accordo in questi giorni, dobbiamo sempre tenere a mente che ci sono casi molto meno eclatanti: quale sarebbe, dunque, il limite oltre il quale un essere umano non debba essere più trattato come tale? E può uno stato che aborrisce l'assassinio e l'assenza totale di empatia, rendersi autore della medesima pratica?
Credo che la risposta sia sempre no, e la forza di uno stato e di un popolo è proprio quella di non abbassarsi al livello abnorme raggiunto da certi individui, non rinunciare alla propria umanità e trattare con assoluto rigore, non con gentilezza ma in maniera umana anche chi ci ha ferito, pur se il nostro primo istinto vorrebbe vederlo soffrire altrettanto. Altrimenti, il risultato ottenuto da Riina sarà quello di disumanizzarci tutti e di renderci solo più simili a lui.
Io questa linea di pensiero non la capisco.
Morire in carcere con l'adeguata assistenza sanitaria non è abbastanza dignitoso per un soggetto del genere? Dobbiamo per forza accontentare le volontà troglodite sue e dei suoi familiari?
Il fatto di non concedergli nulla dovrebbe farci abbassare al suo livello? Io mi sento offeso da un'affermazione del genere, il 41-bis NON è tortura, è una risposta ad una violenza di gravità immane e negarlo vuol dire buttare nel cesso anni di evoluzione del nostro ordinamento e tutta la lotta e i sacrifici compiuti per contrastare la mafia e far capire ai mafiosi che alle loro azioni si risponde col carcere duro. Inoltre le nostre carceri non sono quelle americane o sovietiche e i detenuti vengono assistiti.
A nemmeno un mese dalla commemorazione di Falcone e Borsellino, aprire Facebook, anzi, Internet e ritrovarsi a leggere tutte 'ste panzane prive di cognizione di causa sul diritto mi fa male al cuore.
Io questa linea di pensiero non la capisco.
Morire in carcere con l'adeguata assistenza sanitaria non è abbastanza dignitoso per un soggetto del genere? Dobbiamo per forza accontentare le volontà troglodite sue e dei suoi familiari?
Il fatto di non concedergli nulla dovrebbe farci abbassare al suo livello? Io mi sento offeso da un'affermazione del genere, il 41-bis NON è tortura, è una risposta ad una violenza di gravità immane e negarlo vuol dire buttare nel cesso anni di evoluzione del nostro ordinamento e tutta la lotta e i sacrifici compiuti per contrastare la mafia e far capire ai mafiosi che alle loro azioni si risponde col carcere duro. Inoltre le nostre carceri non sono quelle americane o sovietiche e i detenuti vengono assistiti.
A nemmeno un mese dalla commemorazione di Falcone e Borsellino, aprire Facebook, anzi, Internet e ritrovarsi a leggere tutte 'ste panzane prive di cognizione di causa sul diritto mi fa male al cuore.
Non sto parlando di questo, sto parlando di tutto quel che sento, che va al di là di farlo morire in carcere... la legge del taglione è stata superata da quel dì, se si puniscono i criminali per aver commesso atrocità contro altri esseri umani, possiamo arrogarci il diritto di fare lo stesso con loro?
http://www.ilfattoqu...l-boss/1051303/
https://www.msn.com/...boss/vi-BBr8GUK
Magari tra ## anni, adesso non siamo pronti.
Non siamo pronti ad essere superiori, certo... ma con quale faccia potremmo guardare uno stato che impala (e cito te per dirne uno ) un criminale per quanto esecrabile? La punizione è e deve essere un deterrente, non una vendetta.
E poi, se anche lo facessero uscire, sarebbe magari un'occasione per verificare chi gli va a fare l'inchino sotto casa più che altro. Quest'energia che tutti ora sprecano per un vecchio malconcio, probabilmente sarebbe meglio impiegata contro le nuove leve che l'hanno sostituito o lo sostuiranno, lì sarei più d'accordo nel perseguirli con le maniere dure, non perché "se lo meritano" ma perché sono di gran lunga più pericolosi.
Non sto parlando di questo, sto parlando di tutto quel che sento, che va al di là di farlo morire in carcere... la legge del taglione è stata superata da quel dì, se si puniscono i criminali per aver commesso atrocità contro altri esseri umani, possiamo arrogarci il diritto di fare lo stesso con loro?
Nessuno ha parlato di legge del taglione, il 41-bis non è una forma di legge del taglione (ridicolo anche solo pensarlo), se poi qualcuno in un bar o su facebook scrive che sarebbe giusto scannarlo nel peggiore dei modi è un altro discorso.
Questo essere non si è mai pentito, non ha mai collaborato con la giustizia, ha continuato a sputare sul nostro Paese e continuerà a farlo finché avrà vita, portando nella tomba dei segreti che rimarranno sepolti con lui. Ecco perché deve morire in carcere, con l'assistenza sanitaria che gli serve, fine.
Nessuno ha parlato di legge del taglione, il 41-bis non è una forma di legge del taglione (ridicolo anche solo pensarlo), se poi qualcuno in un bar o su facebook scrive che sarebbe giusto scannarlo nel peggiore dei modi è un altro discorso.
Questo essere non si è mai pentito, non ha mai collaborato con la giustizia, ha continuato a sputare sul nostro Paese e continuerà a farlo finché avrà vita, portando nella tomba dei segreti che rimarranno sepolti con lui. Ecco perché deve morire in carcere, con l'assistenza sanitaria che gli serve, fine.
Sì ma vedi, l'assenza di pentimento, e le atrocità commesse, non gli tolgono alcun diritto come essere umano. E intesi, io magari pure lo ammazzerei... ma IO, e lo stato non deve e non può arrogarsi il diritto di andare contro le regole che sono di tutti, altrimenti queste perdono di qualsiasi credibilità. Non conta nulla che ci troviamo davanti ad uno degli esseri peggiori che la storia recente ci abbia consegnato, perché lo stato non può permettersi di decidere di ignorare le regole perché qualcuno "se lo merita".
Altrimenti, ripeto, dovremmo poi stilare una graduatoria per capire chi si merita o meno una morte dignitosa: te la meriti se hai ucciso 30 persone? E 20 di cui 10 bambini? E 10, ma in maniera atroce? E 15 ma in maniera clemente?
...o se uno ruba?
Capite cosa intendo? O applichiamo le regole che ci sono, eventualmente CONCORDANDO i casi in cui si possono sorvolare, oppure non applichiamo più alcuna regola.
Detto questo, come già scritto, a Riina è stata almeno finora rifiutata la richiesta quindi parliamo del nulla, però è bene anche capire il perché è stata rifiutata e che, il giorno in cui dovesse essere invece accolta, non sarebbe comunque uno scandalo o una redenzione della persona.
PS: Nessuno ha parlato DIRETTAMENTE di legge del taglione, ma ho sentito molte cose che ci si avvicinano molto.
Io comunque penso, penso, che a prescindere da quanto già detto sul fatto che c'è solo stata una richiesta, finora respinta, si dovrebbe comunque pensare due volte prima di pensare di ripagare con la stessa moneta un criminale assassino.
Per ripagarlo con la stessa moneta dovremmo legarlo a una tonnellata di tritolo su un'autostrada,scioglierlo nell'acido,piazzargli una bomba sotto casa,smitragliarlo a più non posso e dio solo sa cos'altro
niente di tutto questo è accaduto
è in carcere e sta scontando la sua giusta pena come è giusto e corretto che sia,fine.
Io comunque penso, penso, che a prescindere da quanto già detto sul fatto che c'è solo stata una richiesta, finora respinta, si dovrebbe comunque pensare due volte prima di pensare di ripagare con la stessa moneta un criminale assassino.
Dal momento che siamo in uno stato di diritto, lo stato - quindi i cittadini, che siano fra coloro che applicano le leggi o meno - dovrebbero essere al di sopra di questioni come la vendetta o la ritorsione. Posto che, umanamente, penso chiunque ritenga Riina meritevole di ben più aspro trattamento, non dovremmo dimenticare che certi diritti sono di tutti e che possono essere negati solo e soltanto perché comportano altri rischi (recidivazione di reati et similia) non perché qualcuno "non se li merita".
E se il caso di Riina è estremo (c'è un qualche misfatto di cui non si sia macchiato?) e mette quasi tutti d'accordo in questi giorni, dobbiamo sempre tenere a mente che ci sono casi molto meno eclatanti: quale sarebbe, dunque, il limite oltre il quale un essere umano non debba essere più trattato come tale? E può uno stato che aborrisce l'assassinio e l'assenza totale di empatia, rendersi autore della medesima pratica?
Credo che la risposta sia sempre no, e la forza di uno stato e di un popolo è proprio quella di non abbassarsi al livello abnorme raggiunto da certi individui, non rinunciare alla propria umanità e trattare con assoluto rigore, non con gentilezza ma in maniera umana anche chi ci ha ferito, pur se il nostro primo istinto vorrebbe vederlo soffrire altrettanto. Altrimenti, il risultato ottenuto da Riina sarà quello di disumanizzarci tutti e di renderci solo più simili a lui.
Gatsu, io sono dell'idea che alla nascita e' giusto che tutti abbiano dei diritti (cosa che purtroppo non accade in tutti i Paesi del mondo) ma questi diritti poi bisogna anche dimostrare di meritarseli. Essere messo sullo stesso piano di gente come Riina, solamente perché entrambi facenti parte della razza umana, di certo non mi fa piacere.
Chiedi quale sia il limite oltre il quasi e' giusto non reputare più una persona umana? Non posso dirlo con certezza, pero' penso che quanto successo a Capaci, tanto per citare un caso, penso che possa rendere bene l'idea.
E per come la vedo io sarebbe proprio ora di abbassarsi al livello di certa gente, per ripagarli con la stessa moneta cosi che provino sulla loro pelle il dolore che hanno creato, le famiglie che hanno distrutto, altro che le carceri d'oro e compagnia bella, anche perché quanti casi abbiamo sentito di boss che tranquillamente mandavano avanti il lavoro dal carcere? Un sacco. Gente come questa sarebbe da lasciar morire di fame in una cella, altro che diritti.
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