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MAD MAXOmaggio ad una grande saga cinematografica che è diventata un gioco finalmente degno

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kaos76

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Questo è il mio personale omaggio sentito a questo titolo che mi ha così preso e appassionato, non è stato il solo ad avere questo effetto negli ultimi anni (un altro esempio su tutti l'ultimo capitolo del Witcher) ma questo ha un particolare legame affettivo trattando una saga che affonda le sue radici molto lontano nel tempo, quando ero piccolo....ciò che ho scritto ovviamente non ha nessuna pretesa ma è soltanto scaturito così in maniera naturale dopo aver davvero vissuto il gioco (e ancora lo sto vivendo), spero che anche altri abbiano avuto le mie stesse sensazioni positive, perchè ci sono voluti 36 anni ma alla fine qualcuno ha creato un gioco davvero degno del nome che porta e che soprattutto rende omaggio in maniera ottima a tutta la saga cinematografica, prendendo spunti da tutti i capitoli.

Chiarisco, il titolo non è affatto esente da difetti nè un capolavoro indiscutibile, ma per ogni appassionato è la giusta ricompensa dopo appunto un'attesa lunga quasi 4 decenni.

 

Scusate la lunghezza ma.....le cose che escono così con naturalezza sono come sono.

 

 

                                               Ode al mondo impazzito di Max

Quando ero piccolo vidi un film che mi rimase molto impresso, per via della sua stranezza visiva su ogni altra cosa....perchè mostrava qualcosa che fino ad allora non avevo mai visto,
una visione catastrofica e malata del nostro mondo....un mondo che è imploso su se stesso a causa della pazzia e avidità umane, un mondo completamente consumato e avvizzito....
dove non esistono più speranze e sogni in cui credere, dove l'uomo è regredito ad uno stadio primordiale precedente persino alle bestie più primitive, dove sopravvivere è
un'impresa mastodontica a causa della mancanza di tutto....di cibo, di acqua, di mezzi di sostentamento....dove una tanica di carburante o un po' di cibo sono molto più preziosi
di una vita umana.
Quel film si intitolava Interceptor, il guerriero della strada nella versione italiana, solo Mad Max Interceptor nella versione originale.

Mi avevano colpito le trovate assolutamente strampalate e geniali per portare avanti la sopravvivenza in una comunità, l'eco di quella che un tempo era
una grande città......e poi mi avevano colpito queste continue battaglie svolte però a bordo di mezzi motorizzati trasformati in mostri meccanici, quasi delle divinità in forma
di mezzi su ruote, come degli dei da venerare.
Poi fu una trilogia la saga di Mad Max, il terzo film mi piacque molto fino a circa metà ma poi andava in calando verso il finale, per me il capitolo centrale rimase il migliore.

Poi ci fu un totale silenzio.....per decenni.....come trovarsi nele lande morte portate su schermo dalla saga....finchè....un giorno di qualche anno fa
cominciarono a circolare delle voci secondo cui il regista ideatore del personaggio e della saga si era rifatto vivo per creare un nuovo film con protagonista Max....il pazzo
Max.....col passare del tempo le voci si sono fatte sempre più insistenti fino ad essere confermate ufficialmente....ed ecco l'annuncio, il "vecchio" George
Miller era al timone di un nuovo Mad Max......sottotitolo, Fury Road....il che mi fece pensare subito al secondo capitolo, una corsa infinita nelle lande desolate a rotta di
collo per tutto il film.......e così fu infatti, il mood era proprio lo stesso....una nuova storia con protagonista un nuovo Max...nello stesso mondo deviato e deforme.
Non sapevo cosa aspettarmi, se la solita operazione commerciale nostalgica oppure materiale di qualità.....al timone c'era pur sempre il "papà" di Max, un grande regista.
Una volta visto il film sono rimasto folgorato.....proprio come quando da piccolo vidi Interceptor.....di nuovo provavo le stesse sensazioni, perfino arricchite, ancora più potenti...
da un modo di raccontare la storia più intenso, che faceva più leva sulle emozioni interiori, con dei nuovi personaggi che pur recitando poche battute avevano una profondità
enorme, che ti trasmettono un'empatia feroce, immediata.....tutto viene raccontato tramite le immagini, con pochi dialoghi ma con una potenza sonora e visiva devastante.
Una regia che non vedevo così magistrale da decenni forse, qualcosa che ti viene addosso e ti investe come un treno in corsa, scuotendoti in maniera violenta, creandoti
un uragano di sensazioni che si alternano in maniera fulminea....esaltazione, epicità, tristezza, rabbia, paura, meraviglia, stupore, curiosità.
L'apice della cinematicità integrata lo chiamerei....ovvero quando in un film l'insieme di quello che senti, vedi e provi è così dirompente da farti entrare nello schermo
come se lo vivessi in prima persona....un'esperienza totale.

Con queste premesse quando venne annunciato un nuovo gioco basato su Mad Max rimasi stupito, primo perchè a parte decenni fa all'epoca dei film, nessuno aveva mai più
fatto nulla a riguardo e poi perchè il team che si cimentava nell'impresa non aveva mai fatto nulla di notevole fino a quel momento.
Una licenza molto importante quindi, un nome altisonante....e nel corso della storia dei videogiochi si sa che le licenze tratte dai film sono state deludenti la maggior
parte delle volte, quando andava bene, molte volte erano proprio cose pessime.

Così quando arrivò il giorno dell'uscita (anche se per essere precisi ricevetti il gioco con 3 giorni di anticipo) non avevo proprio idea di cosa mi sarei trovato davanti.
Francamente non avevo grandi speranze, però i filmati che avevo visto prima dell'uscita mi sembravano molto intriganti a livello di caratterizzazione e ambientazione così
decisi di dargli fiducia ordinandolo.

Il primo impatto quando giocai l'inizio ricordo che fu spiazzante....come per i film.
Le mie aspettative basse e la mia poca fiducia vennero spazzate via immediatamente.....già solo il filmato di apertura catturava perfettamente lo stile e l'essenza del
mondo di Max.....pur avendo voluto creare qualcosa di inedito, con nuovi personaggi e una storia originale, tutta l'atmosfera, la crudezza, la pazzia e la desolazione
dell'universo di mad max erano lì, davanti ai miei occhi, finalmente dopo oltre trent'anni di attesa dai primi film ero Max......ed ero buttato in mezzo alla disperazione
di quel mondo, con la prima disperata sequenza di gioco...finalmente qualcuno era riuscito a catturarne tutta l'essenza....dallo scenario, al personaggio, alle atmosfere
sonore..BUMMM!!!  era come se qualcuno mi avesse colpito con una freccia in pieno petto.
Ma un gioco deve avere molti elementi messi insieme che funzionano per essere vincente, quindi bisogna andare avanti e provarlo a fondo.
Più avanzavo e più restavo meravigliato del lavoro che avevano fatto, di come tutto fosse pervaso da una totale passione e amore profondi per quel mondo, è una
cosa che proprio trasudava da ogni elemento, si vedeva che i creatori erano davvero fan e appassionati per quello che stavano facendo.
A partire dalla grafica molto curata, con quei paesaggi che ti lasciano subito a bocca aperta, dei panorami che con pochi elementi sono comunque tutt'altro che desolati e
desolanti......ogni luogo è caratterizzato con una cura enorme, penseresti che gli scenari sono delle lande morte e raccapriccianti, quindi un qualcosa di deserto è un
deserto, punto e basta, invece ogni zona è diversa, con delle caratteristiche proprie uniche e distintive, inconfondibili, ogni angolo merita di essere scoperto e osservato.
Poi ad un tratto dopo le prime missioni che sono, come da tradizione, un tutorial per ambientarsi e prendere confidenza, ti si apre la mappa....enorme....quasi sei
sopraffatto dalle dimensioni....e man mano che avanzi scopri tutti i suoi elementi che la compongono, le cose da fare....penso che la carta vincente del gioco sia l'aver
unito magistralmente molti elementi diversi in un'unica formula sfacettata, nella quale è fondamentale, proprio come nei film e nella realtà del mondo di max, il mezzo meccanico.
che è uno dei personaggi principali insieme a Max, cresce e si evolve, prorio come lui, insieme c'è tantissima esplorazione ma non fine a se stessa, bensì mirata e
indispensabile per progredire, così si scoprono numerosissimi luoghi che vanno smantellati con tutti i loro occupanti, per raggiungere delle condizioni di gioco specifiche, per
poter acquisire materie preziose e indispensabili alla progressione stessa, così ogni accampamento diventa una sfida su più fronti, c'è la parte più brutale nella quale si
devono affrontare i nemici per eliminarli con ogni mezzo, e qui viene ripresa la formula dei vecchi picchiaduro a scorrimento che ho tanto amato negli anni d'oro delle sale giochi,
i tempi in cui capcom e molte altre compagnie giapponesi dominavano il mercato con i prodotti migliori, e rimango stupito di una scelta simile, perchè ormai sono andate
scomparendo queste tipologie di giochi, con mio sommo dolore.....qua ritrovo l'antico sentore, le sensazioni che provavo allora e vengo definitivamente conquistato da questo gioco.
Poi viene il momento di apprezzare l'ottimo level design degli accampamenti, dove per trovare tutti i collezionabili molto spesso bisogna usare la testa e capire dove possono essere
stati nascosti, in quale anfratto che magari ti era sfuggito al primo passaggio, un altro elemento che adoro ed è capace di tenermi incollato allo schermo senza sosta.

E poi ad un tratto ti fermi, nel bel mezzo del nulla.....ad osservare il tutto.....chiudi gli occhi e nel silenzio senti il vento soffiare...in lontananza si ode il rombo di un
mezzo meccanico lanciato a folle velocità.....senti i brandelli di qualche bandoliera sventolare disperatamente aggrappati ai moncherini metallici che una volta erano un
certellone stradale o un traliccio della corrente.
Riapri gli occhi e vieni accecato dal bagliore abbacinante del sole spietato che si riflette sulla sabbia o su quello che rimane dell'asfalto consumato e divorato dalla lenta
ma inesorabile erosione della sabbia resa abrasiva come una grattuggia dalle raffiche di vento incessante...vedi dei vortici che si formano e pian piano diventano trombe d'aria
che ti inseguono.....ad un tratto poi scrutando il lontanissimo orizzonte vedi una gigantesca nube scura che avanza a grande velocità.....sembra una ciclopica entità che inghiotte
lentamente tutto ciò che incontra.......e quando si avvicina realizzi che questa muraglia enorme è una tempesta di sabbia mastodontica.....l'unica speranza di sopravvivere è
trovare un riparo immediatamente.......ma non è l'unico evento apocalittico che ci troveremo ad affrontare in maniera casuale......può sempre andare peggio.....quando in arrivo
non è una tempesta di sabbia semplice, bensì accompagnata anche da una tempesta elettrica di fulmini.....allora capirai che è il giorno del giudizio.

Una volta riuscito a superare queste sventure ti potrai soffermare sulla cura infusa anche su molti degli altri elementi.....come i mezzi meccanici, veri e propri personaggi
e protagonisti di questo universo distopico e deforme.
Anch'essi realizzati in maniera magistrale, innanzitutto ce ne sono molte tipologie, suddivise in gruppi, a seconda delle bande alle quali appartengono e ogni categoria ha
caratteristiche peculiari e diverse dalle altre.Il lavoro artistico-visivo è davvero maniacale anche qua.
Così come il lavoro svolto sui nemici, anche loro suddivisi in bande e ognuna con le sue peculiarità particolari o i capi branchi delle varie regioni.
In aggiunta a tutto ciò in ogni regione della mappa sono collocate delle gare speciali da vincere per ottenere nuovi mezzi da poter utilizzare per scorazzare in giro,
con diverse tipologie di svolgimento.

Trama e personaggi non sono da meno fortunatamente....la vicenda presenta parecchi comprimari molto ben caratterizzati che danno linfa vitale alla narrazzione, a partire
dal nostro particolarissimo compagno di viaggio fedele, la storia si dipana inizialmente in maniera compassata e ritmata per subire poi un'impennata dalla metà in poi...
arrivando ad un finale che è davvero degna conclusione di questa epopea epica di un Max che resta sempre fedele al suo personaggio ma che pur pensando di non aver più nulla
da perdere scoprirà invece che c'è sempre qualcosa da perdere, anche quando sei circondato dal nulla.....
La brutalità permea tutto, ogni cosa ne è avvolta e influenzata in questo mondo sprofondato nel malessere e nella pazzia.....così anche la trama vi lascerà un segno dentro.

Così come la commistione di esplorazione e combattimento in auto, combinata con gli scontri corpo a corpo e le parti di esplorazione e ricerca a piedi mi rapisce totalmente,
ha un effetto risucchio per cui non riesco a smettere.....giro come un matto per risolvere il prossimo accampamento, per trovare il prossimo oggetto utile, estetico o funzionale
che sia.....e ancora e ancora......ad un tratto guardo il conteggio delle ore totali del mio salvataggio e leggo 3 giorni, 19 ore, 46 minuti....quasi 100 ore.
E il bello è che ne vorrei altre 200, non sono affatto sazio, anzi, lo considero un antipasto che mi ha fatto venire ancora più fame.....avrei voluto non finisse mai...
che non è affatto una cosa da poco in questo mercato ormai saturo di titoli open world sempre più grandi e forzatamente riempiti di cose, spesso insensatamente e inutilmente.

Come premio per tutto quello che questo titolo è riuscito a darmi ho deciso di dedicargli, oltre a questo mio personalissimo omaggio, una seconda run, di rigiocarlo tutto da
capo una seconda volta, una cosa che non ho quasi mai fatto con nessun gioco in tanti anni....questa volta però era troppa la mancanza di Max e delle terre desolate, delle corse
a rotta di collo con quei mostri di metallo....e così sono tornato.

THE WORLD GONE MAD.....AGAIN



#2
kaos76

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e questo trailer credo sia quello più azzeccato, lo trovo spettacolare

 



#3
Nezha

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A me fury Road non ha fatto impazzire sinceramente il gioco veramente una sorpresa




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