Vai al contenuto

Difficoltà a trovare lavoro dopo l'universitàDi chi è la colpa?


  • Non puoi aprire una nuova discussione
  • Effettua l'accesso per rispondere
Questa discussione ha avuto 171 risposte

#31
Kevin Butler

Kevin Butler
  • Strong Eye Fan

  • StellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 861

Secondo me ha stato Salvini invece



#32
H4ch1k0

H4ch1k0
  • Super Eye Fan

  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 2019

 

Assolutamente d'accordo, in primis sul fatto che se non si trova lavoro da laureati bisogna frignare e sedersi. Le scuole hanno denigrato talmente tanto ciò che non è "la laurea" da far si che un laureato che non fa fruttare la propria laurea preferisca attendere piuttosto che metterla da parte e fare qualcos'altro. E con altro intendo come si diceva anche qualche pagina addietro anche i lavori manuali.

 

Quando ho iniziato io a lavorare la famiglia mi voleva inserito in una realtà lavorativa da lì alla pensione; ogni volta che cambiavo lavoro lo vedevano come un fallimento. Adesso il cambio di azienda è una normalità sia per me che per la maggior parte dei lavoratori al mondo e trovare un'azienda in cui impegnarsi per decenni è quasi un miraggio (complice anche la deindustrializzazione in Italia). Se deve essere così per un posto di lavoro può essere così anche per il campo di competenza imho. E' sicuramente più stressante rispetto al timbrare il cartellino o il ripetere la lezione imparata ma tant'è... piuttosto che stare a far nulla...

 

Però aggiungo una cosa sulla specializzazione perchè la sperimento ogni giorno sulla mia pelle - lo studio dopo la laurea secondo me è un vero dramma in Italia ed è un altro punto su cui bisogna lavorare. Corsi e seminari tecnici in Italia mancano completamente o quasi e per coloro che vogliono ricollocarsi o crescere è un vero inferno. Personalmente sono anni che tento di intraprendere di nuovo la carriera universitaria ma a un lavoratore tale opportunità è praticamente preclusa. Corsi di aggiornamento? Richiedono spostamenti in altre città, cosa che un lavoratore (ma anche un disoccupato) raramente si può permettere - l'online è una barzelletta...

 

 

Bisogna anche essere bravi ad imparare da soli. Che al giorno d'oggi, nell'era dell'informazione, è molto semplice (a patto di sapere perfettamente l'inglese).

Poi d'accordo con te che si potrebbero fare sforzi maggiori. 

Non denigrerei però poi tanto l'online. Se si tratta di aggiornarsi, quindi semplicemente di 'imparare' cose nuove, sono un'ottima alternativa.

Se invece ne fai un discorso di 'pregio' e di come un diploma/laurea online possa esser vista dalle aziende, ritorniamo al discorso precedente: se sai venderti, puoi anche aver la laurea dello Zimbabwe, problemi non ne hai.
Sicuramente se ti laurei in una Ivy League statunitense, hai meno problemi. Ma per me vale sempre il discorso 'volere è potere'.

 

 

La colpa è dei musulmani e degli uomo-sessuali

 

Per non parlare dei musulmani omosessuali.



#33
Kevin Butler

Kevin Butler
  • Strong Eye Fan

  • StellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 861

 

 

Bisogna anche essere bravi ad imparare da soli. Che al giorno d'oggi, nell'era dell'informazione, è molto semplice (a patto di sapere perfettamente l'inglese).

Poi d'accordo con te che si potrebbero fare sforzi maggiori. 

Non denigrerei però poi tanto l'online. Se si tratta di aggiornarsi, quindi semplicemente di 'imparare' cose nuove, sono un'ottima alternativa.

Se invece ne fai un discorso di 'pregio' e di come un diploma/laurea online possa esser vista dalle aziende, ritorniamo al discorso precedente: se sai venderti, puoi anche aver la laurea dello Zimbabwe, problemi non ne hai.
Sicuramente se ti laurei in una Ivy League statunitense, hai meno problemi. Ma per me vale sempre il discorso 'volere è potere'.

 

 

 

Per non parlare dei musulmani omosessuali.

 

L'online attualmente non dà formazione adeguata. Un conto è seguire su Youtube un tutorial per curiosità o leggere testi di autori non specifici, un conto è una preparazione di un corso o di un master finalizzati all'apprendimento di una competenza specifica. Io ho questa seconda necessità e le aziende che assumono chiedono tali competenze non cose imparate per conto proprio

 

Per il sapersi vendere nemmeno sono d'accordo completamente - ok i colloqui, ok la scaltrezza ma in molti casi vale molto anche l'ateneo di provenienza oltre al ramo di studi. Molti recruiter esaltano quel che dici te sul titolo di studio ma a conti fatti se possono scegliere la facoltà di provenienza conta più di quel che raccontano (imho)



#34
Escher

Escher
  • ᕙ༼ ,,இܫஇ,, ༽ᕗ

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 8385981

 

Assolutamente d'accordo, in primis sul fatto che se non si trova lavoro da laureati bisogna frignare e sedersi. Le scuole hanno denigrato talmente tanto ciò che non è "la laurea" da far si che un laureato che non fa fruttare la propria laurea preferisca attendere piuttosto che metterla da parte e fare qualcos'altro. E con altro intendo come si diceva anche qualche pagina addietro anche i lavori manuali.

 

 

Non sono granchè d'accordo. E' chiaro che non bisogna mai stare con le mani in mano ma sei sei laureato e magari hai anche un master, metterti a fare un lavoro che avresti potuto fare tranquillamente senza la preparazione con 7/8 anni di ritardo non la trovo una scelta granchè saggia



#35
Kevin Butler

Kevin Butler
  • Strong Eye Fan

  • StellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 861

 

Non sono granchè d'accordo. E' chiaro che non bisogna mai stare con le mani in mano ma sei sei laureato e magari hai anche un master, metterti a fare un lavoro che avresti potuto fare tranquillamente senza la preparazione con 7/8 anni di ritardo non la trovo una scelta granchè saggia

 

A volte bisogna però fare i conti con la realtà: se non porti a casa la pagnotta meglio iniziare a guardarsi attorno... Inoltre una cosa non esclude l'altra; in periodi di magra ho fatto lavori che non avevano nulla a che fare con il mio "campo" poi un giorno mi si è presentata una buona opportunità e sono riuscito a sfruttarla. Nel frattempo almeno ho portato a casa i soldi per pagare le bollette e le spese della vita quotidiana



#36
Escher

Escher
  • ᕙ༼ ,,இܫஇ,, ༽ᕗ

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 8385981

I conti con la realtà? Ti posso progettare una porzione di città in maniera integrata e devo finire a fare il muratore? A saperlo non buttavo 10 anni :asd:

 

Io capisco il vostro punto di vista, è giusto e sacrosanto sapersi reinventare, ma questo non significa sputare sul valore professionale che qualcuno ha costruito negli anni. Il succo è che solo qui in italia le università servono così poco, ed il valore dell'individuo viene abbassato a standard atroci.

 

Ma questa non è solo colpa della politica, del governo e compagnia bella, ma anche del fatto che manca amor proprio: se ti offrono 200 euro al mese e non li mandi a cagare, il mercato non cambia. FInchè ci stanno i disperati che accetteranno contratti di schiavitù, la situazione rimarrà sempre quella. 

 

Detto questo io parlo con tanta demoralizzazione e sicuramente me ne andrò da qui finito il master, ma fino ad ora la situazione è che io posso dare tanto al mio paese ma il mio paese non mi mette nella condizione di riuscire a farlo. E conseguentemente i laureati in generale vengono svalutati, quando dovrebbero essere risorse preziosissime



#37
H4ch1k0

H4ch1k0
  • Super Eye Fan

  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 2019

I conti con la realtà? Ti posso progettare una porzione di città in maniera integrata e devo finire a fare il muratore? A saperlo non buttavo 10 anni :asd:

 

Io capisco il vostro punto di vista, è giusto e sacrosanto sapersi reinventare, ma questo non significa sputare sul valore professionale che qualcuno ha costruito negli anni. Il succo è che solo qui in italia le università servono così poco, ed il valore dell'individuo viene abbassato a standard atroci.

 

Ma questa non è solo colpa della politica, del governo e compagnia bella, ma anche del fatto che manca amor proprio: se ti offrono 200 euro al mese e non li mandi a cagare, il mercato non cambia. FInchè ci stanno i disperati che accetteranno contratti di schiavitù, la situazione rimarrà sempre quella. 

 

Detto questo io parlo con tanta demoralizzazione e sicuramente me ne andrò da qui finito il master, ma fino ad ora la situazione è che io posso dare tanto al mio paese ma il mio paese non mi mette nella condizione di riuscire a farlo. E conseguentemente i laureati in generale vengono svalutati, quando dovrebbero essere risorse preziosissime

 

 

Io faccio un altro discorso, forse un po' più '(Censura)'. Se non sei in grado di trarre profitto dalla tua esperienza, di valore evidentemente ne hai poco, o nelle aree sbagliate, o non sei in grado di dimostrarlo. Se hai valore, se GENERI business, profitto, non ti danno 200€ al mese.

Ripeto l'importanza di avere capacità imprenditoriali quando si tratta di lavori di questo tipo.

 

Per il discorso del paese, per me più lo Stato si tira fuori dai mercati non di sua competenza, meglio è per tutti. Non vedo in questo caso che colpe ne abbia, se il mercato semplicemente non richiede questo tipo di figure.

L'unica mossa che potrebbe fare lo Stato, sarebbe o obbligare le aziende ad assumere con determinati contratti (assolutamente sbagliato per Nmila motivi), o aumentare le opere pubbliche con l'obbiettivo di creare nuovi posti di lavoro. Se il resto del paese non va verso quella direzione, inutile prendersela.

 

 

 

L'online attualmente non dà formazione adeguata. Un conto è seguire su Youtube un tutorial per curiosità o leggere testi di autori non specifici, un conto è una preparazione di un corso o di un master finalizzati all'apprendimento di una competenza specifica. Io ho questa seconda necessità e le aziende che assumono chiedono tali competenze non cose imparate per conto proprio

 

Per il sapersi vendere nemmeno sono d'accordo completamente - ok i colloqui, ok la scaltrezza ma in molti casi vale molto anche l'ateneo di provenienza oltre al ramo di studi. Molti recruiter esaltano quel che dici te sul titolo di studio ma a conti fatti se possono scegliere la facoltà di provenienza conta più di quel che raccontano (imho)

 

 

Dipende di che risorse online parliamo. Non ti parlo di tutorial su Youtube, ma di corsi universitari aperti a tutti, dalle migliori università del mondo. Dal 2008-2009 hai pure opzioni come la University of the People, che offre corsi di Laurea e Master a prezzi decisamente abbordabili, da eseguire con le tue tempistiche, e che ha valore in tutto il mondo. Parliamo ovviamente della necessità di sapere perfettamente l'inglese.

Poi siamo d'accordo sul fatto che una Laurea della UoPeople non è vista come una conseguita a Yale, ma per esperienza, posso dirti che il nome dell'università può farti arrivare al colloquio (e comunque non tanto quanto il portfolio), ma la decisione finale è presa in base alla esperienza che dimostri nel lavoro.

Quando mi arrivano designer dallo IED, posso vedere una preparazione di un certo tipo, ma non è un caso se alla fine il più delle volte assumo quello che lo IED non lo ha fatto, ma che è stato 4 anni a lavorare nel settore e non ci devo insegnare a tirare una linea con la penna in Illustrator, o con il quale comunque sono SICURO sappia lavorare a livello pratico, e non solo teorico.



#38
Escher

Escher
  • ᕙ༼ ,,இܫஇ,, ༽ᕗ

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 8385981

 

 

Io faccio un altro discorso, forse un po' più '[Censura]'. Se non sei in grado di trarre profitto dalla tua esperienza, di valore evidentemente ne hai poco, o nelle aree sbagliate, o non sei in grado di dimostrarlo. Se hai valore, se GENERI business, profitto, non ti danno 200€ al mese.

Ripeto l'importanza di avere capacità imprenditoriali quando si tratta di lavori di questo tipo.

 

 

E se uno non ne ha? Il tuo discorso è che solo chi è un piccolo berlusconi riesce in questo paese, chiunque altro, anche bravo, che non sa vendersi, è destinato a fallire

 

Direi abbastanza limitante, c'è gente in gamba che è senza contatti e senza capacità di gestire la propria immagine, ma che piazzata a lavorare può dare il 150% rispetto a gente magari brillante nel porsi

 

Poi dici, giustamente, che non sei in grado di dimostrare il tuo valore: se appunto non sei in grado perchè non te ne danno l'opportunità, e quando te la danno è ridicola, che cosa puoi fare?

 

Ripeto, vabene fare gli imprenditori, va meno bene accettare questa situazione e scaricare tutte le colpe a chi ha voluto studiare per indirizzarsi ad un percorso preciso. Anche perchè ridendo e scherzando l'amministrazione pubblica si muove sempre, si costruisce sempre, si restaura sempre. Semplicemente ora si risparmia non solo sulla manodopera, ma anche sui progettisti.

 

Poi non lamentiamoci se i paesini crollano però. Tutti bravi ad accendere la tv e dire la preghierina quando alla prima scossa viene giù tutto :asd:



#39
Mario Andretti

Mario Andretti
  • Eye Master

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 32573

 

 

Io faccio un altro discorso, forse un po' più '[Censura]'. Se non sei in grado di trarre profitto dalla tua esperienza, di valore evidentemente ne hai poco, o nelle aree sbagliate, o non sei in grado di dimostrarlo. Se hai valore, se GENERI business, profitto, non ti danno 200€ al mese.

Ripeto l'importanza di avere capacità imprenditoriali quando si tratta di lavori di questo tipo.

 

Per il discorso del paese, per me più lo Stato si tira fuori dai mercati non di sua competenza, meglio è per tutti. Non vedo in questo caso che colpe ne abbia, se il mercato semplicemente non richiede questo tipo di figure.

L'unica mossa che potrebbe fare lo Stato, sarebbe o obbligare le aziende ad assumere con determinati contratti (assolutamente sbagliato per Nmila motivi), o aumentare le opere pubbliche con l'obbiettivo di creare nuovi posti di lavoro. Se il resto del paese non va verso quella direzione, inutile prendersela.

 

 

 

 

Dipende di che risorse online parliamo. Non ti parlo di tutorial su Youtube, ma di corsi universitari aperti a tutti, dalle migliori università del mondo. Dal 2008-2009 hai pure opzioni come la University of the People, che offre corsi di Laurea e Master a prezzi decisamente abbordabili, da eseguire con le tue tempistiche, e che ha valore in tutto il mondo. Parliamo ovviamente della necessità di sapere perfettamente l'inglese.

Poi siamo d'accordo sul fatto che una Laurea della UoPeople non è vista come una conseguita a Yale, ma per esperienza, posso dirti che il nome dell'università può farti arrivare al colloquio (e comunque non tanto quanto il portfolio), ma la decisione finale è presa in base alla esperienza che dimostri nel lavoro.

Quando mi arrivano designer dallo IED, posso vedere una preparazione di un certo tipo, ma non è un caso se alla fine il più delle volte assumo quello che lo IED non lo ha fatto, ma che è stato 4 anni a lavorare nel settore e non ci devo insegnare a tirare una linea con la penna in Illustrator, o con il quale comunque sono SICURO sappia lavorare a livello pratico, e non solo teorico.

 

Perdonatemi, ma posto solo per gongolare duro essendoci passato più di una volta! :gad2:

In generale sono d'accordo con Escher. Vedo tanti di quegli ingegneri civili preparatissimi a spasso e sempre più depressi... anche gente che definire brillante è assolutamente riduttivo.


Modificata da Adalgrim, 04 June 2017 - 06:18 PM.


#40
luuca

luuca
  • HardBlackEye

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: [Mod]Moderatore
  • Messaggi: : 16642
siete semplicemente in troppi.

#41
H4ch1k0

H4ch1k0
  • Super Eye Fan

  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 2019

 

E se uno non ne ha? Il tuo discorso è che solo chi è un piccolo berlusconi riesce in questo paese, chiunque altro, anche bravo, che non sa vendersi, è destinato a fallire

 

Direi abbastanza limitante, c'è gente in gamba che è senza contatti e senza capacità di gestire la propria immagine, ma che piazzata a lavorare può dare il 150% rispetto a gente magari brillante nel porsi

 

Poi dici, giustamente, che non sei in grado di dimostrare il tuo valore: se appunto non sei in grado perchè non te ne danno l'opportunità, e quando te la danno è ridicola, che cosa puoi fare?

 

Ripeto, vabene fare gli imprenditori, va meno bene accettare questa situazione e scaricare tutte le colpe a chi ha voluto studiare per indirizzarsi ad un percorso preciso. Anche perchè ridendo e scherzando l'amministrazione pubblica si muove sempre, si costruisce sempre, si restaura sempre. Semplicemente ora si risparmia non solo sulla manodopera, ma anche sui progettisti.

 

Poi non lamentiamoci se i paesini crollano però. Tutti bravi ad accendere la tv e dire la preghierina quando alla prima scossa viene giù tutto :asd:

 

 

Se mi stai dicendo che tra il tizio che sa fare l'architetto e sa vendersi, e il tizio che sa solo fare l'architetto, il secondo debba avere le stesse opportunità del primo, non sono d'accordo.

Altrimenti stiamo dicendo la stessa cosa, ma da punti di vista differenti.

 

Il bravissimo tizio che non sa vendersi, per me non può lamentarsi se non riesce a trarre profitto dalle sue esperienze.

Se decidi di intraprendere un percorso specializzato di questo tipo, devi prepararti a sapere come generare profitto, punto.

 

Per il semplicissimo motivo che, come tu stesso dici, il secondo ha bisogno che qualcuno venga e gli dia un'opportunità, il primo no.

Il secondo ha bisogno che QUALCUNO generi profitto, trovi lavoro, crei ricchezza, e che ne dia un po' a lui in cambio di un servizio. Il primo fa entrambi.

 

Oggi, con la competizione che c'è, DEVI appartenere al primo gruppo. Altrimenti non ti lamenti e speri che qualcuno prima o poi apprezzi quello che fai.

 

 

Per dire, ho un amico che dopo essersi laureato in Scienze Motorie (e vabbè, son scelte), tra l'altro in un'uni da 3000€ annue, ed aver seguito un corso per diventare massoterapista (altri 6-7k), era convinto di uscire di lì e lavorare.

La realtà è stata ben diversa. Dopo averlo indirizzato sul come promuoversi, lavorare a domicilio, affiliarsi ad aziende con un surplus di lavoro garantito in cambio di una commissione.
Essendo un po' un pezzo di legno e, appunto, sapendo gestirsi solo se su binari, ne ha cavato un ragno dal buco. 

 

Sconsolato, mi ha letteralmente detto:

"Io ho fatto questo percorso proprio per non avere contatti diretti con i clienti"

 

Un massaggiatore. Non voleva avere contatti diretti con i clienti.

Risultato? Si è rimesso sui binari. Altro percorso di laurea, stavolta diverso, altri 9000€, nella speranza (probabilmente vana) che tra 3 anni sarà diverso.

E' colpa della società?


Modificata da H4ch1k0, 04 June 2017 - 06:30 PM.


#42
Hecks

Hecks
  • HardBlackEye

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 15000

Se mi stai dicendo che tra il tizio che sa fare l'architetto e sa vendersi, e il tizio che sa solo fare l'architetto, il secondo debba avere le stesse opportunità del primo, non sono d'accordo.

Altrimenti stiamo dicendo la stessa cosa, ma da punti di vista differenti.

 

Il bravissimo tizio che non sa vendersi, per me non può lamentarsi se non riesce a trarre profitto dalle sue esperienze.

Se decidi di intraprendere un percorso specializzato di questo tipo, devi prepararti a sapere come generare profitto, punto.

 

Per il semplicissimo motivo che, come tu stesso dici, il secondo ha bisogno che qualcuno venga e gli dia un'opportunità, il primo no.

Il secondo ha bisogno che QUALCUNO generi profitto, trovi lavoro, crei ricchezza, e che ne dia un po' a lui in cambio di un servizio. Il primo fa entrambi.

 

Oggi, con la competizione che c'è, DEVI appartenere al primo gruppo. Altrimenti non ti lamenti e speri che qualcuno prima o poi apprezzi quello che fai.

Fosse basato tutto sulla sola "competizione" ti darei anche ragione, sfortunatamente non è così... in Italia poi...  :sese:

 

Sui casi vissuti/sentiti si può trovare di tutto e il contrario di tutto. Un massaggiatore che non vuole "avere contatti diretti con i clienti" è come un bagnino che non vuole avere un contatto con l'acqua. Le colpe della società, quando ci sono, sono altre e si riferiscono ad altri casi.



#43
Escher

Escher
  • ᕙ༼ ,,இܫஇ,, ༽ᕗ

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 8385981

siete semplicemente in troppi.

 

questo è vero, ma pure lì, la colpa è delle amministrazioni. 3 università di architettura solo a Roma. La verità è che la domanda per fare gli architetti è alta, ma l'offerta lavorativa no. Eppure ci si guadagna con le università, quindi chissenefrega :asd:

 

E proprio giusto non me pare sulla carta.

 

 

 

Se mi stai dicendo che tra il tizio che sa fare l'architetto e sa vendersi, e il tizio che sa solo fare l'architetto, il secondo debba avere le stesse opportunità del primo, non sono d'accordo.

Altrimenti stiamo dicendo la stessa cosa, ma da punti di vista differenti.

 

Il bravissimo tizio che non sa vendersi, per me non può lamentarsi se non riesce a trarre profitto dalle sue esperienze.

Se decidi di intraprendere un percorso specializzato di questo tipo, devi prepararti a sapere come generare profitto, punto.

 

Per il semplicissimo motivo che, come tu stesso dici, il secondo ha bisogno che qualcuno venga e gli dia un'opportunità, il primo no.

Il secondo ha bisogno che QUALCUNO generi profitto, trovi lavoro, crei ricchezza, e che ne dia un po' a lui in cambio di un servizio. Il primo fa entrambi.

 

Oggi, con la competizione che c'è, DEVI appartenere al primo gruppo. Altrimenti non ti lamenti e speri che qualcuno prima o poi apprezzi quello che fai.

 

 

Per dire, ho un amico che dopo essersi laureato in Scienze Motorie (e vabbè, son scelte), tra l'altro in un'uni da 3000€ annue, ed aver seguito un corso per diventare massoterapista (altri 6-7k), era convinto di uscire di lì e lavorare.

La realtà è stata ben diversa. Dopo averlo indirizzato sul come promuoversi, lavorare a domicilio, affiliarsi ad aziende con un surplus di lavoro garantito in cambio di una commissione.
Essendo un po' un pezzo di legno e, appunto, sapendo gestirsi solo se su binari, ne ha cavato un ragno dal buco. 

 

Sconsolato, mi ha letteralmente detto:

"Io ho fatto questo percorso proprio per non avere contatti diretti con i clienti"

 

Un massaggiatore. Non voleva avere contatti diretti con i clienti.

Risultato? Si è rimesso sui binari. Altro percorso di laurea, stavolta diverso, altri 9000€, nella speranza (probabilmente vana) che tra 3 anni sarà diverso.

E' colpa della società?

 

Ma quello che dici è giusto

 

Io faccio il discorso contrario: tra uno veramente bravo che non sa vendersi, ed uno mediocre che sa vendersi bene, tu chi scegli? 

 

Tral'altro non penso tu debba per forza appartenere al primo gruppo: miei carissimi amici lavorano per compagnie più o meno solide e fanno il loro lavoro per la loro porzione di stipendio, stop, c'è dignità anche in questo credo. Non credo sia necessario CREARSI il lavoro, specie quando in realtà c'è.

 

Detto questo il tuo amico mi sembra un caso un pò particolare, e non è minimamente simile ai casi di cui parlo io: conosco una quantità enorme di gente brava, preparata, con esperienza, che fa ping pong in tanti studi nel corso degli anni senza riuscire a trovare uno sbocco dignitoso. Un mio amico ingegnere, bravissimo, è scappato. In inghilterra hanno sto tizio che è uno degli ingegneri più bravi che esistono probabilmente. Lavora per loro non per noi. Pesa zero sulla nostra economia.

 

E questo è un limite che poco ha a che fare con l'imprenditorialità di se stessi eh.

 

Io attualmente lavoro da casa: faccio il renderista. Ho il mio giro di clienti e non mi lamento, ma comunque sono cifre ridicole e prive di crescita all'orizzonte. Ho la mia esperienza alle spalle ed il mio polposo curriculum. Still zero movimenti, nonostante io sia anche abbastanza propenso a muovermi in terreni più digitali del mio settore.

 

Imho la verità è che dipende da quello che uno ha scelto. Come dice luuca qui siamo troppi, c'è tanta domanda, poca offerta, e non c'è la necessità di cambiare le cose perchè presuppone uno sforzo alla base ed un cambiamento che, boh, forse non è necessario

 

Poi però non lamentiamoci se la progettazione integrata è una realtà consolidata fuori, all'estero, dove si risparmia anche il 30,40% IN CORSO D'OPERA per un appalto pubblico, mentre qui crollano i palazzi appena uno scoreggia troppo forte.

 

Perchè la cosa bella nell'assenza di professionisti poi è sempre quella che le magagne e le pecionate fatte, vengono al pettine :asd:

 

(Cmq il mio discorso non è una critica a te eh, ci mancherebbe, anzi, mi fa piacere confrontarmi con altre realtà, se il mio tono ti sembra un pò duro è solo perchè so un pò sconsolato)



#44
Genocide

Genocide
  • RIP Sensei

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 123385

30-40% stato

 

70-60% scelte poco oculate nel percorso di studi / decidere se proseguire gli studi o meno


Modificata da Genocide, 04 June 2017 - 07:09 PM.


#45
Escher

Escher
  • ᕙ༼ ,,இܫஇ,, ༽ᕗ

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 8385981

AH io a monte resto il primo a fare del sano nonnismo nei confronti di altre università eh. Quasi tutte quelle umanistiche ti preparano poco e male

 

Ho una concezione un pò datata del lavoro, quindi parlo di MESTIERI: chiunque impari un mestiere, all'università, sia esso l'architetto, l'ingegnere, il medico, il giornalista e via dicendo, non è normale che arranchi.

 

La mancanza di professionalità è un dato oggettivo, quando non c'è si vede. Mi chiedo, nel mio settore, com'è possibile che l'italia risparmi sugli architetti e sugli ingegneri con tutto il patrimonio costruito ed in costruzione, e gli evidenti problemi di tempistiche e qualità dei lavori.

 

Non è giusto, non è normale, non è sano per il paese.






Leggono questa discussione 0 utenti

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi

Logo