Partirò da un bias di successo, ma per me è sempre questione di capacità personali.
Quando si sceglie un certo tipo di percorso, è più importante avere capacità imprenditoriali che saper effettivamente fare quello che vorresti fare.
Io sviluppo software, non sono laureato (ho lasciato il PoliMI dopo un anno, sotto consiglio del professore di informatica proprio per avviare l'attività), e supero tranquillamente le 6 cifre all'anno da ormai 7 anni (ora ho 27 anni, casa, 2 bambini). Il motivo per cui i miei amici di uni, ora laureati, faticano ad arrivare a 25k l'anno, è che non sanno vendersi.
Non sono in grado di far arrivare fondi, che è la cosa più importante. Generare leads, trovare clienti, garantire budget.
Per assurdo, se sai far quello, non hai bisogno di saper fare nient'altro. Se so generare 200.000€ di progetti l'anno (relativamente poco nel mercato mobile, per esempio), posso pure pagare uno o due dei miei amici laureati un 3000€ lordi al mese a testa (cifra generosa in Italia) e fare comunque 128.000€.
Ma vale per tutto, per ogni settore. Quando ci si infila in un contesto del genere (dal medico, all'architetto, all'ingegnere informatico, passando per avvocati, fisioterapisti e via dicendo), devi partire SAPENDO che la tua capacità di trovare clienti è più importante di quella che ti permette di soddisfarne i bisogni. Che non vuol dire che come medico puoi far cagare, più sei bravo, più clienti avrai di conseguenza, più business genererai. Ma che essere un ottimo programmatore non porta necessariamente il pane a casa. Essere bravissimo a trovare progetti e clienti, sì. Unisci le due cose, e fai tutto da solo, senza spese.
Se poi l'unico obbiettivo durante il percorso di laurea, era farsi assumere da qualcun altro, vuol dire partire già limitati nel potenziale e nella scelta.
Il problema maggiore, che ho visto tra le mie conoscenze, è il discorso dei 'binari'. Finché c'è il percorso scritto, vai a scuola, studia, dai l'esame, laureati, son tranquilli e bravissimi.
Quando si ritrovano senza più binari sotto i piedi, perché ai curriculum con zero esperienza oggi non risponde nessuno, non sono in grado di lavorare autonomamente su soluzioni alternative.
Senza considerare quelli che fanno un percorso di laurea, senza studiare TUTTO IL GIORNO l'inglese...e non parlo di emigrare. Ci sono un mare di lavori remote al giorno d'oggi, ma se non sai l'inglese, dalle risorse ai clienti, ti limiti esclusivamente all'Italia, stai abbastanza fresco.
Modificata da H4ch1k0, 03 June 2017 - 02:15 PM.