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Nerf This: non nel mio nome, PewDiePie


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Questa discussione ha avuto 104 risposte

#31
GunstarHero

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Ma se io faccio un video in cui prendo in giro i neo-nazi, e wall street journal monta il tutto facendomi passare per un simpatizzante o uno di loro, io che devo fare, mi attacco?
Per uno che lavora con la propria immagine, queste sono accuse gravissime, ha ragione ad arrabbiarsi, la diffamazione esiste ed è reato, anche quando la persona in questione ci sta sul culo.


ma difatti io volevo capire questo. la giustificazione ufficiale è stata che lui in quel video in realtà voleva mostrare la stupidità di certi atteggiamenti mettendoli alla berlina. e che il wall street journal in realtà avrebbe montato il caso facendo passare la parodia come un pensiero serio di Pepperè-Pie (Peppa-Pie, per gli amici).
Anche secondo me questo individuo fa parte dell'internet-spazzatura per la qualità di ciò che produce, ma vorrei sapere se quello che mi hanno spiegato è vero, perchè in tal caso sarebbe sì un idiota con 60 milioni di follower, ma soltanto un idiota e non un razzista. e il journal sarebbe disonesto in quel caso.
il filmato penso sia stato rimosso, qualcuno che lo ha visto può confermarmi la cosa?

#32
Link-F

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Ora, magari mi sbaglio eh, ma secondo me il pezzo voleva anche dire che se è successo quello che è successo, forse uno dei problemi è anche legato al fatto che se vuoi fare satira, devi avere talento. Tanto talento. Se la satira va spiegata, se devi fare un video per raccontare quali sono le tue intenzioni, non stai facendo buona satira. E la buona satira può essere pure male interpretata. Soprattutto se hai 50 e passa milioni di utenti.
E in fondo, se c'è anche il minimo rischio che certe affermazioni possano essere male interpretate, forse chi ci metteva i soldi ha considerato opportuno smettere.
Non credo che nessuno sponsor si allontanerebbe dai personaggi citati nell'articolo, o dagli autori di South Park.
Succede, con regolarità, che nel mondo dello spettacolo si facciano battute sugli ebrei. Una delle classi del primo videogame di South Park scherzava proprio questo, per altro. E nessuno, neppure i giornalisti corrotti alla ricerca di click, si è sognato di poterlo anche solo estrarre dal contesto. Se in questo caso è stato possibile farlo, è anche possibile che ci sia un problema che sta a monte, no?

#33
G b

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ma difatti io volevo capire questo. la giustificazione ufficiale è stata che lui in quel video in realtà voleva mostrare la stupidità di certi atteggiamenti mettendoli alla berlina. e che il wall street journal in realtà avrebbe montato il caso facendo passare la parodia come un pensiero serio di Pepperè-Pie (Peppa-Pie, per gli amici).
Anche secondo me questo individuo fa parte dell'internet-spazzatura per la qualità di ciò che produce, ma vorrei sapere se quello che mi hanno spiegato è vero, perchè in tal caso sarebbe sì un idiota con 60 milioni di follower, ma soltanto un idiota e non un razzista. e il journal sarebbe disonesto in quel caso.
il filmato penso sia stato rimosso, qualcuno che lo ha visto può confermarmi la cosa?


Dovrebbe essere questo



#34
Too Drunk To Fuck

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Chi è costui?


#35
G b

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Ora, magari mi sbaglio eh, ma secondo me il pezzo voleva anche dire che se è successo quello che è successo, forse uno dei problemi è anche legato al fatto che se vuoi fare satira, devi avere talento. Tanto talento. Se la satira va spiegata, se devi fare un video per raccontare quali sono le tue intenzioni, non stai facendo buona satira. E la buona satira può essere pure male interpretata. Soprattutto se hai 50 e passa milioni di utenti.
E in fondo, se c'è anche il minimo rischio che certe affermazioni possano essere male interpretate, forse chi ci metteva i soldi ha considerato opportuno smettere.
Non credo che nessuno sponsor si allontanerebbe dai personaggi citati nell'articolo, o dagli autori di South Park.
Succede, con regolarità, che nel mondo dello spettacolo si facciano battute sugli ebrei. Una delle classi del primo videogame di South Park scherzava proprio questo, per altro. E nessuno, neppure i giornalisti corrotti alla ricerca di click, si è sognato di poterlo anche solo estrarre dal contesto. Se in questo caso è stato possibile farlo, è anche possibile che ci sia un problema che sta a monte, no?


No ma e' la Base vera e propria dell'articolo del WSJ che manca. Un mix di pezzetti di VARI video dello Svedese senza spiegare di cosa stesse parlando o dicendo estrapolandolo quindi dal Contesto.

P.S. Questo e' interessante.



#36
Apprendista eroe

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Odio? Ma come mai siamo finiti a leggere tutte le manifestazioni del sentire umano con la linea di Donnie Darko? Odio e Amore. Lo sai che cos'è l'odio?
Io ci leggo tutto tranne che odio. Fastidio, anche disprezzo se vuoi. Ma mica uno è costretto a rispettare tutti per forza, a "lasciar fare" perché tanto "che male ti fa?". Basta. Se uno lo trova insopportabile, avrà pure il diritto di dirlo.

Certo, ci mancherebbe! Ma mi aspetterei che almeno il disprezzo fosse motivato dalla conoscenza dei fatti. La verità è che ci sono decine di finte testate giornalistiche inglesi sul web che vivono di clickbait e creano da mesi articoli falsi con accuse di ogni genere su PewDiePie: antisemita, fascista, violento con la sua ragazza, ecc. Lui ha già pubblicato diversi video sulla vicenda, questa volta però le accuse inventate arrivavano da una testata di spessore come il Wall Street Journal, e hanno avuto un peso considerevole sulla sua immagine. Fine. Che poi vi stia simpatico o meno, che consideriate il suo linguaggio e la sua comicità eccessivi, è un altro discorso. Questo articolo è sbagliato perchè non riporta con chiarezza i fatti, e punta il dito senza informare con oggettività i lettori.

#37
Guest_MIK0eYe

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non ho seguito la faccenda, quindi in realtà secondo le tue informazioni avrebbe fatto un video ironico sui neo nazisti che il wsj ha rilanciato come video 'razzista'? Però allora perché si è scusato, perché è stato poco chiaro ?

Editato: trovato. Diciamo che era uno scherzo ma forse è andato un po' oltre. Gli è sfuggita di mano la cosa.

La questione è più articolata e trovo sia giusto informarsi prima di parlarne. Ma non penso sia questa la rubrica adatta. Anche su everyeye comunque non ho visto seguire fino in fondo la questione e riportare i giusti elementi. Purtroppo è un effetto a cascata delle notizie che si rimbalzano, e visto che l'origine di tali notizie è il vero problema, dubito si possa risolvere solo basandosi su notizie altrui.
Se serve posso comunque riportare cosa ho carpito io dalla questione.

ma difatti io volevo capire questo. la giustificazione ufficiale è stata che lui in quel video in realtà voleva mostrare la stupidità di certi atteggiamenti mettendoli alla berlina. e che il wall street journal in realtà avrebbe montato il caso facendo passare la parodia come un pensiero serio di Pepperè-Pie (Peppa-Pie, per gli amici).
Anche secondo me questo individuo fa parte dell'internet-spazzatura per la qualità di ciò che produce, ma vorrei sapere se quello che mi hanno spiegato è vero, perchè in tal caso sarebbe sì un idiota con 60 milioni di follower, ma soltanto un idiota e non un razzista. e il journal sarebbe disonesto in quel caso.
il filmato penso sia stato rimosso, qualcuno che lo ha visto può confermarmi la cosa?

In linea di massima è corretto ciò che ti è stato riportato, anche se ci sarebbero dei pregressi.

Ora, magari mi sbaglio eh, ma secondo me il pezzo voleva anche dire che se è successo quello che è successo, forse uno dei problemi è anche legato al fatto che se vuoi fare satira, devi avere talento. Tanto talento. Se la satira va spiegata, se devi fare un video per raccontare quali sono le tue intenzioni, non stai facendo buona satira. E la buona satira può essere pure male interpretata. Soprattutto se hai 50 e passa milioni di utenti.
E in fondo, se c'è anche il minimo rischio che certe affermazioni possano essere male interpretate, forse chi ci metteva i soldi ha considerato opportuno smettere.
Non credo che nessuno sponsor si allontanerebbe dai personaggi citati nell'articolo, o dagli autori di South Park.
Succede, con regolarità, che nel mondo dello spettacolo si facciano battute sugli ebrei. Una delle classi del primo videogame di South Park scherzava proprio questo, per altro. E nessuno, neppure i giornalisti corrotti alla ricerca di click, si è sognato di poterlo anche solo estrarre dal contesto. Se in questo caso è stato possibile farlo, è anche possibile che ci sia un problema che sta a monte, no?

Puoi aver ragione, ma non trovo che le capacità di fare satira siano il problema qui. Non è nemmeno un problema di male interpretazione o come dici, di dover essere spiegata. Penso che una persona normale che ha guardato quei video, non possa uscirsene con il parere riportato dai giornalisti del wsj. Il problema è sorto solo quando tale articolo è uscito, con contenuti montati ad hoc per portare una certa narrativa. E a leggerli sono state persone estranee a quel mondo che non erano informate, la ricetta perfetta. E il wsj non è il solo colpevole: come si è visto e come già capito all'inizio del gamergate, c'è una sorta di programma su cui più redazioni convengono per portare avanti una narrativa comune, rafforzando tale messaggio. Quindi di articoli se ne sono visti tanti tutti assieme sull'argomento e con le medesime intenzioni.
Ora, se uno si informa, ovviamente non tramite gli stessi canali che forniscono tale narrativa, riesce ad evitare di commentare a sproposito e a sentimento, ma ovviamente la cosa richiede tempo e l'opporsi all'opinione comunque.
Come si è visto, PewDiePie è stato supportato non solo dai fan, ma anche da altri youtuber che non per forza sono in linea con i suoi contenuti. Questo perché si sono accorti che è un problema di tutti e che a tutti può capitare una cosa simile. Semplicemente lui è stato attaccato perché è lo youtuber più famoso: fa notizia e soprattutto rappresenta il nuovo media che sta soppiantando il vecchio media.
E alla fine la figuraccia l'ha fatto il wsj e tutte le altre testate che hanno seguito la cosa con questa narrativa. Perché è diventato evidente con che etica svolgono il loro lavoro. Se proprio bisogna tagliare i fondi, è a loro che bisogna farlo.
Disney e Youtube hanno agito di conseguenza quando gli autori degli articoli li han contattati personalmente, perché con una sorta di ricatto morale, come accade in queste faccende, se non prendi posizione puoi trovarti esattamente dalla parte opposta della barricata, facile bersaglio di una narrativa criminale. Un po' come a scuola quando non prendi le difese di qualcuno contro un bullo per non farti menare anche tu. Vediamo dov'è il problema?




#38
Guest_seileeneYe

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Ora, magari mi sbaglio eh, ma secondo me il pezzo voleva anche dire che se è successo quello che è successo, forse uno dei problemi è anche legato al fatto che se vuoi fare satira, devi avere talento. Tanto talento. Se la satira va spiegata, se devi fare un video per raccontare quali sono le tue intenzioni, non stai facendo buona satira. E la buona satira può essere pure male interpretata. Soprattutto se hai 50 e passa milioni di utenti.
E in fondo, se c'è anche il minimo rischio che certe affermazioni possano essere male interpretate, forse chi ci metteva i soldi ha considerato opportuno smettere.
Non credo che nessuno sponsor si allontanerebbe dai personaggi citati nell'articolo, o dagli autori di South Park.
Succede, con regolarità, che nel mondo dello spettacolo si facciano battute sugli ebrei. Una delle classi del primo videogame di South Park scherzava proprio questo, per altro. E nessuno, neppure i giornalisti corrotti alla ricerca di click, si è sognato di poterlo anche solo estrarre dal contesto. Se in questo caso è stato possibile farlo, è anche possibile che ci sia un problema che sta a monte, no?


"Se la satira va spiegata, se devi fare un video per raccontare quali sono le tue intenzioni, non stai facendo buona satira."
Purtroppo c'è sempre qualcuno che fraintenderà o non capirà quello che stai facendo, non c'entra la bravura.

Il problema comunque non è stato il fatto di aver fatto satira.
Ma il fatto che chi ha scritto l'articolo per il Wall Street Journal si è messo a cercare i video di Pewdipie, li ha visti, ha visto per forza che erano goliardici dato che in quei video lo dice pure, e ignorando volutamente questo li ha montati, preso i pezzi che voleva e ha creato una sua narrativa in cui lui era un mostro neo-nazi..
E' quella la cosa terribile.
Io capisco una persona normale che vede la faccenda e fraintende o non si interessa quindi ingiustamente si arrabbia.
Ma l'autore dell'articolo non ha fatto questo.
Lui/lei volutamente ha distorto la realtà. Per questo Pewdipie ha tutta la ragione di questo mondo.

Modificata da seileen, 20 February 2017 - 04:05 PM.


#39
Apprendista eroe

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ma difatti io volevo capire questo. la giustificazione ufficiale è stata che lui in quel video in realtà voleva mostrare la stupidità di certi atteggiamenti mettendoli alla berlina. e che il wall street journal in realtà avrebbe montato il caso facendo passare la parodia come un pensiero serio di Pepperè-Pie (Peppa-Pie, per gli amici).
Anche secondo me questo individuo fa parte dell'internet-spazzatura per la qualità di ciò che produce, ma vorrei sapere se quello che mi hanno spiegato è vero, perchè in tal caso sarebbe sì un idiota con 60 milioni di follower, ma soltanto un idiota e non un razzista. e il journal sarebbe disonesto in quel caso.
il filmato penso sia stato rimosso, qualcuno che lo ha visto può confermarmi la cosa?

Ho seguito la vicenda dall'inizio e posso confermartelo. PewDiePie voleva "denunciare" un sito web dimostrando che pagando anche una cifra irrisoria era possibile far fare di tutto alle persone. Ha fatto del male a qualcuno? No. Ha dimostrato il suo punto? Si. È stato eccessivo? Si, e si è scusato pubblicamente in un altro video.

#40
GunstarHero

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Ora, magari mi sbaglio eh, ma secondo me il pezzo voleva anche dire che se è successo quello che è successo, forse uno dei problemi è anche legato al fatto che se vuoi fare satira, devi avere talento. Tanto talento. Se la satira va spiegata, se devi fare un video per raccontare quali sono le tue intenzioni, non stai facendo buona satira. E la buona satira può essere pure male interpretata. Soprattutto se hai 50 e passa milioni di utenti.
E in fondo, se c'è anche il minimo rischio che certe affermazioni possano essere male interpretate, forse chi ci metteva i soldi ha considerato opportuno smettere.
Non credo che nessuno sponsor si allontanerebbe dai personaggi citati nell'articolo, o dagli autori di South Park.
Succede, con regolarità, che nel mondo dello spettacolo si facciano battute sugli ebrei. Una delle classi del primo videogame di South Park scherzava proprio questo, per altro. E nessuno, neppure i giornalisti corrotti alla ricerca di click, si è sognato di poterlo anche solo estrarre dal contesto. Se in questo caso è stato possibile farlo, è anche possibile che ci sia un problema che sta a monte, no?


in linea di massima hai ragione, ma purtroppo capitano anche casi in cui si cerca di delegittimare la satira per colpire il messaggero o viceversa. possono essere l'equivalente mediatico dell'attaccabrighe da pub che cerca rissa a tutti i costi, che si dichiara offeso anche da "ciao" solo perchè vuole accusarti di averlo apostrofato male.
in questo caso il wall street journal sarebbe Begbie di Trainspotting
https://youtu.be/s8OKtBp5lKM?t=155

i creatori di South Park credo non corrano rischi di perdere sponsor perchè hanno dietro l'ufficio legale della Paramount, che è una macchina da guerra in completo e carta bollata. chi prova ad accusarli di qualcosa deve affrontare l'intero network. Peppere-Piè invece non è così coperto.

Modificata da GunstarHero, 20 February 2017 - 04:33 PM.


#41
BlackTiger

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#42
Fender_st

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Mai pensato che fosse tutto voluto, soprattutto il polverone mediatico, in modo da farne parlare pure le pietre?

C'è chi si fa "rubare" i sex tape e chi la spara più grossa...

#43
Desfes

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#44
DrPeace

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Credetemi, è meraviglioso vedervi rispondere così in tanti, anche per dirmi che sono un idiota. Va bene così. Ci terrei solo a precisare qualche cosina:

1) Come avete potuto leggere non sono nemmeno entrato nel merito dei contenuti dell'articolo del WSJ, né in quelli dello scherzetto anti-semita di PewDiePie. L'ho fatto volontariamente, perché il problema non è che non si può scherzare su certe cose. Il problema è che per farlo bisogna però avere i mezzi. E avere 60 milioni di fan non costituisce di per sé lo spessore culturale che serve per fare certa satira. Anzi, proprio perchè hai decine di milioni di seguaci, molti dei quali di età non proprio adulta, la tua responsabilità è dieci volte più grande. E dovresti pensarci prima di inserire certe cose in un video, col rischio elevatissimo che quello che per te è uno scherzo diventi qualcos'altro.

2) Qui nessuno odia YouTube, né i soldi che fanno gli YouTuber. Lo ribadisco. E a chi mi dice "ma che c'entra Trump", beh, il neopresidente Usa e PewDiePie hanno usato gli stessi metodi e la stessa terminologia nel tirare una linea tra un mondo fatto di giusti e leali e un altro dominato dai vecchi media (fake news, dice Trump, poteri forti, direbbe Grillo qui) che, per motivi a noi tutti sconosciuti, non hanno altro da fare che screditare il prossimo. E da quello che leggo qui, pare che secondo molti di voi il Wall Street Journal, uno dei quotidiani più autorevoli del Pianeta, abbia il preciso obiettivo di rovinare uno YouTuber? In cambio di cosa, un po' di click che farebbe comunque? E per di più in combutta con gente da GamerGate? Robe da turbogombloddismo d'avanguardia.

3) E ultimo punto. PewDiePie voleva dimostrare qualcosa. L'ha fatto nel modo peggiore. Si è scusato, certo, bene. Per me l'errore sta nel prendersela se qualcuno parla della cazzata che hai fatto. Perché non è che "stare sull'internet" ti rende immune dalle cose del mondo reale. E raccontare i fatti si chiama giornalismo.

Ultima cosa: le cose che scrivo io, e che scrivete voi, sono semplici opinioni. Qui non c'è pretesa di verità assolute, ma solo punti di vista. Peace.

#45
G b

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Credetemi[cut]


Secondo me avresti dovuto documentarti meglio per scrivere un articolo, perche' si puo' avere un'opinione su tante cose, ma e' sempre meglio essere informati per farsi un'idea precisa sull'accaduto. Detto cio', ovviamente rispetto cio' che pensi, ma avrei preferito ti fossi documentato almeno sollecitato dai commenti di chi ha letto il tuo articolo.

Il problema di fondo e' che i "Giornalisti" del WSJ non hanno raccontato i fatti, hanno raccontato una storia inventata.

Modificata da G b, 20 February 2017 - 05:11 PM.





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