Questa discussione ha avuto 130 risposte

[Cociogba™]

L'articolo infatti dice l'unico modello che funziona è quello col salary cap. A sua volta il salary cap funziona solo o se lo applicano tutti (ma TUTTI, dalla Germania all'uzbekistan) o nelle leghe chiuse (again stile nba)

[Nosliw]

Credo sia più un discorso sulla competitività media piuttosto che sul vincitore

 

Che però cadrebbe inesorabilmente se contassero anche le ultime 5 ITA di questa Stagione, visto lo schifo record che stanno facendo

[Vergil™]

 

Che però cadrebbe inesorabilmente se contassero anche le ultime 5 ITA di questa Stagione, visto lo schifo record che stanno facendo

 

ok ma quello che vuol dire è che inutile parlare di "diritti all'inglese", il Crotone quest'anno non è che si sarebbe trasformata in una corazzata anche con qualche milione in più

[Nosliw]

 
ok ma quello che vuol dire è che inutile parlare di "diritti all'inglese", il Crotone quest'anno non è che si sarebbe trasformata in una corazzata anche con qualche milione in più

I milioni in più mica si spenderebbero solo in giocatori.
Strutture, investimento nelle cantere, stadio...

E poi quel conta è la differenza tra campionati, nn all'interno dello stesso campionato.
L'ultima inglese prende quasi come la prima in A, eh.

[TIN0]

L'unica cosa da cambiare è la distribuzione dei soldi tra le società, meno differenza renderebbe tutto più incerto e godibile, con interesse raddoppiato anche all'estero e conseguente entrate raddoppiate, gli anni 90 insegnano, il resto imho son bischerate.

[Fury87]

L'unica cosa da cambiare è la distribuzione dei soldi tra le società, meno differenza renderebbe tutto più incerto e godibile, con interesse raddoppiato anche all'estero e conseguente entrate raddoppiate, gli anni 90 insegnano, il resto imho son bischerate.

 

Gli anni 90 cosa insegnano scusa? A sperperare soldi?  

Il calcio italiano degli anni 90 non era competitivo perchè era ben strutturato, ma solo perchè c'erano almeno 5/6/7 squadre che buttavano soldi a destra e a manca.

[Cociogba™]

L'unica cosa da cambiare è la distribuzione dei soldi tra le società, meno differenza renderebbe tutto più incerto e godibile, con interesse raddoppiato anche all'estero e conseguente entrate raddoppiate, gli anni 90 insegnano, il resto imho son bischerate.

 

Inutile, il divario tra i top team e le altre sarebbe comunque grandissimo. Sarebbe più un buttare via soldi per darli alle ultime che hanno come unico obiettivo quello di racimolare qualche mln prima di tornarsene in serie B. 

[Cnk]

 

Gli anni 90 cosa insegnano scusa? A sperperare soldi?

Il calcio italiano degli anni 90 non era competitivo perchè era ben strutturato, ma solo perchè c'erano almeno 5/6/7 squadre che buttavano soldi a destra e a manca.

Beh, appunto che allora la redistribuzione riacquista importanza.

È solo uno degli aspetti su cui intervenire, quello sì.

 

Comunque c'è poco da fare i dindi contano tantissimo e ora non ci sono più, non mi sembra che vi siano campionati interessanti senza.

[TIN0]

Negli anni 90 la serie A era il campionato più seguito nel mondo, tutto perchè gente come Batistuta è potuto restare 9 anni alla Fiorentina, Crespo una carriera intera nel Parma e nella Lazio e moltissimi altri esempi di giocatori restati anni in squadre non considerate big. Negli anni 90 ogni giornata c'erano almeno 2 partite di gran livello. Questo portava una marea di soldi dall'estero. Ora da anni, anche prima dell'egemonia della Juventus, abbiamo campionati con finali noti già da agosto, di partite degne della serie A forse 6 in tutto l'anno, meno soldi dai diritti tv italiani ed esteri e sempre più gente che smette di guardare le partite. Restiamo pure così se vi pare vada bene una serie A con una squadra di livello champions, 2 di livello europa league e tutte le altre che non avrebbero giocato nella serie B anni 90 appunto.

Per me, ribadisco è l'unica cosa da fare per salvare la serie A, anche con stadi di proprietà, che sembrano la panacea di tutti i mali ma non credo cambierebbero le cose, tra 10 anni negli stadi ci saranno si e no 50000 persone in totale e davanti alla tv poco di più.

Certo, ci vorrebbe un pò più di oculatezza nella gestione dei soldi ma se i soldi non ci sono...che vuoi gestire?

Come fai a pretendere che la gente segua il calcio se già pronti via gli impedisci di sognare?

[Cociogba™]

Negli anni 90 la serie A era il campionato più seguito nel mondo, tutto perchè gente come Batistuta è potuto restare 9 anni alla Fiorentina, Crespo una carriera intera nel Parma e nella Lazio e moltissimi altri esempi di giocatori restati anni in squadre non considerate big. Negli anni 90 ogni giornata c'erano almeno 2 partite di gran livello. Questo portava una marea di soldi dall'estero. Ora da anni, anche prima dell'egemonia della Juventus, abbiamo campionati con finali noti già da agosto, di partite degne della serie A forse 6 in tutto l'anno, meno soldi dai diritti tv italiani ed esteri e sempre più gente che smette di guardare le partite. Restiamo pure così se vi pare vada bene una serie A con una squadra di livello champions, 2 di livello europa league e tutte le altre che non avrebbero giocato nella serie B anni 90 appunto.

Per me, ribadisco è l'unica cosa da fare per salvare la serie A, anche con stadi di proprietà, che sembrano la panacea di tutti i mali ma non credo cambierebbero le cose, tra 10 anni negli stadi ci saranno si e no 50000 persone in totale e davanti alla tv poco di più.

Certo, ci vorrebbe un pò più di oculatezza nella gestione dei soldi ma se i soldi non ci sono...che vuoi gestire?

Come fai a pretendere che la gente segua il calcio se già pronti via gli impedisci di sognare?

 

Non credo sia utile fare il calderone con tutto dentro.

 

Gli anni '90 sono quelli di Tanzi, Cragnotti, Cecchi Gori, Sensi. In pratica molte di quelle squadre competitive lo erano perché spendevano soldi che non avevano. 

 

I diritti TV stanno aumentando ad ogni contratto che firmano, al più il grosso problema è che quelli degli altri campionati aumentano a ritmi molto più alti dei nostri. Il problema della spettacolarità del calcio italiano non è solo dovuto ai soldi, ma è anche una questione di mentalità. In Spagna Real e Barca fanno 800 gol a campionato perché l'ultima in classifica va ad attaccare come se non ci fosse un domani nonostante sia 10 spanne più scarsa, cose così in Italia le sogniamo.

 

E se si togliessero i soldi alle prime per ridistribuirli a tutti, si otterrebbe solo un depotenziamento delle prime della serie A in ambito Europeo, senza un reale riscontro positivo in campionato. O pensiamo davvero che se diamo 10 mln in più a Pescare e Palermo togliendoli a Juve, Roma, Napoli, le milanesi, il campionato diventa competitivo?? E se per assurdo si volesse dare a tutti gli stessi soldi dai diritti TV, anche la Fiorentina ci rimetterebbe (meno di altre, ma ci rimetterebbe).

[TIN0]

Degli altri non parlo, parlo di cecchi gori visto che essendo tifoso viola ne so probabilmente, anzi sicuramente più di molti di voi, cecchi gori ha pagato la decisione di andare contro il cavaliere nei suoi anni d'oro, perchè non gli hanno mai pagato la vendita di TMC, la sua cretinaggine (ha perso metà soldi per il divorzio) e la Fiorentina è fallita perché cecchi gori stesso prendeva i soldi dalla Fiorentina per metterli nelle casse di altre sue società, per capirsi i 70 miliardi di lire per Batistuta finirono INTERAMENTE nella Finmavi, la Fiorentina è fallita per 22 miliardi di lire. Tanto per dire.

 

Il Parma è sopravvissuto per anni alla caduta di Tanzi e se non ricordo male anche Cragnotti faceva con la Lazio lo stesso giochino che faceva cecchi gori con la Fiorentina. Insomma, le società che hai citato sono messe male o lo erano non per dei soldi inventati ma perchè quei soldi sparivano in altre società, perchè i loro proprietari hanno fatto casini non nel calcio ma altrove.

Modificata da TIN0, 02 March 2017 - 08:44 PM.

[Vergil™]

E se si togliessero i soldi alle prime per ridistribuirli a tutti, si otterrebbe solo un depotenziamento delle prime della serie A in ambito Europeo, senza un reale riscontro positivo in campionato. O pensiamo davvero che se diamo 10 mln in più a Pescare e Palermo togliendoli a Juve, Roma, Napoli, le milanesi, il campionato diventa competitivo?? E se per assurdo si volesse dare a tutti gli stessi soldi dai diritti TV, anche la Fiorentina ci rimetterebbe (meno di altre, ma ci rimetterebbe).

 

appunto.

[Cociogba™]

Degli altri non parlo, parlo di cecchi gori...

 

Sicuramente avrai ragione te, non conosco benissimo la vicenda. 

 

Il problema è quelle 7 squadre una volta erano tra le più ricche, mentre oggi con l'entrata in scena di sceicchi, cinesi e petrolieri, l'italia non è più il posto del mondo calcistico in cui gli stipendi sono più alti, e i calciatori preferiscono andare altrove. Ma non credo che sia un problema di diritti tv risolvibile dando una decina di mln in più qua e là, è più un problema della crisi generale che c'è in Italia e che ha fatto passare la voglia ai privati di rimetterci soldi buttandoli nel calcio.

 

Tanto per dire, google mi segna che della Valle ha un patrimonio di 1 mld e passa di dollari, non credo che siano i diritti tv a fermare la crescita della fiorentina...

[TIN0]

Da noi gli sceicchi non vengono perché calcisticamente, e non solo, siamo da terzo mondo. Stadi degli anni 20, dentro alle città, impossibilità di guardare oltre i 2/3 anni e ripeto, scarsissima varietà tra le squadre di vertice. La serie A non interessa perchè non ha abbastanza partite davvero combattute a buon livello.

[nicola842]

c'è anche il fatto che in Italia se vuoi costruire qualcosa (uno stadio, una cittadella, un centro sportivo), ti ci vogliono anni e santi in paradiso. Ovvio che così gli investitori vanno altrove. Comunque i tempi son troppo diversi da quelli di 30 anni fa (eh già, dal 90 son già passati quasi 30 anni), secondo me non è tornando indietro che si risolvono le cose.