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Tra trama e interazione: quanto è difficile raccontare nei videogiochi?


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Questa discussione ha avuto 83 risposte

#16
Jebz

Jebz
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Un articolo veramente bello e scritto bene, complimenti a Claudio! Noto con grande piacere che Everyeye si sta arricchendo di approfondimenti sempre più interessanti e ogni volta è bellissimo vedere la passione e la competenza insieme emergere dalle pagine di questo sito. Everyeye sempre una spanna sopra tutti!

#17
Claudio Cugliandro

Claudio Cugliandro
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Same, però devo dire che non mi da fastidio, sebbene qualche volta mi fermo a pensarci.
Con tutta sincerità, io sono abituato così, mi piace godere con calma di tutte le cose in cui posso immergermi, quindi per me non è esattamente un problema, mi piacciono senz'altro le storie scritte bene, solitamente pesano sull'acquisto di un videogioco, ma per me la vera storia è ciò che riesce a raccontarti il mondo circostante.
Io poi tendo a dividere la narrazione esplicita da quella implicita, nel senso che il plot narrativo per me ha un valore a parte nel mondo di gioco (ne maggiore ne minore, solo a parte...poi ovviamente dipende dalla tipologia di gioco), pensate che in TW3 ho circa 100ore di gioco raggiunte da poco, e sono solo appena arrivato a Skellige.
Come è giustamente sottolineato nell'articolo, tutto dipende dalla tipologia di gioco, in un gioco di ruolo, a parere mio è quasi criminale andare avanti con la storia senza soffermarsi in quest secondarie, trovare equipaggiamenti migliori e dedicarsi alle attività secondarie, nonostante l'incoerenza che poi viene a generarsi, soprattutto nel mio caso in TW3, che comunque si è all'inseguimento impellente di Ciri.
Ma giochi come Uncharted che è tra i miei preferiti, sebbene si avvalgano prevalentemente di una narrativa esplicita e dinamica, ci vengono raccontate anche altre storie oltre quella del plot, raccontate in diverse maniere anche grazie alla narrazione appunto implicita degli scenari di gioco, da degli scheletri che trovi in una grotta sperduta che ti fanno immaginare chissà quale storia hanno vissuto per esser poi finiti proprio lì, morti in quella grotta, ad una determinata architettura in un determinato luogo di quello scenario e a tutto quello che poteva svolgersi all'interno di essa nel periodo fiorente di quella civiltà.
Certi scenari, ti fanno respirare la storia appartenente a quella terra.
La bellezza del videogioco a mio parere è proprio questa, in linea generale puoi decidere tu quanto vuoi rimanere in un determinato luogo ed immergerti in esso, le immagini non scorrono via, le parole non passano da una pagina all'altra, tutto è lì, dinamico o statico a seconda di come tu affronti le cose, è come immergersi in un fotogramma di un film e restarci per il tempo che tu desideri, o rimanere in una pagina del tuo libro preferito.
Amo la letteratura e amo il cinema, come amo la musica, ma amo anche i videogiochi, che in qualche maniera riescono a contenere tutto ciò, spesso mi atterrisce quando ne sento parlare in modo superficiale da chi non sa, e vengono trattati come un media di 2a o 3a categoria il quale non vale la pena esser approfondito.
Voglio citare Umberto Eco perché mi sembra doveroso adattare le sue parole a questo contesto: ?Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito.. perché la lettura è un'immortalità all'indietro."

Solo che io sostituirei "lettura" con "letteratura", letteratura come mezzo letterario, non legato necessariamente al cartaceo, ecco per me i videogiochi sono soprattutto questo.


Tutto ciò che hai scritto è emozionante e interessante. Quoto praticamente tutto.
Solo un appunto: si può decidere di passare oltre alle incoerenze, ma alla fine sono comunque presenti, in nuce portano con loro dei problemi. Bisogna sempre ricordare che dobbiamo superare i nostri punti di vista soggettivi, e cercare di guardare al tutto in maniera analitica.

#18
Claudio Cugliandro

Claudio Cugliandro
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Non sono per il vero completamente d'accordo con quanto scritto, ma complimenti per l'articolo scotto benissimo e compassione per i vg.


Come mai non sei completamente d'accordo con quanto scritto? E ti ringrazio infinitamente per esserti comunque complimentato.

#19
Claudio Cugliandro

Claudio Cugliandro
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Bel pezzo, mi piacerebbe vederlo integrato con delle considerazioni su 2 titoli che credo meriterebbero un'analisi approfondita perché da ritenersi probabilmente due esponenti paradigmatici: Zelda e the Last of Us.


Se dovessi trovare il tempo di creare degli approfondimenti più ricchi su giochi specifici, lo farò sicuramente!
Nel mentre, posso suggerirti di controllare su Deeplay.it per delle mie considerazioni su giochi specifici.

#20
Claudio Cugliandro

Claudio Cugliandro
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Complimenti per l'articolo, é difficile far sposare una storia ben scritta avendo a che fare con il libero arbitrio dei giocatori.. Lo stesso problema che affronta un Master durante una campagna di un gioco di ruolo da tavolo!
Ricordo che il primo videogioco a colpirmi grazie alla perfetta sintesi tra narrazione e gameplay fu il primo half life.. Ricordo ancora i colpi di scena che si susseguivano in cui tu eri il protagonista (memorabile l'arrivo dei marines o la scoperta dei laboratori).
Unico appunto, in the witcher è vero che le sidequest portano via tempo a geralt rispetto alla sua missione principale, ma é vero che la maggior parte sono scritte talmente bene e sono di solito molto giustificabili rispetto al reperimento di indizi su Ciri o l'ottenimento di risorse. In più chi ha letto i libri sa che questo é molto simile alla scrittura del personaggio di geralt, che anche nei romanzi in cui l'impellenza della missione era anche più pressante lui non riusciva a ignorare gli eventi attorno a lui. Anzi in molte occasioni i comprimari si lamentano con geralt perché"perde tempo"!

Questo per dire che ilvideogioco é molto coerente con i libri.


Ti ringrazio per i complimenti, e concordo con la qualità straordinaria di Half Life.

#21
Gabriele Urso Grotti

Gabriele Urso Grotti
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Se dovessi trovare il tempo di creare degli approfondimenti più ricchi su giochi specifici, lo farò sicuramente!
Nel mentre, posso suggerirti di controllare su Deeplay.it per delle mie considerazioni su giochi specifici.


Non mancherò, complimenti ancora..

P.s.ho paura che con il prossimo Zelda verremo tutti ricoverati per dipendenza da abuso di meccaniche narrative implicite...

#22
Claudio Cugliandro

Claudio Cugliandro
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Non mancherò, complimenti ancora..

P.s.ho paura che con il prossimo Zelda verremo tutti ricoverati per dipendenza da abuso di meccaniche narrative implicite...


Guarda, non parlarmene. Io purtroppo al momento non ho la possibilità di acquistare Switch, e voglio risparmiare invece che spendere per WiiU. Rosicherò, enormemente, infinitamente! :D

#23
Fender_st

Fender_st
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Fender, il tuo commento mi fa sorridere perché sul mio sito, Deeplay.it, ho scritto proprio di come Assassin's Creed fosse un pree di questo modo di intendere la narrazione. Lì troverai anche articoli sul come e sul perché la serie sia naufragata proprio dal secondo capitolo in poi, a mio parere.
Ti ringrazio infinitamente per i complimenti ricevuti.


Bene ci andrò sicuramente.

Nel frattempo aggiungo un po' di spunti personali :

Uncharted 4... non mi è piaciuto. Pur rappresentando l'eccellenza anche dal punto di vista della narrazione sposata al gameplay, temo di essermi io stancato di nate. Era tutto terribilmente atteso. E quei paesaggi sconfinati e bellissimi mi hanno fatto solo venire voglia di esplorazione (e infatti mi sono infognato in No Man's Sky e ci sono ancora).

Secondo spunto : quante volte è capitato di sentirsi dire in un gioco :"adesso presto, corri nel luogo X, non rimane più molto tempo, hurry!" ma tu sai benissimo che puoi fermare l'auto e andare a raccogliere finocchietto selvatico perché in realtà "il gioco" aspetterà paziente che tu arrivi in zona. (Un'eccezione la ricordo in fallout 4 dove gli insediamenti in pericolo andavano davvero aiutati entro un certo tempo). E insomma, ci abbiamo fatto il callo, ma l'articolo pone la questione se è davvero un male da accettare o se non esista un'altra via.

Chiudo ricordando come la spinosa questione dei personaggi (e le loro storie) accompagnati letteralmente per mano dagli sviluppatori in ogni loro scelta sia stata brillantemente utilizzata all'interno della storia stessa (anzi al culmine di essa) con quel geniale "would you kindly?" di bioshockiana memoria.

#24
Sorareturn_91

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Secondo spunto : quante volte è capitato di sentirsi dire in un gioco :"adesso presto, corri nel luogo X, non rimane più molto tempo, hurry!" ma tu sai benissimo che puoi fermare l'auto e andare a raccogliere finocchietto selvatico perché in realtà "il gioco" aspetterà paziente che tu arrivi in zona. (Un'eccezione la ricordo in fallout 4 dove gli insediamenti in pericolo andavano davvero aiutati entro un certo tempo). E insomma, ci abbiamo fatto il callo, ma l'articolo pone la questione se è davvero un male da accettare o se non esista un'altra via.

Si, è verissimo, per questo io sono tra i videogiocatori che un po' lo interpretano il gioco (dipende dal gioco), perché comunque credo che sebbene sia in qualche modo tutto scritto, in qualche modo una tua partecipazione agli eventi ci deve essere, sapendo quando è tempi di agire nel modo A e quando nel modo B, interpretazione ovviamente personalissima!

Modificata da Sorareturn_91, 22 January 2017 - 03:13 PM.


#25
renxx

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Claudio complimenti vivissimi per l'articolo, ho apprezzato, peraltro concordando, il feeling che tradmetti scrivendo. Spero di leggere presto altre.tue considerazioni sul mondo dei videogiochi

#26
ThinkPositive

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Come mai non sei completamente d'accordo con quanto scritto? E ti ringrazio infinitamente per esserti comunque complimentato.

Perchè ci sono alcuni giochi che hanno quest secondarie così emotive da giustificare un momentaneo stop alla trama principale.

#27
Claudio Cugliandro

Claudio Cugliandro
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Bene ci andrò sicuramente.
Nel frattempo aggiungo un po' di spunti personali :
Uncharted 4... non mi è piaciuto. Pur rappresentando l'eccellenza anche dal punto di vista della narrazione sposata al gameplay, temo di essermi io stancato di nate. Era tutto terribilmente atteso. E quei paesaggi sconfinati e bellissimi mi hanno fatto solo venire voglia di esplorazione (e infatti mi sono infognato in No Man's Sky e ci sono ancora).
Secondo spunto : quante volte è capitato di sentirsi dire in un gioco :"adesso presto, corri nel luogo X, non rimane più molto tempo, hurry!" ma tu sai benissimo che puoi fermare l'auto e andare a raccogliere finocchietto selvatico perché in realtà "il gioco" aspetterà paziente che tu arrivi in zona. (Un'eccezione la ricordo in fallout 4 dove gli insediamenti in pericolo andavano davvero aiutati entro un certo tempo). E insomma, ci abbiamo fatto il callo, ma l'articolo pone la questione se è davvero un male da accettare o se non esista un'altra via.
Chiudo ricordando come la spinosa questione dei personaggi (e le loro storie) accompagnati letteralmente per mano dagli sviluppatori in ogni loro scelta sia stata brillantemente utilizzata all'interno della storia stessa (anzi al culmine di essa) con quel geniale "would you kindly?" di bioshockiana memoria.


Fender, semplicemente: quoto. Fine, non ho molto altro da aggiungere. Dalle soluzioni "levineniane" a fallout 4 che risolve alcune cose rendendole dinamiche, sembra tu riproponga quanto scrivo su Deeplay.it. La pensiamo allo stesso modo.

#28
Claudio Cugliandro

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Perchè ci sono alcuni giochi che hanno quest secondarie così emotive da giustificare un momentaneo stop alla trama principale.


Capisco benissimo la giustificazione che intendi portare avanti. Parli con uno che ha quasi 400 ore su The Witcher 3, amato alla follia, o su Fallout 4. Però, rimane il fatto che, esistendo giochi che riescono a rendere il tutto non solo emotivamente interessante, ma anche coerente, non posso sempre passare oltre certe strutture.

#29
Claudio Cugliandro

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Claudio complimenti vivissimi per l'articolo, ho apprezzato, peraltro concordando, il feeling che tradmetti scrivendo. Spero di leggere presto altre.tue considerazioni sul mondo dei videogiochi


Ti ringrazio molto, renxx.
Spero di continuare a lungo la mia collaborazione con everyeye, e nel mentre mi puoi trovare su Deeplay.it.

#30
Claudio Cugliandro

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Si, è verissimo, per questo io sono tra i videogiocatori che un po' lo interpretano il gioco (dipende dal gioco), perché comunque credo che sebbene sia in qualche modo tutto scritto, in qualche modo una tua partecipazione agli eventi ci deve essere, sapendo quando è tempi di agire nel modo A e quando nel modo B, interpretazione ovviamente personalissima!


Non è una tua credenza, è il videogioco stesso che si forma e crea sulla base delle tue azioni, che sia il gioco più ato possibile, o unworld procedurale!




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