The Equalizer è un vero e proprio insulto all'intelligenza umana, l'ho finito giusto per vedere fin dove riuscisse ad infrangere la barriera del ridicolo.
Qui mi pare che lo stesso regista ricicli certi elementi, oltre al protagonista: stacca l'assegno per Pratt (in quello prima puntava al fanservice della biondina), ci infila qualche vecchia gloria e cerca di mettersi sulla scia di Hateful Eight.
Da me non vedrà un centesimo perché non mi affascina (eppure il West potrebbe donare ancora molte perle, imho), ma probabilmente il regista ha la visione di fare film alla "anni 80" e probabilmente pagherà anche molto bene