Vai al contenuto

Suburra


  • Non puoi aprire una nuova discussione
  • Effettua l'accesso per rispondere
Questa discussione ha avuto 7 risposte

#1
-Krell

-Krell
  • Eye Master

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 27229

Dal regista di Romanzo Criminale, Gomorra, e Acab, il nuovo film Suburra.

 

 

 

Nell'antica Roma, la Suburra era il quartiere dove il potere e la criminalità segretamente si incontravano. Dopo oltre duemila anni, quel luogo esiste ancora. Perché oggi, forse più di allora, Roma e' la città del potere: quello dei grandi palazzi della politica, delle stanze affrescate e cariche di spiritualità del Vaticano e quello, infine, della strada, dove la criminalità continua da sempre a cercare la via più diretta per imporre a tutti la propria legge.

Il film e' la storia di una grande speculazione edilizia, il Water-front, che trasformerà il litorale romano in una nuova Las Vegas. Per realizzarla servirà l'appoggio di Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino), politico corrotto e invischiato fino al collo con la malavita, di Numero 8 (Alessandro Borghi), capo di una potentissima famiglia che gestisce il territorio e, soprattutto, di Samurai (Claudio Amendola), il più temuto rappresentate della criminalità romana e ultimo componente della Banda della Magliana.
Ma a generare un inarrestabile effetto domino capace di inceppare definitivamente questo meccanismo saranno, in realtà, dei personaggi che vivono ai margini dei giochi di potere come Sebastiano (Elio Germano), un PR viscido e senza scrupoli, Sabrina un’avvenente escort (Giulia Elettra Gorietti), Viola (Greta Scarano) la fidanzata tossicodipendente di Numero 8 e Manfredi (Adamo Dionisi) il capoclan di una pericolosa famiglia di zingari.

Suburra è film di genere, un crime story che si svolge in un arco temporale brevissimo. Sette giorni in cui ogni personaggio coinvolto proverà ad anticipare le mosse dell’altro scatenando una guerra senza quartiere che finirà per coinvolgere colpevoli e innocenti, criminali, cittadini perbene, politici e cardinali. Sette giorni prima che il governo, e con esso la Suburra, crolli.
Dopo A.C.A.B., Stefano Sollima torna al cinema, reduce dal grande successo internazionale di Gomorra - La Serie, con una storia che incarna i pregi e i difetti dell'Italia di oggi, partendo dall’affresco criminale di una città unica al mondo: Roma.

 



#2
-Krell

-Krell
  • Eye Master

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 27229

Dal trailer mi convince, onestamente



#3
LUK@

LUK@
  • EyeFicionados Supreme

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 52662

devo dire che il trailer ti invoglia molto a vederlo 

bellissime le inquadrature 



#4
Vagabond

Vagabond
  • Let's all watch as the world goes to the devil

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: [Mod]Moderatore
  • Messaggi: : 26184

io avrei scelto un altro titolo :asd:



#5
Canaglia10

Canaglia10
  • PAZZA INTER AMALA!!!

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 5255

massima fiducia a Sollima!!!



#6
L'Ultimo Gladiatore

L'Ultimo Gladiatore
  • Il crociato dei minkioni.

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 9205

Il libro non è male e pero che il film sia migliore. Sollima lo adoro, lo andrò a vedere senza dubbio.



#7
LambertoKevlar

LambertoKevlar
  • EyeFicionados Supreme

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: [SMod]SuperMod
  • Messaggi: : 56741

io avrei scelto un altro titolo :asd:

le vocali sono fondamentali. :-D

Modificata da LambertoKevlar, 29 September 2015 - 11:04 PM.


#8
Akumasama

Akumasama
  • Bloodstained: Ritual of the Night

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 78243
Non ne ha parlato molta gente direi.
Qualcuno l'ha recuperato di recente? Io l'ho visto ieri.

Nonostante le ovvie differenze mi è stato inevitabile non fare un parallelo con Jeeg di Mainetti.
Entrambi sono bei film italiani.
Entrambi girati a Roma.
Entrambi fanno ampio uso del romanesco.
Direi che le similitudini probabilmente finiscono qui :P


Ho apprezzato moltissimo regia, montaggio, fotografia, luci e musiche di Suburra. Veramente eccezionali (anche se un paio di scene forse erano troppo onanistiche ma vabbè.)
Non so se ho apprezzato il resto.
La recitazione c'è abbastanza, ci sono belle prove e bei personaggi ma non c'è niente che spicchi o che ti faccia affermare "wow!".
La parte peggiore del film secondo me è lo script. Non so se il libro soffra della stessa cosa, ma nel film secondo me è reso tutto in maniera troppo macchiettistica.
Alcune scene sono involontariamente grottesche (il supermercato!) e i personaggi son davvero troppo tirati ed esasperati al punto da risultare delle macchiette.
Non è che non siano "reali" perchè roba del genere suppongo sia possibile, altrochè, il problema è come vengono resi secondo me, e non penso sia una questione (non solo senonaltro) dell'interpretazione da parte degli attori.

Poi il finale cosa dovrebbe rappresentare? Una rivincita da parte dei "deboli" che hanno una sorta di amara vendetta nei confronti dei "grandi cattivi" del film, che alla fine perdono tutti?
Però non è cmq un finale positivo e non voleva esserlo, ma al tempo stesso forse voleva lasciare un briciolo di sollievo nello spettatore? Un po' come fa in tante scene Tarantino?
Però boh, non so se sia riuscito.



Cmq complessivamente bel film, ma ho respirato in tanti passaggi un'aria da "vorrei ma non posso" o forse ancora "vorrei ma non ci riesco", che invece non ho mai respirato nemmeno per un secondo nel Jeeg di Mainetti.
Ripeto, film diversissimi, però faccio fatica a non paragonarli.




Leggono questa discussione 0 utenti

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi

Logo