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Inviato 17 October 2014 - 08:46 AM
Take back Halloween! Double Fine e l’incanto infantile.
L’infanzia è certamente tra le tappe più importanti e al tempo stesso piacevoli del ciclo vitale di ogni essere umano. Lo è poiché, oltre a poter contare sulle costanti attenzioni di persone a lui devote, l’individuo gode di un fermento creativo eccezionale, che consente all’immaginazione di superare le sovrastrutture imposte dal pensiero razionale, fino a creare personaggi e universi diegetici incredibili con anche solo i più semplici oggetti del viver quotidiano. Ecco quindi come un cavallo a dondolo possa diventare un elegante destriero, fido compagno di viaggi lungo le lande del selvaggio West; oppure, una scatola di cartone sotto i piedi possa fungere da futuristica astronave per varcare le soglie dell’iperspazio; o, ancora, il bastone del nonno possa trasformarsi nell’arma devastante di un potente guerriero ninja. Per Double Fine, il 2010 videoludico ha rappresentato la giusta occasione per portare alla luce Costume Quest, sincero elogio digitale agli anni dell’innocenza sotto forma di avventura ambientata in piena Halloween. Scopo di Tasha Harris, ideatrice del progetto, fu di creare un’esperienza dai toni leggeri e scanzonati, che mescolasse una narrazione dal retrogusto schaferiano – non a caso, Tim Schafer ne ha supervisionato la scrittura – a scelte di gameplay fortemente tributarie nei confronti di JRPG storici quali Super Mario RPG ed EarthBound. Il titolo ottenne una discreta dose di consensi da parte di pubblico e critica, tanto da spingere lo studio di San Francisco a partorirne prima un’espansione, Grubbins on Ice, e poi un vero e proprio sequel, annunciato nel marzo di quest’anno. Costume Quest 2 è ora finalmente disponibile su Steam nella consueta trinità PC, Mac e Linux. Dolcetto o scherzetto del digital download? Non resta che scoprirlo.
Leggi l'articolo completo: Costume Quest 2 - RECENSIONE (PC)
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