Brujah,anche io fedele possessore di Master System!
Si, quella console la SEGA l'ha venduta a me e te. Poi ha smesso.
Scherzi a parte, nella mia classe escluso l'amico con il MS II ero l'unico ad averla, gli altri tutti il NES.
Detto questo:
Per il gioco della chiocciolina nel labirinto mi sembra di ricordare che la combinazione dei tasti era scritta sul libretto delle istruzioni.
Ma non ne sono sicuro...
Tutto è possibile.
Ricordo solo questo: tornai a casa trionfante, portando la scatola bianca quadrettata in blu tipo Link quando trova un oggetto, tolsi la console dalla scatola e dal polistirolo, la depositai sul pavimento e cercai inutilmente di farla funzionare. Mai vista una console prima di allora, neanche avevo capito (forse i bambini di 6 anni oggi sono più svegli) che dovevo collegarlo al televisore tramite cavi, pensavo che proiettasse qualcosa da qualche parte o boh.. wireless ?
Chiamai mio padre e iniziammo ad andare a tentativi come due simpanzè con una macchina da scrivere. Nel frattempo mia madre, maniaca dell'ordine per vocazione e
tecnofoba per natura, aveva già fatto sparire nel secchio dell'immondizia del quartiere tutto (e cito)
il ciarpame inutile.
Scatola, manuali, istruzioni...grazie a Thor almeno i cavi li avevo salvati !
Il problema è che le console di quei tempi, erano un po' ostiche da installare; oggi colleghi un cavo video (HDMI, scart), un cavo per l'alimentazione e via, giochi. In quegli anni un pupetto di 6 anni senza istruzioni con vicino un padre sì volenteroso, ma poco avvezzo all'alta tecnologia delle console ad 8 bit, andava poco lontano. Infatti non c'era solo uno stupido cavo da collegare, ma dovevi fare quella specie di collegamento stile ingegnere della NASA tra il cavo video e l'antenna...si hai capito bene, sto parlando di quell'odioso scatolino di metallo meglio noto come adattatore RF (MK-3092).
Ma non era quella la parte peggiore...no...il peggio doveva ancora arrivare. Una volta collegato il tutto, bisognava lavorare di polso per raggiungere la sintonia sul canale 36 (mi pare) e poi salvarlo in modo da non dover ripristinare tutto ogni volta. Insomma, tra me che avevo imparato a leggere da meno di un anno, mio padre che andava nel panico anche nel cambiare pile al telecomando, mia madre che aveva buttato via tutto e guardava quella console come fosse un vagante di The Walking Dead da eliminare il prima possibile, impiegammo una giornata intera per venirne a capo. Anche perchè sintonizzare e salvare un canale TV senza manuale (aveva incenerito anche quello) e avendolo fatto una sola volta prima ancora che io nascessi, non era facile.
In sintesi, può darsi, ma chi lo ha mai visto il manuale del MS ?
Per convincerla a non mandare al macero anche le custodie in plastica dei giochi con relativi manuali...lasciamo perdere.
Una curiosità,ma quanto sei durato a giocare ad Hang On ? Io ho fatto poco più di un'ora,poi in mancanza di stimoli (sfide con amici,battere record ) ho spento tutto.....
Non concepivo i giochi che duravano all'infinito.
In realtà il negoziante si diede la zappa sui piedi. Quando comprammo la console, mia madre chiese informazioni sui giochi e il commerciante le rispose di non preoccuparsi perché ce n'erano alcuni (...) già in memoria.
Alè, festa grande!
Morale, la prima cartuccia arrivò per Natale (e la console arrivò a Luglio) quindi per rispondere alla tua domanda: parecchio. Ci giocai parecchio perché non avevo altro da giocare. In realtà riuscivo a completarlo solo una volta, alla seconda tornata, quando resettava piste e scenari rendendoli più difficili, crepavo sempre addosso a qualche cespuglio.
Peccato che ormai il gioco lo finivo tranquillamente a suon di ricominciare sempre ogni volta che finivi le vite...AH,la vecchia scuola....
Ricordo che non potendo salvare, i giochi bisognava finirli in una sola sessione; ovviamente avevano una longevità relativamente scarsa, in un'ora-due finivi qualsiasi cosa, però all'epoca ero molto piccolo per cui tutti i giochi mi sembravano mostruosamente longevi. Tuttavia una volta finiti, la sfida si assottigliava e spesso tra amici a casa il pomeriggio finiva così:
"che facciamo ?"
"boh..."
"oh, ri-finiamo sonic ?"
"vabbuò!"
C'era sempre una certa soddisfazione, anche senza obiettivi, elementi sbloccabili, record, ecc. Era un approccio più "arcade" del resto la console in quei tempi era quello; un surrogato del cabinet da sala. Esclusi alcuni titoli, il passaggio da "gioco su console" a gioco "per console" doveva ancora fare capolino.
La differenza con i giochi di oggi è che in quegli anni se non diventavi bravo in un gioco, potevi tranquillamente passarci dei mesi o degli anni senza finirlo, il gioco non aveva pietà. Oggi anche i giochi più tosti si completano, è solo questione di tempo più che di abilità. Completare giochi come E-Swat ti rendeva un semi-dio, completare oggi un qualsiasi sparatutto è normale, chi ci fa più caso ?