Di tanto in tanto nello scenario dell'industria videoludica compaiono titoli che brillano di un'insolita luce: alcuni di loro reinventano le formule note, altri scardinano dogmi, altri ancora mostrano semplicemente qualcosa di diverso. Qualunque sia il caso, opere simili producono spesso risultati inattesi e di rara portata. Tra gli esponenti di questo genere ricade sicuramente RiME. Dietro al suo stile limpido e alle tonalità pastello, sotto le trame dei suoi enigmi ambientali e la sua cornice fiabesca, si cela un'allegoria profondissima di un tema che pesa come un macigno e che tutti, in misure differenti, affrontiamo durante la nostra vita. RiME è un viaggio, intimo e metaforico, che esplora il tema del dolore. Il modo in cui lo fa scuote l'anima. Gioca di contrasti, contrapponendo all'energia inesauribile della fanciullezza un demone vecchio come il mondo.
mamma mia......la musica sembra quella del signore degli anelli.,.....per questo gioco potrei comprare pure la PS4....se fosse un open world con una 20ina di ore all'attivo potrei fare la follia.
Pensa che era quasi un anno che se ne erano perse le tracce (fu annunciato al Gamescom 2013)
e infatti mi ricordo, poi più nulla, ne un'immagine ne una comunicazione dagli sviluppatori. A questo punto speriamo nell'E3, magari Sony ne approfitterà per una sessione di gameplay durante la conferenza