Ripensa in che occasione viene detta e scoprirai dov'è il problema. Quale essere umano pronuncerebbe una frase così articolata mentre viene inseguito da un Dio Maligno? E' irreale, suvvia. Andava snellita e basta, quella frase è artificiosissima.
Allora dovresti prendertela con Miyazaki, non con la traduzione italiana.
Dalle parole di (No Parole Vietate):
Altri pensieri sparsi:
linguisticamente parlando, ho la sensazione che finché non ho analizzato, ritradotto, dissezionato una frase in ogni sua parola, non l'ho capita davvero. Non l'ho fatta mia. Ootsuka Yasuo diceva una cosa del genere quando spiegava che finché non ha disegnato un oggetto, non l'ha capito veramente. Poi invece dice che "se l'è messo nella mano destra", e allora l'ha fatto suo. A me capita con le parole, con i concetti. Anche i più banali, eh. Ogni tanto riscopri una sfumatura, e allora capisci tutto - e ti senti stupido per non averla capita al volo, tipicamente.
Per esempio, quando Ashitaka insegue il dio maligno che sta attaccando il villaggio, dice:
Perché un nume della montagna che mi appare come certamente nomato si dà alla furia in questo modo? Ti prego di placarti!
In effetti il verbo 'che mi appare' è proprio ' giudicare, avere sensazione dal quel che si vede'.
Etimologicamente è: occhio - colpire. Quel che colpisce l'occhio, insomma.
Tuttavia, il verbo è espresso al passato.
Quindi ancora non mi tornava. Indagando più a fondo, scopro che quel verbo significa anche 'cogliere alla vita', come 'intravedere per un attimo, distiunguere'.
E allora mi sono sentito stupido. Perché nel film, quando il dio maligno *entra nella zona di luce dall'ombra del bosco* (e non avevo notato questo dettaglio) i 'vermi della malignità' reagiscono scoprendo per un attimo il muso del cinghiale (il Guardiano Nago), e questo accadeva prima - Ashitaka l'ha visto.
Quindi Ashitaka in realtà al dio maligno sta dicendo:
Perché quel che ho scorto come un nume della montagna certamente nomato si dà alla furia in questo modo? Ti prego di placarti!
Che è tutto diverso. Si sta riferendo a quello 'scorcio di enorme cinghiale' che ha colto quando i vermi del dio maligno si erano ritirati per un attimo: un dio maligno, in sé, non può essere un nume tutelare.