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guarda link, personalmente ritengo che ico, o ancora shadow of the colossus, svolgano un lavoro enorme concentrandosi sull'immersione del giocatore con modalità semplicissime, immediate e che, per questo, acquistano di spessore emotivo. lì, yorda, più che un peso, è un valore, più che un'ia è una compagna, non servono molte parole, è l'insieme che funziona alla grande. così come in shadow of the colossus, agro è ben più di un cavallo e tutte quelle lande enormi, quei combattimenti contro i colossi, valgono più di miliardi di cutscene in quanto a comunicatività ed impatto, proprio perchè sono interattivi: non li giochi, li vivi.
per kotor, mi è semplicemente saltato in mente e mi sono ricordato come ho davvero apprezzato lo spessore di tutti i personaggi non giocanti, in ogni caso è su licenza di un universo sì, ma è in gran parte lavoro originale della buona vecchia bioware, così come baldur's gate o dragon age origins ( che non sono assolutamente da meno ).
metal gear solid 4 è davvero mutilato dalle cutscene anche a mio parere, eppure queste sono di una qualità enorme ( ma se dobbiamo dirla tutta mgs3 non lo batte niente, sia per l'equilibrio gameplay/cutscene, sia per lo sviluppo della trama e dei personaggi, e qui mi pare di capire che siamo d'accordo. e non per niente mgs3 quello sì che è un survival ) .
aggiungerei volentieri al mucchio quella perla di persona 3.
io continuo ad essere dell'idea che tlou è sopravvalutatissimo. a me personalmente non è piaciuto per niente, mi ha anzi annoiato parecchio, parlando esclusivamente di trama, perchè poi il gameplay è a mio avviso il tasto più dolente in assoluto dell'intera produzione.
tornando però alla storia, ho come l'impressione che il setting di tlou sia stata un'occasione sprecatissima per qualcosa di più grosso, è come se tutto fosse troppo frettoloso, personaggi che appaiono e vanno via nel giro di poco e ci si aspetta di esserci affezionati quando li si è visti a stento per una manciata di cutscene e poi in game avevano lo stesso comportamento ingessato di ellie. boh. a sto punto come pura forza del legame emotivo mi verrebbe da considerare bioshock infinite di parecchio superiore nonostante anche quello sia davvero un corridoio ( dove si vede tantissimo la natura scriptatissima sia dell'ia che delle situazioni, il che non fa altro che rompere per me l'immedesimazione ).
ci sta che per gioire di un'opera di fantasia bisogni sospendere l'incredulità eppure moltissime cose in tlou le ho viste forzatissime, situazioni assolutamente poco comunicative, strettissime attorno ad un'impalcatura di gioco povera perchè troppo attaccata all'idea che la storia non deve lasciarsi giocare ma deve solo essere guardata.
quanto avrei apprezzato un gameplay più raffinato, interazioni con i personaggi che non si risolvessero solo in "sposta la scala lì e sentimi parlare in sottofondo mentre te sei già in un'altra stanza" e così via.
insomma link, per me tlou non è altro che uno di quei tanti giochi che non tiene conto del giocatore, che lavora solo di sequenze non interattive e contentini giocati per cercare di appassionarti, che ti costringe ai suoi ritmi, ai suoi tempi e ai suoi schemi, senza però brillare neanche in questi.
brother per esempio, sarà un giochino indie lineare e tutto il resto ma, caspita, se ha una carica emotiva ed un gameplay che fa impallidire tlou. certo lì non parlano, è solo gibberish, ma la cooperazione, il senso di conquista, la tristezza, sono cose che imho brother confeziona molto meglio di tlou e con molte meno pretese.
boh insomma de gustibus in ogni caso.