I giochi basati sul tema bellico sono da sempre stati quelli più amati dal mondo videoludico, non a caso i titoli di Call of Duty o quelli di Battlefiled, sono tra i più attesi da tutti i player ogni anno.
Proprio in merito a tale genere di videogame, il Comitato internazionale della Croce Rossa, poche ore fa, ha rilasciato una dichiarazione, nella quale emerge molto chiaramente il suo desiderio di collaborare con gli sviluppatori di videogiochi, al fine di regolamentare determinate azioni di gioco.
Secondo il pensiero del Comitato, i crimini di guerra devono essere puniti anche nei videogiochi, di conseguenza i giochi dovrebbero includere al loro interno un sistema di penalizzazione nel caso in cui un player si appresta a contravvenire alle regole della Convenzione di Ginevra.
Sostanzialmente il gioco non dovrebbe premiare i giocatori per le azioni che nella vita reale sarebbero considerati crimini di guerra, ma dovrebbe condurli a conseguenze negative.
Il CICR vuole comunque sottolineare il fatto che tali dichiarazioni non sono rivolte a far scaturire un ennesimo dibattito sul tema della violenza all’interno dei videogame, in quanto le atrocità riprodotte nei videogiochi accadono purtroppo in un conflitto reale, tuttavia i giocatori dovrebbero anche essere a conoscenza del fatto che determinate azioni nella vita reale vengono duramente punite.
Al momento, tuttavia, la proposta non sempre essere stata accolta dalla maggior parte degli sviluppatori, forse anche per le difficoltà di attuare un sistema di questo tipo.