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Call of Juarez: Gunslinger [topic di riferimento] 22.05.2013Togliti la pistola e mettiti le mutande…

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Sondaggio: Call of Juarez: Gunslinger [topic di riferimento] 22.05.2013 (5 utenti che hanno votato)

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DESCRIZIONE: Dalla polvere d'oro alla polvere dei saloon. Call of Juarez® Gunslinger è un vero tributo alle leggende del selvaggio West. Dove la realtà si confonde col mito, affronterai un'avventura costellata da scontri memorabili e svelerai la verità su alcune delle più grandi leggende del vecchio West.

Gunslinger "è un vero omaggio alle storie ambientate nel Wild West" che permetterà ai giocatori di "vivere l'epico e violento viaggio di un cacciatore di taglie nei territori dei più noti fuorilegge del West".


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Call of Juarez: Gunslinger - Anteprima
Inviato il 07/09/2012 da Andrea Vanon

Più volte in questi ultimi mesi abbiamo sottolineato come publisher del calibro di Ubisoft siano molto attenti ai nuovi canali videoludici. Free2Play e gaming mobile, in particolare, sembrano diventate due delle principali priorità del colosso francese, deciso più che mai a cavalcare l'onda lunga della distribuzione digtale. A dimostralo una volta di più, se servisse, il recente Digital Days, uno showcase di prodotti Live Arcade, mobile e F2P che Ubisoft ha allestito nella sempre bellissima cornice parigina. Tra i prodotti presentati uno in particolare ha attirato la nostra attenzione: si tratta di Call of Juarez: The Gunslinger, titolo in arrivo nel primo quarto del 2013 esclusivamente tramite Xbox Live e Playstation Network. Si tratta di un ritorno alle “origini Western” che vuole far dimenticare presto gli orrori di The Cartel e riportare tutti i giocatori nelle lande del selvaggio West, tra sceriffi e pistoleri. Per quanto gli investimenti nel realizzare un prodotto del genere non siano certo ingenti, possiamo dire (per quanto visto) che Gunslinger non ha molto da invidiare ad una produzione retail, soprattutto per quanto concerne la profondità delle dinamiche e la componente tecnica.

Le vicende a far da sfondo all'avventura di Gunslinger sono, per quanto semplici, molto accattivanti. Un fattore dovuto soprattutto alla convincente direzione artistica intrapresa dal team che, sfruttando cut scene ridisegnate sotto forma di strisce da comic book americano, ha già dimostrato di saper catturare efficacemente l'attenzione dei giocatori. Lo stile graffiante e “sporco” ben si adatta all'atmosfera rude dei Saloon del selvaggio West, dove si svolgerà la gran parte dell'avventura. Il nostro eroe, infatti, è un leggendario bounty hunter oramai sulla via del pensionamento. Entrato per un whiskey nel più vicino locale verrà letteralmente circondato da avventori interessati ad alcune delle sue storie. Inizierà così un lungo susseguirsi di flashback che rappresenteranno le missioni di gioco vere e proprie; ognuno sarà legato ad uno dei fuorilegge più famosi dell'epoca - Billy “The Kid” ad esempio. Il racconto, tuttavia, non si limiterà ad introdurre e chiudere la missione, bensì fungerà da continuo commento fuoricampo alle azioni in game. Una caratteristica molto particolare ed affascinante, capace di interrompere il frenetico ritmo delle sparatorie per qualche intermezzo d'approfondimento ed una nutrita serie di battute da perfetto Spaghetti Western. A proposito di approfondimenti bisogna sottolineare la particolare cura per il dettaglio infusa dal team anche negli aspetti collaterali - come i collectibles, per citarne uno. Livello dopo livello avremo la possibilità di recuperare una serie di “dossier” riguardo ai vari criminali ai quali staremo alle costole, che ci introdurranno in maniera più approfondita alle loro malefatte o, ancor meglio, ai loro profili psicologici.

Per quanto riguarda il gameplay Call of Juarez: The Gunslinger si presenta come uno shooter in prima persona molto classico, arricchito da uno skill system apparso già ora di ottimo valore. Ritorna, in primis, la facoltà di rallentare il tempo in una oramai collaudata “Modalità Concentrazione”, da attivare una volta riempita l'apposita barra, uccisione dopo uccisione. Ad affiancare tale capacità, però, la ben più interessante facoltà di schivare un proiettile mortale, anche in questo caso previo riempimento di una seconda barra energetica (la prima a forma di revolver, la seconda di dadi - per variare). La combinazione delle due meccaniche risulterà in intermezzi davvero spettacolari, durante i quali i corpi dei nemici (quasi) inermi verranno evidenziati in rosso, in maniera da darci ancor più chance di centrare il bersaglio. Maggiore sarà la spettacolarità delle nostre uccisioni - o delle nostre “combo” (due headshot di fila produrranno un moltiplicatore, una serie di corpi dilaniati da un'esplosione un altro e così via..) e maggiore sarà il punteggio accumulato; indispensabile per farsi strada nello skill tree del perfetto bounty hunter. I talenti da sbloccare saranno moltissimi, da sei a dodici per ciascuno dei tre alberi. Per quanto la suddivisione si sia dimostrata piuttosto classica (pistola, dual-wielding, fucili a lunga gittata) le abilità vere e proprie sembrano poter dare un tocco di brio in più alla produzione, infondendo uno spirito arcade nel gameplay che ci è parso sin dal primo istante ideale. Si passa, tanto per fare qualche esempio, dalla facoltà di mirare automaticamente i nemici in Modalità Concentrazione (ma solamente impugnando due armi) al miglioramento della mira dalla lunga distanza - producendo una sorta di zoom aumentato. Questa struttura si amalgama perfettamente ad un'intelaiatura di base che intende allontanarsi dalla concezione di FPS “realistico” abbracciando, come si diceva, i fasti delle produzioni più scanzonate. Non ci troveremo perciò ad avere a che fare con un'Intelligenza Artificiale troppo evoluta (per quanto piuttosto aggressiva) o a fare i conti con proiettili in grado di mandarci KO in pochi istanti. Si tratterà perlopiù di un cosiddetto “fast paced shooter”, nel quale preoccuparsi di accumulare esperienza piuttosto che ripararsi dal fuoco nemico. Proprio per questo non è prevista alcuna meccanica per lo sfruttamento delle coperture, che potranno comunque servire allo scopo semplicemente accovacciandosi tramite classico cambiamento di stance, previsto anche in uno sparatutto frenetico come The Gunslinger. Per quanto la presentazione non prevedesse un hands on, non è difficile intuire che l'intelaiatura ludica verrà supportata da un sistema di controllo molto classico, dunque solido e funzionale. Da questo punto di vista le uniche differenze che ci sentiamo di sottolineare riguardano la buona interazione ambientale (sfruttare scale a pioli per guadagnare una posizione migliore, ad esempio), interamente contestuale, ed il sistema di ricarica delle armi, delegato alla veloce pressione di un tasto per inserire i bossoli quanto più rapidamente possibile.

Alle ondate di nemici farà in ogni caso da contrappeso una progressione che potremmo definire “Story Driven”. Siccome quelle narrate in Gunslinger saranno, come detto, vicende già accadute, ci ritroveremo nel bel mezzo di sezioni abbastanza lineari, spesso guidate e scriptate, che ci vedranno reinterpretare le taglienti parole del protagonista in sottofondo. Nonostante ad un primo impatto il tutto possa apparire limitante, il feeling (pur senza prova) è apparso piuttosto coinvolgente e soddisfacente, soprattutto per l'ottima caratterizzazione dei personaggi e per l'avvicendarsi di molte voci a domandare al nostro delle sue gesta e a commentarle.
Chiude un quadro davvero interessante una componente tecnica di tutto rispetto. Pur trattandosi di un Live Arcade il titolo non pare voler lesinare sulla complessità poligonale, mostratasi indubbiamente degna di un titolo retail di fascia media della corrente generazione. Certo, si è dovuto risparmiare qualcosina a proposito di texture, che non mostrano effetti avanzati ed, anzi, a volte una cura forse leggermente al di sotto delle possibilità. Buoni, tuttavia, gli spunti per quel che concerne gli effetti, che caratterizzano molto bene le cruente e spettacolari uccisioni in cui potremo produrci. Di discreta fattura, infine, il comparto sonoro, con un plauso particolare al doppiaggio inglese - semplicemente fantastico.


COMMENTO FINALE

La “golden age” per gli Arcade Game di Ubisoft si riconferma ancora una volta prolifica. Di Call of Juarez: The Gunslinger abbiamo visto solo un livello, è vero, ma, in prospettiva, il titolo ha già dimostrato di essere molto promettente. Il ritmo elevato e la spettacolarità delle sparatorie, unite ad una narrazione di alto livello ed un visual design estremamente accattivante, potrebbero fare di questo uno dei titoli in digital delivery da tenere d'occhio per il 2013. Speriamo che il nome Call of Juarez non riservi, in seguito, qualche sgradita sorpresa.




Ubisoft annuncia Call of Juarez: Gunslinger per Xbox Live, PSN e PC
Inviato da Adriano Della Corte

06/09/2012( ore 09:51 ) : Ubisoft ha annunciato oggi Call of Juarez: Gunslinger, shooter in sviluppo per Xbox Live Arcade, PlayStation Network e PC in arrivo agli inizi del 2013. Gunslinger "è un vero omaggio alle storie ambientate nel Wild West" che permetterà ai giocatori di "vivere l'epico e violento viaggio di un cacciatore di taglie nei territori dei più noti fuorilegge del West". Come i precedenti episodi della serie, Gunslinger è sviluppato da Techland. Ubisoft afferma che Gunslinger svelerà "la verità mai detta dietro alcune delle più grandi leggende del vecchio West", tra cui Billy the Kid, Pat Garrett, Jesse James ed altri ancora. Il gioco sarà caratterizzato da "spietati scontri a fuoco" e permetterà ai giocatori di utilizzare pistole e fucili per "scatenare combo letali" e "colpire più nemici in una frazione di secondo." I giocatori saranno anche in grado di scegliere abilità di combattimento e armi specifiche.


#2
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CoJ: Bound in Blood l'ho adorato....col multi, poi, mi ero letteralmente drogato.

Questo mi attizza molto per stile e atmosfera. E per un gameplay apparentemente roccioso, semplice ma divertente.
Altro XBLA nel mio mirino. :sisi:

#4
Needle

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speravo fosse in 3a persona... ma va bene anche un fps, considerando che mi ricorda bulletstorm, l'ultimo fps che ho giocato che mi ha divertito davvero..

#5
axydraul

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speriamo abbia una buona longevità, anche io i primi due CoJ li ho adorati

#6
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speriamo abbia una buona longevità, anche io i primi due CoJ li ho adorati


Pure io grande fan dei primi due CoJ , e devo dire che ne sento la mancanza era una bella saga

#7
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credo nuovissimo video del gioco.... ma lo avevate capito che era in cell shading? :fg:
tutti i video mi sembravano con grafica 3d normale, questo è l'unico che è in cell shading... assurdo :o

cmq sembra divertente.. spero che abbiamo qualche feature più divertente che un semplice sparare a destra e manca...

#8
Zio Snake

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credo nuovissimo video del gioco.... ma lo avevate capito che era in cell shading? :fg:
tutti i video mi sembravano con grafica 3d normale, questo è l'unico che è in cell shading... assurdo :o

cmq sembra divertente.. spero che abbiamo qualche feature più divertente che un semplice sparare a destra e manca...


Si, in effetti dai video non è chiarissimo. Mentre dagli screen (come quelli nel secondo post) mostrano un cel shading piuttosto evidente.
Cmq l'effetto finale è, pe me, molto piacevole. :sisi:



Hands on di EE disponibile, ad opera dell'infaticabile Vanon. :)
https://www.everyeye..._hands-on_19367


Call of Juarez: Gunslinger - Hands on

Inviato il 23/04/2013 da Andrea Vanon

Quella di Call of Juarez è una delle saghe più controverse nell'intero panorama videoludico moderno. Un buon primo capitolo ed un interessante prequel (Bound in Blood, uscito nel Giugno del 2009 per Xbox 360, Playstation 3 e PC), Techland decise di abbandonare il setting western per passare a velleità più moderne, sostituendo i cacciatori di taglie con l'FBI e i bandidos con i trafficanti di droga. Mai scelta fu più sbagliata: The Cartel verrà probabilmente ricordato come uno dei più grossi flop della software house polacca che, comprendendo i suoi errori, ha deciso di fare un grosso passo indietro e tornare alle origini. Nuovamente sotto l'ala protettiva di Ubisoft, Techland proporrà il 22 Maggio Call of Juarez: Gunslinger, episodio tutto nuovo distribuito esclusivamente in digital delivery a 14,99€. Una scelta che, sin dal nostro primo contatto (i primi Ubisoft Digital Days a Parigi) si è rivelata vincente. Non solo per il prezzo competitivo; soprattutto perché Gunslinger è veramente interessante.
Spaghetti Western Shooter dei più tradizionali, con tanto di duelli e bullet time, il titolo si è finalmente mostrato in forma giocabile, grazie ad un codice non ancora completo che ci ha permesso di provare qualche incarico in Campagna e la modalità Arcade. La prova, come vedremo a breve, ci ha lasciato entusiasti con ben poche riserve. Gli amanti dei pistoleri e del Vecchio West si preparino!
Quella di Gunslinger è la storia di Silas Greaves, cacciatore di taglie ormai in "pensione" che, giunto al Bull's Head (un saloon di Abilene, Kansas), s'imbatte in un giovane ammiratore desideroso di approfondire le gesta apprese solo dai libri. "Non credere a tutto quello che scrivono sui libri, ragazzo!" esordisce il nostro, dando il via un racconto autobiografico che ci accompagnerà per l'intero corso dell'avventura. Uno dei pregi più evidenti di questo nuovo Call of Juarez è proprio la tecnica narrativa, capace di sfruttare il flashback in maniera fresca ed affascinante. L'intera avventura, pur vissuta in prima persona controllando una giovane versione di Silas, sarà scandita dalle sue parole, in una cronaca minuto per minuto che non lesinerà affatto sul fattore sorpresa. Oltre a recitare magistralmente tutti i dialoghi Silas, di tanto in tanto, ricorderà improvvisamente determinati dettagli: la collocazione di un capanno, la presenza di un manipolo di nemici o di un cadavere; questi compariranno magicamente a schermo, spuntando letteralmente dal nulla e cambiando a volte la morfologia del livello. Un espediente ben implementato e di grande impatto, al quale si aggiunge, in alternativa, il riavvolgimento di alcune scene. In una delle primissime missioni, ad esempio, il nostro si trova sul fondo di un canyon, circondato da una banda di fuorilegge messicani appostati sulle alture sovrastanti. Il passaggio del racconto dice "Circondato come usavano fare gli indiani", ma gli interlocutori capiscono erroneamente che a circondarlo erano in effetti degli indiani. Dopo aver abbattuto una mezza dozzina di nemici Silas si accorge dell'errore, ribadendo che non si trattava di pellerossa. La scena si ferma e si riavvolge, per farci ritrovare gli stessi -purtroppo ancora vivi- questa volta dell'etnia corretta. L'amalgama funziona alla grande, anche perché a renderla ancor più briosa (e divertente) ci sono gli interventi degli astanti. Un avvicendarsi di comprimari fuoricampo davvero pregevole ed assolutamente studiato per coinvolgerci nell'atmosfera da saloon. Oltre al giovane ammiratore c'è la bella e formosa cameriera, il vecchio burbero ed il barista amico di lunga data: un compendio completo delle figure retoriche da Western classico, capaci di giocare in Gunslinger un ruolo davvero fondamentale.
Ma non finisce qui perché anche la vicenda in se appare ben costruita e di sicuro appeal. Nel corso della campagna, infatti, ci scontreremo con i più grandi fuorilegge di tutti i tempi. Da Billy "The Kid" a Jesse James, passando dalla banda dei fratelli Dalton, ogni appassionato di Western avrà di che entusiasmarsi. Il tutto inframezzato da cut scene molto particolari: artwork disegnati a mano e con appena qualche frame in movimento, per un comparto molto curato ed altamente promettente. Non da meno, ovviamente, i dialoghi - intrisi di humor cinico e spesso sboccato e capaci di tratteggiare, mostrandoli il giusto, tutta una serie di figuri di deciso spessore.

A livello ludico Call of Juarez: Gunslinger non mette nulla di nuovo sul piatto della bilancia, anzi. Techland recupera le feature più classiche attribuite negli anni agli FPS in salsa Western, remixandole in una progressione molto ritmata e mai noiosa. Partendo dai controlli, i più classici che possiate immaginare in uno shooter (ma senza sistema di coperture), si arriva giù giù fino al Bullet Time, implementato qui in due diverse varianti. Un indicatore a forma di Revolver (naturalmente!) ci darà la misura della Concentrazione accumulata a suon di headshot, consentendoci, una volta riempito, di scatenare tutta la potenza di fuoco della nostra sei colpi senza preoccuparci d'altro. In tali frangenti l'azione rallenterà e tutti i nemici a schermo verranno colorati di rosso - in maniera da renderne ancor più agevole l'eliminazione. La stessa concentrazione ci darà la facoltà, in frangenti predefiniti, di schivare un proiettile e rispondere con una pallottola automaticamente centrata alla testa del malcapitato.
E' ben chiaro sin dal principio come livello di sfida e realismo non siano certo elevatissimi, anche se, già selezionando la difficoltà "Normale", alcuni frangenti ricolmi d'avversari si sono rivelati particolarmente ostici. Ma Techland, per rendere appetibile il suo nuovo lavoro, non punta certo su questi aspetti, quanto più sul divertimento offerto da uno shooter arcade estremamente dinamico, che fa delle combo di uccisioni (o headshot o esplosioni o qualsiasi altra cosa vi venga in mente) il suo Mantra. L'obiettivo principale, dunque, sarà concatenare le uccisioni, sfruttando al meglio la dotazione da cowboy che l'avventura, pian piano, metterà a disposizione del nostro Silas. Fucili a pallettoni, Revolver, Dinamite e doppi Revolver ci accompagneranno nei meandri di una progressione molto lineare ma adeguatamente ritmata grazie a particolari sezioni scriptate, intermezzi sparando da primissime versioni di Gatling Gun e molto altro ancora.
Il tutto culminerà nei Duelli, gli scontri cruciali tra Silas ed i malviventi di cui sarà costantemente sulle tracce. Per quanto le meccaniche siano leggermente diverse, le sensazioni sono le stesse che avevamo provato ai tempi di Red Dead Revolver. Partendo da un'inquadratura focalizzata sul bersaglio e sulla nostra mano destra, lo stick sinistro regolerà la distanza della mano dalla fondina mentre il destro il focus sull'avversario, segnalato da un reticolo di mira. Dovremo mantenerlo centrato sulla figura -in costante seppur lento movimento- per ridurne le dimensioni ed aumentare le probabilità di un centro vincente al primo colpo. Ad un certo punto il cuore di Silas inizierà a battere più forte indicando il via libera per l'estrazione e il fuoco: da qui in poi sarà la dura legge del West ad aver ragione sui contendenti. Notiamo, in queste fasi, la possibilità di scegliere se portare a termine il duello in maniera "onesta" o "disonesta". A livello di meccaniche si tratta semplicemente di attendere o meno che l'avversario metta quantomeno la mano sul Revolver, prima di estrarre. Per quanto riguarda le conseguenze, anche a livello ludico, non possiamo al momento accertare alcunché: non abbiamo notato cambiamenti e, con molta probabilità, l'unico davvero presente sarà una qual certa modifica allo score finale.

I punteggi, come solo accennato in precedenza, ci consentiranno di accedere ad uno skill tree triplicemente ramificato: da una parte le abilità per la gestione contemporanea di due pistole, dall'altra la focalizzazione su carabine e colpi dalla distanza. Al centro qualche power up per il corpo a corpo ed, in generale, per il combattimento ravvicinato. Tutte abilità passive, ovviamente, per non rovinare il feeling immediato e genuinamente arcade della progressione. Un feeling sottolineato soprattutto nella Modalità Arcade, parallela alla Campagna e giocata in scenari dal layout visivo simile (ma dal percorso del tutto diverso). In questi casi conterà solamente la corsa al punteggio: quante più teste in fila riuscirete a far saltare nel minor tempo possibile, tanto più gli svariati modificatori vi premieranno. Semplice e conciso, con un solo pizzico di "condimento" dato dalla presenza di preset predefiniti di abilità/equipaggiamento da espandere comunque nello sviluppo del game mode.
Pad alla mano, la commistione tra abilità come la ricarica veloce, le particolari meccaniche di gioco e la dinamicità della progressione, risultano in una struttura sin qui vincente. Qualche spigolosità rimane tutt'ora da limare (una gestione non perfetta dello strafe ad esempio), ma soprattutto per gli amanti dell'FPS Western Gunslinger sembra uno di quei prodotti assolutamente da non perdere.
A livello tecnico, infine, questo nuovo Call of Juarez compiace pur senza far gridare al miracolo. Alcune texture fuori posto e diversi problemi di pop-in non danneggiano un colpo d'occhio assolutamente evocativo. Un cell shading di discreto livello caratterizza alla perfezione le atmosfere da Selvaggio West, sottolineando con tratto deciso e spesso ruvido e grossolano tutti gli aspetti salienti dei quali gli Spaghetti Western di Sergio Leone ci hanno fatto innamorare. Da un live arcade, in ogni caso, è lecito non aspettarsi un comparto grafico da urlo e, considerando la categoria, Gunslinger si difende piuttosto bene - tra una modellazione non eccelsa e la riuscitissima caratterizzazione artistica dell'ambientazione.


COMMENTO FINALE

Un paio d’ore in compagnia di Call of Juarez: Gunslinger sono bastate a farci letteralmente innamorare del prodotto. Sia chiaro, non siamo di fronte a nulla di particolarmente rivoluzionario, creativo o innovativo. Siamo al cospetto di un Call of Juarez esattamente come dovrebbe essere: un genuino omaggio allo shooter in salsa Western, che, con semplicità, immediatezza e qualche divertente ed affascinante trovata saprà senza dubbio coinvolgere ogni nostalgico del genere. Le valutazioni definitivamente le lasciamo, al solito, per l’imminente recensione: al momento possiamo dire con fermezza che, in rapporto al pur ricco panorama Digital Delivery su console, questo Gunslinger promette davvero bene.




....Siamo al cospetto di un Call of Juarez esattamente come dovrebbe essere: un genuino omaggio allo shooter in salsa Western, che, con semplicità, immediatezza e qualche divertente ed affascinante trovata saprà senza dubbio coinvolgere ogni nostalgico del genere....

Ecco, io mi aspettavo e volevo ESATTAMENTE questo. :)
Peccato per l'assenza del multi online, mannaja...

#9
kaos76

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non vedo l'ora, il secondo l'ho fuso a furia di giocarci, spettacolare e divertentissimo

#10
pegri

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L unica cosa che non mi piace e che la storia non sarà come i primi 2 dove esploravi anche un minimo

#11
Needle

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l'anteprima di everyeye mi ha convinto dell'acquisto. è divertente come speravo, e lo skill tree mette quello che cercavo per approfondire il gameplay...

 

mio al lancio sicuramente!



#12
Keyser Söze

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l'anteprima di everyeye mi ha convinto dell'acquisto. è divertente come speravo, e lo skill tree mette quello che cercavo per approfondire il gameplay...

 

mio al lancio sicuramente!

 

Concordo con te mitch!



#13
Matt88

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Figata! Ho adorato call of juarez bound in blood e questo sarà da D1....e poi 15 euro? Wow!

#14
kaos76

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un po' di gameplay

 



#15
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altro gameplay dell'inizio, ovviamente spoiler

 






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