Vai al contenuto

I Jrpg e il mercato di oggi - fine dell'appeal mainstream?


  • Non puoi aprire una nuova discussione
  • Effettua l'accesso per rispondere
Questa discussione ha avuto 253 risposte

#241
Zehryo

Zehryo
  • Little Eye Fan

  • Stelletta
  • Gruppo: Utente
  • Messaggi: : 22
Insomma, è stato un errore o un bene? Ma tanto è ovvio che il meglio è sempre la lingua originale, che io vorrei imparare, ma non so da dove cominciare.... =\
Conosco non più di 30 parole, un pelo di grammatica e una spruzzata di sintassi. -.-

#242
xizro345

xizro345
  • Limit Attack - Burning Strike

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: [Mod]Moderatore
  • Messaggi: : 21884
Ci vogliono anni e molto impegno, questo e' un dato di fatto 8P

#243
reriel

reriel
  • "Ok, then"

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Everyeye.it Pro
  • Messaggi: : 19010

Sara', ma io sono inorridito di fronte alla traduzione Italiana.

Era anche involontariamente comica :sisi: ed era imbarazzante leggere quei dialoghi.

#244
Winterfury

Winterfury
  • Allah al bar

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 14229
in quali pezzi?

io non mi ricordo più nulla.

#245
reriel

reriel
  • "Ok, then"

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Everyeye.it Pro
  • Messaggi: : 19010

in quali pezzi?

io non mi ricordo più nulla.

E' passato troppo tempo per ricordarmeli, non aiuta il fatto di avere la memoria di un'ottantenne, però ricordo che con Soma ci siamo più volte sganasciati dalle risate. Forse lui si ricorda qualcosa :sese:

#246
Soma

Soma
  • A miserable little pile of secrets

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente
  • Messaggi: : 17530
Nemmeno io ricordo nulla :P

#247
sonuccio

sonuccio
  • all we can do is keep breathing

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: [Mod]Moderatore
  • Messaggi: : 17836

Parlando di schiacciare e umiliare l'avversario (giocatore reale) intendevo uno scontro in cui il vincitore si sente in diritto di umiliare pubblicamente il perdente. Non mi ricordo tutto questo bisogno di togliere dignità agli avversari, ai "miei" tempi.

In più, parlando di forza schiacciante, avevo in mente una scena di gameplay di FFXIII dove i personaggi fanno montagne di danni con valori astrusi calcolati in decine di migliaia di punti, dove una volta si andava per decine per poi passare alle centinaia e alle migliaia dopo parecchi livelli. Ho la forte impressione che si stia facendo leva sulle insicurezze dei giovani dandogli complementi numerici che li facciano sentire adeguati. Come una porsche per un "minidotato", come esempio estremo.

Secondo me il grinding (quello vero) ridimensiona molto l'ego del giocatore portandolo a provare una reale sensazione di fatica e "sacrificio". Una vittoria dovuta ad un reale impegno raramente si conclude in un vincitore che urla ai quattro venti quanto l'avversario sia penoso ed incompetente. Almeno nella mia esperienza personale.

E in ultimo era per l'appunto a questo che mi riferivo: i "bimbiminkia" di oggi non sembrano essere in grado di sviluppare empatia, per cui sono refrattari ai lati emotivi di un gioco; e le produzioni RPG si adeguano di conseguenza, tralasciando gli aspetti psicologici ed esaltando quelli adrenalinici derivanti da una super grafica e da personaggi astrusamente "fighi".

ma onestamente io non vedo tutta questa "violenza sociologica" nemmeno nei giochi di oggi, ma ammetto che io e l'online non andiamo molto di pari passo. Se è dell'online che si parla, ma del resto non vedo dove altrimenti si possa umiliare un altro giocatore. In questo caso però la si potrebbe considerare la naturale evoluzione dell'approccio al media videogioco: appena entrano in gioco le relazioni umane, va da sè che c'è sempre qualcuno che tende a sottomettere l'altro, e visto che buona parte del multiplayer arriva da giochi, per così dire, violenti....ma non so quanto le cose sarebbero state diverse ai tempi che furono. Anzi, a ben vedere azioni come le Fatality ( nate con mortal kombat e poi riutilizzate da tanti altri giochi), che sono ancora oggi la massima espressione di umiliazione inflitta all'avversario, sono nate proprio negli vecchi anni d'oro dei vg.

Per i rpg, non conosco quella sequenza che citi di FF13, non ho avuto abbastanza pazienza per arrivarci. Ma non so fino a che punto si possa scovare all'interno di queste soluzioni registiche delle relazioni socioculturali; intendo, non vorrei che si leggessero messaggi che non ci sono.
Per fare un esempio, nel 1999 Capcom rilasciò Giga Wings, uno shooter 2d, che aveva la particolarità di calcolare i punteggi sull'ordine dei milioni e non più delle migliaia, come bene o male tutti gli altri shooter. Questo mezzuccio inutile ai fini del gioco serviva a rendere l'esperienza più galvanizzante, perchè il giocatore, vedendo punteggi stratosferici, tendeva ad una maggiore esaltazione.
Ecco, io credo la chiave di lettura, o un'altra chiave di lettura, sia quella nel rendere l'esperienza di gioco più galvanizzante; poi sì, l'esaltazione deriva anche dalla consapevolezza di fare più punti *e quindi più danni*, ma nella mente del giocatore, per la maggior parte dei casi almeno, credo che il meccanismo scatti in maniera ingenua, senza che vengano scomodate insicurezze e inadeguatezze.
Ma di certo fa tutto un altro effetto vedere un danno di 100 e uno di 10000...sarà mica per questo che il grinding assurdo di FFX ha fatto così presa sui casual?

l'ultimo punto invece te lo quoto assai e l'esempio più calzante nel mondo dei rpg è Kingdom Hearts, una serie che punta tutto sulla forma, su effetti speciali e azioni fuorise e spettacolari, e non sulla sostanza. Non a caso ha avuto un grande successo.

#248
Akumasama

Akumasama
  • Bloodstained: Ritual of the Night

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 78239

gli americani hanno fatto un sacco di cavolate approssimative, tipo cambiare il nome di Artemisia per nessuna ragione evidente.

La ragione "evidente" c'era, ma questo non cambia che sia stato un gravissimo errore ovviamente.
Aldilà di quello e di altre cose non mi sembra che la traduzione USA fosse peggiore di quella ITA cmq. Quello di Artemisia è un errore grave ed evidente, che si nota subito, ma non si giudica un'intera traduzione solo da quello, no? Senza dimenticarsi che la versione ITA aveva anche altri problemi, aldilà della traduzione (come i 50hz e le bande)

Beh comunque questo è stato uno dei rari giochi giapponesi ad essere tradotto direttamente dallo script originale, rendiamogli merito.

Mica tanto rari, forse volevi dire uno dei primi se non addirittura il primo? In quel senso si allora.

#249
Zehryo

Zehryo
  • Little Eye Fan

  • Stelletta
  • Gruppo: Utente
  • Messaggi: : 22

ma onestamente io non vedo tutta questa "violenza sociologica" nemmeno nei giochi di oggi, ma ammetto che io e l'online non andiamo molto di pari passo. Se è dell'online che si parla, ma del resto non vedo dove altrimenti si possa umiliare un altro giocatore. In questo caso però la si potrebbe considerare la naturale evoluzione dell'approccio al media videogioco: appena entrano in gioco le relazioni umane, va da sè che c'è sempre qualcuno che tende a sottomettere l'altro, e visto che buona parte del multiplayer arriva da giochi, per così dire, violenti....ma non so quanto le cose sarebbero state diverse ai tempi che furono.

Per i rpg, non conosco quella sequenza che citi di FF13, non ho avuto abbastanza pazienza per arrivarci. Ma non so fino a che punto si possa scovare all'interno di queste soluzioni registiche delle relazioni socioculturali; intendo, non vorrei che si leggessero messaggi che non ci sono.
Per fare un esempio, nel 1999 Capcom rilasciò Giga Wings, uno shooter 2d, che aveva la particolarità di calcolare i punteggi sull'ordine dei milioni e non più delle migliaia, come bene o male tutti gli altri shooter. Questo mezzuccio inutile ai fini del gioco serviva a rendere l'esperienza più galvanizzante, perchè il giocatore, vedendo punteggi stratosferici, tendeva ad una maggiore esaltazione.
Ecco, io credo la chiave di lettura, o un'altra chiave di lettura, sia quella nel rendere l'esperienza di gioco più galvanizzante; poi sì, l'esaltazione deriva anche dalla consapevolezza di fare più punti *e quindi più danni*, ma nella mente del giocatore, per la maggior parte dei casi almeno, credo che il meccanismo scatti in maniera ingenua, senza che vengano scomodate insicurezze e inadeguatezze.
Ma di certo fa tutto un altro effetto vedere un danno di 100 e uno di 10000...sarà mica per questo che il grinding assurdo di FFX ha fatto così presa sui casual?

[....]



Non mi sento di innalzarmi su alcun pulpito per elargire verità sociali indiscutibili, perché tutto parte da un'osservazione personale dei cambiamenti nelle relazioni sociali negli anni. Quindi prendete tutti con le pinze quello che sto per dire.

Ho notato una decadenza selvaggia nel modo in cui i giocatori si trattano tra loro, quelli che si fronteggiano in tempo reale e un po' meno quelli da "score list", che mi fa sentire obsoleto nel mio modo di gestire le vittorie e le sconfitte. Vedo, sento e leggo continuamente commenti di piccoli sterminatori di nemici, soprattutto nell'ambito degli FPS online, che non si trattengono minimamente quando si tratta di umiliare gli aversari battuti o di sminuire le vittorie degli altri.
Mi sento offeso e ferito in quanto essere umano nel vederne un altro più giovane, che dell'umiltà dovrebbe fare tesoro per gli anni che verranno, che si ostina a calpestare la dignità di tutti quelli che, a torto o a ragione, ritiene inferiori.
Parolacce, diffamazione, insulti di ogni genere sputati sui presenti e sugli assenti con continui riferimenti al valore delle vittorie ottenute. E quando cominciano a perdere o i punti perdono valore nel calcolare la propria posizione nella "tribù", eccoli tradire il loro campo di battaglia con commenti che servono a sminuire e ridicolizzare tutto e tutti, e quindi spostarsi ad altre arene dove subito cominciano a sgomitare come forsennati per poter dimostrare di essere sempre al di sopra dei comuni perdenti.

Io non credo che gli FPS online, soprattutto quelli di guerra, siano la causa dell'aggressività di nessuno. Piuttosto è un canale di sfogo senza restrizioni che di per se io ritengo persino terapeutico; il problema è il modo in cui le persone che ci si avvicinano sono abituate a interagire emotivamente e socialmente con le altre persone. Vantarsi della propria vittoria è perfettamente normale e del tutto giustificato; un po' meno prendere a sterco in faccia gli sconfitti.

Sono sempre più convinto che i tanto criticati cartoni animati giapponesi degli anni 70 e 80, così come molte serie tv americane dello stesso periodo, siano stati un veicolo di imprinting di valori come l'empatia e il rispetto, nonché la lealtà e l'onore.

E qui mi salvo in corner per non finire OT con questo argomento: io ritengo che i giochi di oggi abbiano perso quel loro appeal proprio dei jRPG vecchio stampo (belle storie con personaggi realistici per carattere e background) proprio per questa differenza sostanziale nel modo in cui i giocatori gestiscono i loro rapporti sociali. Un look "figo", carattere duro, aggressività, forza fisica (o magica) e posizione nel gruppo sembrano essere i valori vincenti su cui basare i giochi per le nuove generazioni di gamers. Il sacrificio personale e l' "uno per tutti, tutti per uno" sono andati a farsi dare l'estrema unzione già da un pezzo.

Non è un territorio in cui mi posso trovare a mio agio e di sicuro, memore del mio amore per FF7, non è un modo di vivere i giochi a cui potrei adattarmi.

Sono un vecchio e me ne vanto.

Come ultima cosa riprendo l'esempio di FFXIII, delle ridicole (per eccesso) quantità di danni; in realtà quello che dici non è assolutamente in conflitto con quello che sostengo io, quei numeri servono a far presa sui giocatori. E quale altra funzione può avere, un numero più grande, se non quella di far sentire un giocatore più "grande" degli altri? Non diresti che una porsche è l'equivalente psicologico di un numero più grande degli altri, in termini automobilistici?

#250
xizro345

xizro345
  • Limit Attack - Burning Strike

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: [Mod]Moderatore
  • Messaggi: : 21884
Hmm, credo si sia presa una tangente che a mio avviso c'entra poco con il problema, se di problema si puo' parlare. Discorsi simili sulla "decadenza" dell'utenza li avevo gia' visti a meta' degli anni '90 per cui li trovo poco fondati. Quanto alla faccenda dei numeri, mi pare che i valori numerici per valutare la performance del giocatore esistano dai tempi di Pong, per cui sono assai dubbioso. C'e' addirittura un RPG, per quanto censurato qua da noi e con diversi problemi di gioco che ci scherza sopra (Mugen Souls).
Certi giochi "di nicchia" son sempre stati macinanumeri, anche solo parlando di DIsgaea viene subito in mente la cosa....

#251
Winterfury

Winterfury
  • Allah al bar

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 14229

Mica tanto rari, forse volevi dire uno dei primi se non addirittura il primo? In quel senso si allora.


hmmm mi vengono in mente solo FFX, FFVIII e credo FFIX, per il resto tutti i titoli che mi vengono in mente sono tradotti dall'inglese.

#252
Akumasama

Akumasama
  • Bloodstained: Ritual of the Night

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 78239

hmmm mi vengono in mente solo FFX, FFVIII e credo FFIX, per il resto tutti i titoli che mi vengono in mente sono tradotti dall'inglese.

Square Europa da tanto tempo traduce sempre dal giapponese, e i testi inglesi vengono talvolta usati come reference, talvolta manco cagati.
E' buona norma fare così da tanto tempo.

Discorso diverso magari 10, 15 anni fa o anche di più quando ai videogiochi si dava meno importanza di oggi e quando c'erano molte meno persone che conoscevano il giapponese.

Non ho prove a riguardo ma onestamente penso che facciano così quasi tutti oramai. Se devono localizzare in lingue europee (francese, tedesco, italiano, spagnolo etc) ritraducono direttamente dal giapponese e non dall'inglese/americano.
Ci sono anche tanti casi dove addirittura rifanno da capo la traduzione inglese senza copiaincollare quella USA, pensa te.

#253
Akumasama

Akumasama
  • Bloodstained: Ritual of the Night

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 78239

Mi sento offeso e ferito in quanto essere umano nel vederne un altro più giovane, che dell'umiltà dovrebbe fare tesoro per gli anni che verranno, che si ostina a calpestare la dignità di tutti quelli che, a torto o a ragione, ritiene inferiori.

Questo che dici è vero. E' una cosa che c'è sempre stata, sopratutto in america, ma con l'avvento di internet si è globalizzata, potenziata esponenzialmente e diffusa un po' ovunque.
I giovani (e a volte anche i meno giovani) fanno fatica a trattenere la propria aggressività che viene espulsa fuori a massima potenza, iperbolizzata dai filtri di internet che ti fanno sentire intoccabile e inritracciabile.
Il fatto che tutti si comportino così ti fa sentire ancora più sicuro.
E così si ostenta freddezza, cinismo, si scherza su cose che fino a poco tempo fa sarebbero state considerate tabù, si ostenta sicurezza e si critica chiunque tiri fuori un qualsiasi problema dicendo "man up".

E' così che funziona ormai e recentemente stanno pure uscendo degli interessanti studi socio/psicologici a riguardo.
Ma tutto questo è un macrofenomeno sociale dovuto a internet, non mi sembra una cosa da limitare al campo dei videogiochi.

Il campo dei videogiochi, semplicemente, ha subito questo cambiamento e queste influenze, ma non le ha certo generate.

#254
Zehryo

Zehryo
  • Little Eye Fan

  • Stelletta
  • Gruppo: Utente
  • Messaggi: : 22

[....]

E' così che funziona ormai e recentemente stanno pure uscendo degli interessanti studi socio/psicologici a riguardo.
Ma tutto questo è un macrofenomeno sociale dovuto a internet, non mi sembra una cosa da limitare al campo dei videogiochi.

Il campo dei videogiochi, semplicemente, ha subito questo cambiamento e queste influenze, ma non le ha certo generate.


No no, non credo di aver detto che si limiti ai videogiochi, ma solo che i videogiochi rispondono a questo fenomeno che per l'appunto si manifesta anche nei videogiochi stessi.

E sì, in effetti ho proprio detto che il cambiamento nella qualità dei videogiochi è subordinato al fenomeno e non viceversa. :sisi:




Leggono questa discussione 0 utenti

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi

Logo