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Alcune riflessioni sopra la boriosità nel parlare di videogiochiSplit da Crysis 3

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Questa discussione ha avuto 49 risposte

#16
axydraul

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Guarda, io ho 42 anni e ti posso dire che se posso il retrogaming lo evito.
Quando sento dire che c'è gente che si mette a giocare da zero certi giochi del 1970-80 per farsi una cultura videoludica che non ha mi viene da sorridere.
Poveri loro.
Ma che hanno fatto di male?

Per carità anche io ho messo su il mame qualche volta se mi veniva in mente un vecchio gioco che non avevo finito all'epoca. Mi son messo li ed ho provato a rigiocarci ma sono cose passeggere di un giorno al massimo.

Pensare di andare a prendere anche solo il primo metal gear solid su playstation e mettermi lì a rigiocarlo mi viene male :D

Il fatto è che putroppo o c'eri o non c'eri negli anni '70-'80, punto.

Chi c'era ha goduto come un matto, magari nemmeno sapendo di cosa stava godendo, gli altri s'impippano.

Cosa credono di recuperare giocando a chessò Dungeon Master? Ormai è andato, godetevi Legend of Grimrock, piuttosto.
Non gridate alla uber novità (ho visto che c'è un topic aperto che ne spertica le lodi), quello no ma non c'è nulla da recuperare, il tempo è passato e non ritornerà.

Giocare a certi titoli (es. Manic Miner Arrghghghgh!!!) è puro masochismo...


dipende anche dai giochi, io lo scorso anno ho giocato finalmente ai primi due Monkey Island, ed imho meritano anche oggi. Se uscissero i due Indiana Jones HD li prenderei senza nemmeno pensarci due minuti (e Fate of Atlantis ai tempi lo finii)
altri magari no, molto meno

#17
Stein

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Avete un po' frainteso quello che intendevo (tranne RaR7), forse è colpa mia.
Io non dico che sia errato considerare certe 'perle' del passato (tante delle quali, ora, non lo sono più) come passi storici del videogame, al contrario!

Il comportamento che contestavo io era di altra natura: la gente che di solito si sente esperta perché queste perle le ha giocate a tempo debito, si sente troppo attaccata a quei tempi e tende a rifiutare qualsiasi forma di evoluzione in chiave moderna, bollandola come inutile 'copia-incolla' e per tanto classificandola come...pattume!
Io cerco di battermi contro chi, ispirato da questa idea (che evidentemente lo fa sentire più grande, più maturo...più esperto insomma) critica senza pensare qualsiasi videogioco moderno e non si accorge che in realtà, in quanto a qualità, oggi c'è una varietà ed un livello medio di molto superiore a tanti anni fa!

Per l'esempio di Giotto...beh, hai ragione, ma da Giotto quanti anni sono passati? 700? Piuttosto, vai a guardare certe forme di arte contemporanea o di fine '900, o anche quelle esposte oggi nelle gallerie di moderna: tanta gente "esperta di storia dell'arte" le critica senza nemmeno provare a capire, e invece ci sono tante creazioni originali e innovative che tra 700 anni avranno un valore di importanza massimo!

Perché per tanti di voi, quello che io considero 'retrogaming' non è retrogaming, perché quando ci avete giocato a quei giochi erano quanto di più incredibile esistesse! Per me...sono roba da nausea (letterale, specialmente se parliamo di grafica 2d) in confronto a certe esperienze di oggi! E quando avrò 40 anni...giocherò ancora con piacere a Portal, mentre i 18enni di allora diranno "ma che è 'sta porcata? Vuoi mettere con ViziWall'hole 7D?"

Però penso che sarò in grado di capirli e di essere, in parte, d'accordo. Ed è quello che ogni tanto vi chiedo di fare...
Invece di 'ricordarvi' come avete apprezzato i giochi di un tempo, provate ad 'apprezzare' allo stesso modo ciò che c'è oggi...godetevi certi piccoli capolavori d'ingegno come se ci steste giocando a 16 anni, 'sentite' un videogioco moderno scorrervi addosso come (secondo me) faceva molto peggio un Super-Mario bidimensionale qualsiasi. Vi assicuro che le esperienze che tanti, tantissimi giochi regalano oggi non sono nemmeno paragonabili alla massima immersione che si potesse regalare decine di anni fa...

Se nel 1985 volevi raccontare una storia a la' Heavy Rain, o la semplificavi tantissimo e cercavi di inventarti qualche nuova tecnologia (e tutti avrebbero gridato al capolavoro, pure 30anni dopo), o semplicemente...non la raccontavi. Oggi è talmente semplice farlo, che tanti giochi cercano di andare ben oltre le già profonde emozioni che Quantic Dreams ha saputo regalarci(mi), e tutti gli altri vengono ignorati per i più disparati motivi. Eppure, è sempre roba infinitamente più complessa, elaborata e appassionante dei pixellosi anni 80 (ma anche 90)!

tu critichi chi vive e raffronta la realta' di oggi con quella del passato, ma per tua stessa ammissione non hai la possibilita' di stabilire dei parametri di giudizio con un passato che, per ragioni anagrafiche, non hai vissuto. Tu dici che ti abbiamo frainteso ma credo che invece abbiamo colto in pieno il problema ;) Non ami che ti si venga a dire che certi giochi di oggi non valgono nulla se paragonati a certuni del passato. La storia di qualsiasi forma d'arte e' piena di situazioni analoghe e di fatto la considetta "invenzione" non e' altro che adattamento di cose che sono gia' state fatte. Il problema sta nella capacita' di saper leggere il passato e viverlo alla luce del presente. Non si puo' certo sperare che un ragazzo di oggi giochi con piacere con il C64, ma se ti piace questo mondo e come ti ho detto nel mio post precedente, sapere che i presupposti narrativi di Heavy Rain sono figli di tanti altri giochi del passato, puo' essere per te solo motivo di curiosita', interesse e approfondimento. Poi e' ovvio che se ti dicessi di andare a giocare le vecchie avventure testuali della fine degli anni '80, ti verrebbero i brividi, ma conoscerle e informarsi significa capire perche' oggi un gioco come Heavy Rain e' tanto interessante ;)
Quello che ti invito a fare e' di non chiuderti a riccio su posizioni di modernita' posticcia, perche' credimi, la modernita' in ogni forma d'arte non esiste ed il piu' delle volte, come detto poc'anzi, si trova ad essere piu' che altro un "adattamento" piu' o meno ispirato delle forme di un passato piu' o meno prossimo.


Per l'esempio di Giotto...beh, hai ragione, ma da Giotto quanti anni sono passati? 700? Piuttosto, vai a guardare certe forme di arte contemporanea o di fine '900, o anche quelle esposte oggi nelle gallerie di moderna: tanta gente "esperta di storia dell'arte" le critica senza nemmeno provare a capire, e invece ci sono tante creazioni originali e innovative che tra 700 anni avranno un valore di importanza massimo!

P.S. Pablo Picasso nei suoi ultimi anni di vita ha detto che ci ha impiegato tutta la vita per imparare a dipingere come un bambino di 5 anni e per farlo ha dovuto evolvere i suoi disegni (e credimi Picasso disegnava benissimo!) da Caravaggio in poi. L'arte contemporanea e' piu' che mai figlia del passato e chi la critica lo fa in virtu' del fatto che spesso queste "strane" opere contemporanee, sono in realta' fin troppo simili ne concetti a quello che gia' faceva Caravaggio 600 anni fa. E chi si propone come nuovo in realta' non e' riuscito ad avere quella capacita' di osservare il passato dal quale e' profondamente debitore (a volte per fino copione! XD)

#18
parside

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dipende anche dai giochi, io lo scorso anno ho giocato finalmente ai primi due Monkey Island, ed imho meritano anche oggi. Se uscissero i due Indiana Jones HD li prenderei senza nemmeno pensarci due minuti (e Fate of Atlantis ai tempi lo finii)
altri magari no, molto meno


Cavoli le riedizioni se sono fatte bene meritano.
Anche se son fatte così, così a dire il vero. :D

Io parlavo dei giochi originali. Alcuni sono davvero ingloriosi e difficilissimi da digerire.

#19
Stein

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Cavoli le riedizioni se sono fatte bene meritano.
Anche se son fatte così, così a dire il vero. :D

Io parlavo dei giochi originali. Alcuni sono davvero ingloriosi e difficilissimi da digerire.

diciamo che la cosa cambia da genere a genere. Io ad esempio sono convinto che un JRPG come Final Fantasy Tactics, con tanto di grafica vetusta sia ancora oggi insuperabile, cosi' come hanno provato a tirare fuori degli shoot em up anche per Ps2 ma non tengono assolutamente testa ai capolavori del passato. Un gioco come Day Of the Tentacle e' ancora pienamente apprezzabile adesso, non parliamo di un Broken Sword. Certi giochi sentono lo scorrere del tempo piu' che altro a livello grafico, il primo Medal of Honor, che fu ai suoi tempi un gioco geniale, oggi sembra ridicolo rispetto agli FPS moderni, ma solo dal punto di vista grafico, visto e considerato che come gameplay le basi della struttura non erano tanto diverse da quelli di oggi. Ci sono poi giochi che ovviamente hanno fatto il loro tempo anche per cio' che concerne la struttura. E' ovvio ad es che giochi come Out Run o Powerdrift non renderanno mai quanto un Gran Turismo, sono in poche parole giochi sorpassati in tutto e per tutto.

#20
parside

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Vero...

#21
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Avete un po' frainteso quello che intendevo (tranne RaR7), forse è colpa mia.
Io non dico che sia errato considerare certe 'perle' del passato (tante delle quali, ora, non lo sono più) come passi storici del videogame, al contrario!

Il comportamento che contestavo io era di altra natura: la gente che di solito si sente esperta perché queste perle le ha giocate a tempo debito, si sente troppo attaccata a quei tempi e tende a rifiutare qualsiasi forma di evoluzione in chiave moderna, bollandola come inutile 'copia-incolla' e per tanto classificandola come...pattume!
Io cerco di battermi contro chi, ispirato da questa idea (che evidentemente lo fa sentire più grande, più maturo...più esperto insomma) critica senza pensare qualsiasi videogioco moderno e non si accorge che in realtà, in quanto a qualità, oggi c'è una varietà ed un livello medio di molto superiore a tanti anni fa!

Per l'esempio di Giotto...beh, hai ragione, ma da Giotto quanti anni sono passati? 700? Piuttosto, vai a guardare certe forme di arte contemporanea o di fine '900, o anche quelle esposte oggi nelle gallerie di moderna: tanta gente "esperta di storia dell'arte" le critica senza nemmeno provare a capire, e invece ci sono tante creazioni originali e innovative che tra 700 anni avranno un valore di importanza massimo!

Perché per tanti di voi, quello che io considero 'retrogaming' non è retrogaming, perché quando ci avete giocato a quei giochi erano quanto di più incredibile esistesse! Per me...sono roba da nausea (letterale, specialmente se parliamo di grafica 2d) in confronto a certe esperienze di oggi! E quando avrò 40 anni...giocherò ancora con piacere a Portal, mentre i 18enni di allora diranno "ma che è 'sta porcata? Vuoi mettere con ViziWall'hole 7D?"

Però penso che sarò in grado di capirli e di essere, in parte, d'accordo. Ed è quello che ogni tanto vi chiedo di fare...
Invece di 'ricordarvi' come avete apprezzato i giochi di un tempo, provate ad 'apprezzare' allo stesso modo ciò che c'è oggi...godetevi certi piccoli capolavori d'ingegno come se ci steste giocando a 16 anni, 'sentite' un videogioco moderno scorrervi addosso come (secondo me) faceva molto peggio un Super-Mario bidimensionale qualsiasi. Vi assicuro che le esperienze che tanti, tantissimi giochi regalano oggi non sono nemmeno paragonabili alla massima immersione che si potesse regalare decine di anni fa...

Se nel 1985 volevi raccontare una storia a la' Heavy Rain, o la semplificavi tantissimo e cercavi di inventarti qualche nuova tecnologia (e tutti avrebbero gridato al capolavoro, pure 30anni dopo), o semplicemente...non la raccontavi. Oggi è talmente semplice farlo, che tanti giochi cercano di andare ben oltre le già profonde emozioni che Quantic Dreams ha saputo regalarci(mi), e tutti gli altri vengono ignorati per i più disparati motivi. Eppure, è sempre roba infinitamente più complessa, elaborata e appassionante dei pixellosi anni 80 (ma anche 90)!


Anzitutto complimenti per la questione posta che è estremamente interessante.
Io ho cominciato a giocare con il povero Commodore vic 20 e prima ancora con l'Intellevision :unsure: , ho amato Pac Man e ho adorato games fatti da pochi pixel e poco altro...
Sono d'accordo che alcuni games "antichi" hanno aperto delle strade importantissime per i capolavori di oggi, questi "antichi" vanno rispettati e assolutamente amati per quel che hanno rappresentato, ma a mio avviso non si devono idolatrare ed ergere come il "non plus ultra" o etichettare come: "i veri videogiochi".
Nel campo videoludico esiste una variabile che in altre forme artistiche non c'è: LA TECNOLOGIA.
Per esempio, la nona di Beethoven, il Requiem di Mozart, il concerto per piano e orchestra n.3 di Rachmaninoff, sono unanimamente riconosciuti come capolavori assoluti della storia della musica, parliamo di opere realizzate alla fine del 1700, all'inizio del 1800 e agli inizi del 1900, nell'arco di quasi 250 anni! Ma qui la TECNOLOGIA non c'entra: l'orchestra utilizzata da Mozart è più o meno la stessa orchestra utilizzata da Rachmaninoff e dai compositori di musica classica contemporanei, eppure quelli sono capolavori, mentre oggi nessun compositore si può neanche lontanamente avvicinare al genio e alla struttura melodica e armonica dei compositori del passato, diciamo da Edgar Varese in giù. Tutti però hanno avuto gli stessi strumenti a disposizione: Mozart aveva il violoncello? Il violoncello c'è anche oggi!
Nell'arte musicale (ma anche pittorica) tutti partono alla pari.
Nei videogames NO.
La tecnologia ha rivestito un ruolo decisivo negli sviluppi videoludici degli ultimi 10-12 anni.
Oggi il videogame è una vera e propria forma d'arte: colonna sonora, sceneggiatura, grafica, inquadrature, doppiaggi, gameplay, riflessioni, scelte.
Finisci Red dead Redemption (ne cito uno a caso) e nei titoli di coda scorgi circa un migliaio di persone che hanno collaborato in vario modo allo sviluppo del titolo!
Quello che voglio dire è che non è paragonabile un videogioco del 1982 con uno del 2011, sono diversi nella struttura di base. Ambedue vanno discussi e giudicati nello stesso periodo storico-tecnologico della loro esistenza. Uno non è migliore dell'altro, è come paragonare un motore diesel di vent'anni fa ad un TDI moderno: la tecnologia ha portato all'innovazione e alle migliorie, ma vent'anni fa quel tipo di motore diesel era a suo modo innovativo, ha aperto le strade al TDI attuale.
In definitiva, ringraziamenti infiniti agli "antichi" games, ma assoluta non paragonabilità ai videogames/film interattivi di oggi (ripeto, per me vera forma d'arte).
Gli strumenti a disposizione erano diversi, il risultato è ovviamente diverso.
Nella Pittura e nella Musica no, lì si gioca ancora ad armi pari ed i paragoni soi capolavori del passato li possiamo fare eccome!

#22
Ledoweb

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Anzitutto complimenti per la questione posta che è estremamente interessante.
Io ho cominciato a giocare con il povero Commodore vic 20 e prima ancora con l'Intellevision :unsure: , ho amato Pac Man e ho adorato games fatti da pochi pixel e poco altro...
Sono d'accordo che alcuni games "antichi" hanno aperto delle strade importantissime per i capolavori di oggi, questi "antichi" vanno rispettati e assolutamente amati per quel che hanno rappresentato, ma a mio avviso non si devono idolatrare ed ergere come il "non plus ultra" o etichettare come: "i veri videogiochi".
Nel campo videoludico esiste una variabile che in altre forme artistiche non c'è: LA TECNOLOGIA.
Per esempio, la nona di Beethoven, il Requiem di Mozart, il concerto per piano e orchestra n.3 di Rachmaninoff, sono unanimamente riconosciuti come capolavori assoluti della storia della musica, parliamo di opere realizzate alla fine del 1700, all'inizio del 1800 e agli inizi del 1900, nell'arco di quasi 250 anni! Ma qui la TECNOLOGIA non c'entra: l'orchestra utilizzata da Mozart è più o meno la stessa orchestra utilizzata da Rachmaninoff e dai compositori di musica classica contemporanei, eppure quelli sono capolavori, mentre oggi nessun compositore si può neanche lontanamente avvicinare al genio e alla struttura melodica e armonica dei compositori del passato, diciamo da Edgar Varese in giù. Tutti però hanno avuto gli stessi strumenti a disposizione: Mozart aveva il violoncello? Il violoncello c'è anche oggi!
Nell'arte musicale (ma anche pittorica) tutti partono alla pari.
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Oggi il videogame è una vera e propria forma d'arte: colonna sonora, sceneggiatura, grafica, inquadrature, doppiaggi, gameplay, riflessioni, scelte.
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Quello che voglio dire è che non è paragonabile un videogioco del 1982 con uno del 2011, sono diversi nella struttura di base. Ambedue vanno discussi e giudicati nello stesso periodo storico-tecnologico della loro esistenza. Uno non è migliore dell'altro, è come paragonare un motore diesel di vent'anni fa ad un TDI moderno: la tecnologia ha portato all'innovazione e alle migliorie, ma vent'anni fa quel tipo di motore diesel era a suo modo innovativo, ha aperto le strade al TDI attuale.
In definitiva, ringraziamenti infiniti agli "antichi" games, ma assoluta non paragonabilità ai videogames/film interattivi di oggi (ripeto, per me vera forma d'arte).
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Pienamente d'accordo, hai colto proprio uno dei punti cardine del mio discorso! Ti dirò: il paragone con le auto lo volevo fare anche io, ma poi preso dalla foga l'ho tralasciato >_<
E a me tornano in mente gli infiniti titoli di coda sempre di AC, migliaia di persone e decine di studi sparsi per il mondo! I gusti son gusti, ma come sia possibile definire opere (d'arte) così dettagliate e complesse semplicemente "modernismo posticcio", non lo capisco!

La modernirá in ogni forna d'arte non esiste...nei videogiochi penso proprio che non sia vero! E il discordo di @John 7 rende evidente il perché...

Modificata da Ledoweb, 13 April 2012 - 08:55 PM.


#23
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concordo quando si tendono a snobbare giochi attuali elogiando quelli del passato... ok giochi come half life hanno fatto storia.. ma di oggettivo c'è che il 2 lo supera sotto ogni punto di vista...

a volte ci si attacca troppo al passato pur di passare da hardcore gamer.. io dell'epoca passata rimpiango solo la mancanza di jrpg e la piega che stanno prendendo.. per il resto non tornerei mai ai tempi dell'amiga 600.. si è andati avanti, ci si stupisce meno certo ma è inevitabile che chi ha vissuto un epoca particolare la ricordi con un pizzico di nostalgia magari con una tendenza a sopravvalutare giochi che magari in passato erano considerati solamente buoni.

detto questo mgs owna deus ex human revolution sotto tutti i punti di vista :D grafica a parte ovvio

#24
Dr. Manhattan

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Ora è tardi, devo assolutamente andare a letto, ma vorrò tornare in questo thread per parlare della questione. Intanto, voglio fare i complimenti a Ledoweb, per avere argomentato la discussione in maniera eccellente.
Al momento questo è uno dei thread migliori da molto tempo a questa parte su EE, imho.

#25
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Ora è tardi, devo assolutamente andare a letto, ma vorrò tornare in questo thread per parlare della questione. Intanto, voglio fare i complimenti a Ledoweb, per avere argomentato la discussione in maniera eccellente.
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#26
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Ora è tardi, devo assolutamente andare a letto, ma vorrò tornare in questo thread per parlare della questione. Intanto, voglio fare i complimenti a Ledoweb, per avere argomentato la discussione in maniera eccellente.
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#27
parside

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io dell'epoca passata rimpiango solo la mancanza di jrpg e la piega che stanno prendendo..


a me mancano tantissimo le sale giochi :sigh:

#28
Stein

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Sono d'accordo che alcuni games "antichi" hanno aperto delle strade importantissime per i capolavori di oggi, questi "antichi" vanno rispettati e assolutamente amati per quel che hanno rappresentato, ma a mio avviso non si devono idolatrare ed ergere come il "non plus ultra" o etichettare come: "i veri videogiochi".
Nel campo videoludico esiste una variabile che in altre forme artistiche non c'è: LA TECNOLOGIA.
Per esempio, la nona di Beethoven, il Requiem di Mozart, il concerto per piano e orchestra n.3 di Rachmaninoff, sono unanimamente riconosciuti come capolavori assoluti della storia della musica, parliamo di opere realizzate alla fine del 1700, all'inizio del 1800 e agli inizi del 1900, nell'arco di quasi 250 anni! Ma qui la TECNOLOGIA non c'entra: l'orchestra utilizzata da Mozart è più o meno la stessa orchestra utilizzata da Rachmaninoff e dai compositori di musica classica contemporanei, eppure quelli sono capolavori, mentre oggi nessun compositore si può neanche lontanamente avvicinare al genio e alla struttura melodica e armonica dei compositori del passato, diciamo da Edgar Varese in giù. Tutti però hanno avuto gli stessi strumenti a disposizione: Mozart aveva il violoncello? Il violoncello c'è anche oggi!
Nell'arte musicale (ma anche pittorica) tutti partono alla pari.
Nei videogames NO.
La tecnologia ha rivestito un ruolo decisivo negli sviluppi videoludici degli ultimi 10-12 anni.
Oggi il videogame è una vera e propria forma d'arte: colonna sonora, sceneggiatura, grafica, inquadrature, doppiaggi, gameplay, riflessioni, scelte.
Finisci Red dead Redemption (ne cito uno a caso) e nei titoli di coda scorgi circa un migliaio di persone che hanno collaborato in vario modo allo sviluppo del titolo!
Quello che voglio dire è che non è paragonabile un videogioco del 1982 con uno del 2011, sono diversi nella struttura di base. Ambedue vanno discussi e giudicati nello stesso periodo storico-tecnologico della loro esistenza. Uno non è migliore dell'altro, è come paragonare un motore diesel di vent'anni fa ad un TDI moderno: la tecnologia ha portato all'innovazione e alle migliorie, ma vent'anni fa quel tipo di motore diesel era a suo modo innovativo, ha aperto le strade al TDI attuale.
In definitiva, ringraziamenti infiniti agli "antichi" games, ma assoluta non paragonabilità ai videogames/film interattivi di oggi (ripeto, per me vera forma d'arte).
Gli strumenti a disposizione erano diversi, il risultato è ovviamente diverso.
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John se c'e' una cosa che accomuna l'arte TUTTA e' proprio la TECNOLOGIA! credi davvero che tra Beethoven e oggi non ci sia un salto tecnologico? Cosa avrebbe fatto oggi Bach con i sintetizzatori? ;) Non parliamo di arte visiva, dalla pittura sopratutto dal 900 in poi fatto della tecnologia uno dei suoi punti espressivi massimi ma gia' nel 800 ha fatto la sua comparsa cambiando RADICALMENTE il concetto figurativo...pensi che il passaggio dai colori pestati al tubetto sia qualcosa da sottovalutare? E' grazie al tubetyo dei colori che e' nata l'arte moderna. Non parliamo del cinema dove la tecnologia ha cambiato radicalmente la forma e la messa in scena (l'invenzione del sonoro, il colore, le nuove tecniche di riprese, il digitale ti dicono niente? ;) ). Secondo me sei proprio fuori strada quando dici che la tecnologia modifica la percezione solo nei videogiochi, la tecnologia e' parte integrante di qualsiasi forma d'arte. E la cosa interessante e' che la tecnologia ha SEMPRE portato discorsi di questo tipo. "IL passato fa schifo" e' stato slogan di tantissime avanguardie, pena poi prendere dal passato a piene mani ;)

#29
Zohar

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Aspetta però, devi fare un distinguo a mio avviso dovuto.
Giocare un titolo vecchio a distanza di anni, se non si è vissuta quella generazione, difficilmente evoca le stesse sensazioni di chi l'ha giocato nel periodo d'uscita (ovviamente dipende da ciò che nel titolo rappresenta la "chiave di volta", sia essa la trama o chi per lei).

Non che sia un delitto considerare DH un gioco non eccezionale, ma valutare significa anche "misurare a parità di condizioni".
Tu hai il fattore distorcente, nel tuo giudizio, rappresentato dal fatto che non sei cresciuto direttamente con quel genere di standard tecnico.

Quindi, si, l'opinione è fondamentale, ma anche essere consapevoli di quali siano i fattori che influenzano il giudizio ha il suo ragguardevole peso nella valutazione di un titolo.
Stein ti ha fatto un paragone che io ritengo calzantissimo. Un giudizio difficilmente è assoluto, ma deve sempre essere contestuale. Un errore simile (aggiungo imho per onor del quieto vivere, ma io lo considero un errore quasi assoluto) sta nel valutare i giochi del Wii e la loro grafica, rapportandola alle console HD. Gente che ritiene alcune esclusive Nintendo, di enorme spessore videoludico, meno meritevoli per la grafica... Per dirti Xenoblade, è stato definito da molti meno degno degli alti voti che ha preso, per la grafica, soprattutto contando che in quel settore ha preso voti molto alti... Ora, come si fa a vedere sullo stesso piano un 8.5 alla grafica di XB ed il 7 alla grafica di Ninja Gaiden 3? Semplicissimo.. Girano su macchine diverse, e questo è fondamentale. È una criterio che sulle portatili viene usato in continuazione... Se vedi un 9 in grafica su 3DS ti aspetti di vedere le texture di Uncharted?

Nello sport succede esattamente lo stesso. Se si fa una gara di panca, la forza è calcolata in base al peso alzato, in rapporto al peso del sollevatore... Un sollevatore di 120 che alza 160 perde al cospetto di uno che alza lo stesso peso ma pesa 90 Kg.

Tutti i confronti quantitativi (se quantitativo si può definire il giudizio riguardo un videogioco) sono sempre rapportati ad una serie di fattori, la macchina su cui escono, il periodo in cui escono, il budget con il quale vengono prodotti (se questo poi incide sul prezzo al compratore... Un titolo low budget, venduto a prezzo ribassato, se ben fatto prende voti più alti di titoli a high budget).

Quando valuti la tua opinione, a prescindere da quello che poi il gioco, il libro, il film, la musica, ti hanno suscitato, devi sempre collocare quello che vedi, all'interno di un contesto multi-dimensionale.

Questo non significa che un titolo "notoriamente" bello debba piacerti. A te DH non piace. Non è una tua colpa.
Ma dire che non è innovativo è un paradosso visto che non puoi valutare l'innovazione di un titolo di 10 anni fa confrontandolo con un o di oggi. Dovrai chiaramente confrontarlo con quello che c'era ai tempi (e qui cado nell'ovvio, credo).

Detto questo, tranquillo che non ti lincia nessuno ;). Paradossalmente per la tua età, mi sembri umile e soprattutto scrivi bene... Vedo tanti utenti della tua età (in verità qualche volta un pochino più giovani, ma non di tanto) che sulla tastiera ci zappano invece di scriverci.

Ultima cosa per il tuo amico... Definirsi "esperti di videogiochi" e poi essere "nintendari" lo trovo ridicolo... Una persona che gioca da anni capisce che l'unico criterio di valutazione è il gusto, ed il soggetto è il singolo gioco.. Il criterio non è mai la casa che sviluppa, ne la serie della quale si deve essere innamorati.

L'unica passione in quest'hobby deve essere il videogioco stesso, avulso da sviluppatore, hardware su cui gira o quel che dir si voglia. E sia chiaro, l'ideale dovrebbe essere applicare questo criterio a qualsiasi forma di intrattenimento mediatico.
Giocare un gioco perché "nintendo" (ovviamente cambia il nome con chi vuoi), e poi pavoneggiarsi di avere "esperienza" nel campo (ammesso che una tale cosa esista... Dubito che aver giocato più giochi sia segno di bravura... Semmai la bravura consiste nel giocare meglio di altri in giochi competitivi... Ed il suo parere vale più del tuo solo se assennato ed in funzione di questa esperienza) è solo che un'idiozia... Se non altro perché implica che dopo tutti gli anni che dici di aver passato col pad in mano, la conclusione che porti denota che non c'hai capito una mazza...

Modificata da Zohar, 14 April 2012 - 12:40 PM.


#30
Ledoweb

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John se c'e' una cosa che accomuna l'arte TUTTA e' proprio la TECNOLOGIA! credi davvero che tra Beethoven e oggi non ci sia un salto tecnologico? Cosa avrebbe fatto oggi Bach con i sintetizzatori? ;) Non parliamo di arte visiva, dalla pittura sopratutto dal 900 in poi fatto della tecnologia uno dei suoi punti espressivi massimi ma gia' nel 800 ha fatto la sua comparsa cambiando RADICALMENTE il concetto figurativo...pensi che il passaggio dai colori pestati al tubetto sia qualcosa da sottovalutare? E' grazie al tubetyo dei colori che e' nata l'arte moderna. Non parliamo del cinema dove la tecnologia ha cambiato radicalmente la forma e la messa in scena (l'invenzione del sonoro, il colore, le nuove tecniche di riprese, il digitale ti dicono niente? ;) ). Secondo me sei proprio fuori strada quando dici che la tecnologia modifica la percezione solo nei videogiochi, la tecnologia e' parte integrante di qualsiasi forma d'arte. E la cosa interessante e' che la tecnologia ha SEMPRE portato discorsi di questo tipo. "IL passato fa schifo" e' stato slogan di tantissime avanguardie, pena poi prendere dal passato a piene mani ;)


Il problema è che nessuno qui mi pare stia dicendo che il passato faccia schifo...piuttosto sono certe persone che dicono che oggi c'è tutto pattume! A me pare che ci sia pochissima gente che osa (sacrilegio!) criticare titoli del passato, eppure tutti i sedicenti esperti passano il giorno a riempire i forum con frasi del tipo "Pattume, copia-incolla, Kazuhiro no Demi kikusho-na(??) era un vero capolavoro in questo genere!! Fatevelo dire da uno che gioca da quando Pac-Man non c'era!"
E' questo il problema.

Poi, il messaggio che volevo far passare era un altro...e cioè che i giochi andrebbero valutati nella loro individualità e non per i precedenti! Cioè, tutti si devono poter permettere di dire che Half-Life gli fa schifo se giocandoci non si sono divertiti, perché ognuno deve avere il sacrosanto diritto di essere divertito da cose diverse! E non è giusto che quell'individuo venga attaccato come un alieno solo per la "moda" di fare i cazzuti e sentirsi esperti, mentre chi spara a zero sulla roba più moderna (spesso senza averci avuto nemmeno giocato un minuto) sia solo un figo. E' sbagliato, punto.

...ma pochissimi lo ammettono (e tante persone la pensano come me, ma si vergognano a dirlo per non sentirsi degli ignoranti che spesso non sono) ;P

Modificata da Ledoweb, 14 April 2012 - 01:23 PM.





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