Io gioco da poco. Relaticamente da poco. Ho 18 anni ed ho scoperto la mia passione per i videogiochi diventando abbastanza abile col mondo dei PC, ma sostanzialmente il mio primo gioco fu F1 '97 che giocai con mio papà sulla PS1 (avevamo pure volante e pedaliera!).
Ho un amico da tanto tempo ormai, anche lui appassionato di videogiochi e con un anno più di me, ma lui è...diciamo...il classico 'esperto'. Non si direbbe, data l'età, eppure ha una cultura spropositata a proposito di VG ed è un Nintendaro (ma in questa sede poco importa). Ebbene, per quanto noi possiamo andare d'accordo su tante cose, divergiamo sempre quando finiamo a parlare PROPRIO di VG, ed ora vi spiego. Fingete che lui (come in effetti poi è) rappresenti la classe che si definisce 'esperta'. Quelli che dicono «Io gioco da 20 anni», «Io da 30!» e così via. Tutte queste persone hanno la tendenza a considerare capolavori del videogioco opere universalmente riconosciute come tali, e invece a sminuire/distruggere i VG che vendono tanto oggi. E io comincio sempre a fare una riflessione...
Prendiamo Deus Ex. Pensate quanto sono ignorante: prima di giocare PER CASO Human Revolution nemmeno lo conoscevo. Ho trovato DX: HR stupendo, e fin qui solitamente sono tutti d'accordo.
Poi ho giocato al primo.
...beh, nemmeno tutto.
L'ho trovato orribile. Avrà un tramone, per l'epoca sarà stato un giocone, ma per uno come me che è abituato agli standard odierni, quello NON E' un bel gioco. Non è nemmeno divertente. Innovativo non lo sento, avendo giocato all'erede...quindi? Lui, quando provo a dirglielo, grida alla 'bestemmia', dice che è un capolavoro come lo sono Half-Life, Zelda, Super Mario, etc.etc., e fa così ogni volta che provo a spiegargli perché o percome gli appena citati titoli non mi piacciano.
Quello che voglio dire, e che ripeto sempre a lui, è che nel campo dei videogiochi soprattutto ci vorrebbe sempre un bel
De gustibus non est disputandum che tradotto sarebbe poi IMHO
Se non ho frantumato ancora la vostra pazienza, vorrei spiegarmi. Un gioco è bello o brutto, al di là di casi estremi storici (Big Rigs o E.T.) o più recenti (?), non perché oggettivamente così, o perché lo dice un recensore di quella o questa esperienza, ma semplicemente per:
A) Com'è confezionato;
B) Il contesto del giocatore, nemmeno i gusti
Siamo d'accordo, l'ennesimo Call Of Duty non è questa gran novità, o questo spettacolo grafico, o questa varietà di gameplay. Però è un gioco realizzato con cura, con una trama (che può prendere o meno), grafica dignitosa e gameplay...da classico COD. E' un gioco VALIDO. Cioè confezionato, 'impacchettato' bene. Perché un fan di Zelda dovrebbe aver diritto di giudicarlo? Perché invece io, di gusti/cultura/contesti differenti non posso dire che a me, Zelda fa schifo?
Altro esempio: io non amo gli FPS, però prima di dare un'opinione li provo, nei limiti del possibile. Beh, per quanto io sia nemico del multiplayer online (IMHO responsabile della distruzione del gioco inteso come esperienza individuale), la sua campagna l'ho trovata STUPENDA.
Trama classica, graficone da paura (almeno su PC), divertente ed emozionante, perché è curatissimo ed ha un comparto di contorno (audio, effetti, telecamera, voci, dialoghi) azzeccatissimo. Mi ha preso, e l'ho finito in un giorno (è cortissimo). Chi è un fan dei Pokémon, o dei GDR, per dirmi che Battlefield è la solita minestra riscaldata? E perché io non posso dire che a me, Mass Effect, mi annoia?
Insomma, cerco di concludere. Io penso che ognuno abbia il sacrosanto diritto di essere divertito da ciò che preferisce, e NESSUNO deve sentirsi in diritto, in qualsiasi caso, di dare giudizi che non siano puramente personali. E non stiamo parlando di grafiche, o di bug, o di sonoro (dove il giudizio oggettivo è assolutamente d'obbligo e doveroso), ma del videogioco in toto, valutato come nome. Per questo tempo fa mi sentii in diritto di criticare SKYRIM. Perché quel gioco (non me ne volete) è realizzato senza cura. La grafica non è dignitosa, sul gameplay non mi esprimo, il gioco è difettoso in molte sue parti e soprattutto...una casa di sviluppo non può, NON DEVE avere così tanto successo dicendo che ha lavorato 6 anni a quella cosa. Ma ve lo dice uno che gioca da poco e che non ama i GDR, per cui...
Spero che questo enorme OT non vi abbia fatto sprecare tempo e spazio, e mi scuso per la lunga digressione, ma era da tempo che pensavo di portare tra persone così disponibili come sono gli users di questo forum una mia riflessione che penso possa essere costruttiva. Per quanto possibile, vi pregherei -prima di criticare- di chiedermi chiarimenti se qualcosa vi pare un controsenso, o non è chiaro.
Ovviamente, siete liberissimi di non essere d'accordo!
p.s.:Non dite che «Una volta c'erano dei gioconi innovativi, la robaccia di oggi guarda solo al graficone», perché non è così. Io credo che la generazione che parla così (generazione anni...'70? '80?) lo faccia perché ha giocato a 16-20 anni a determinati titoli che proprio per quel contesto lo hanno colpito. E' ovvio che se ora che ha 35-40 anni gioca a qualsiasi cosa che non lo stupisca come adulto, gli sembri tutto banale! Io credo che gli standard odierni di qualità dei videogiochi siano straordinariamente elevati, specialmente per i kolossal del 3° millennio dove si realizzano dei prodotti davvero ottimi. Penso sempre ad Assassin's Creed (beh, dal 2 in poi). Può non piacere, ma è uno di quei giochi TITANICI, ENORMI, dove c'è una varietà di cose da fare (tutte studiate con cura) COLOSSALE e dove ti sposti tra personaggi, posti e storie puramente inventate ma con pagine e pagine di background, biografie, segreti, e chi più ne ha più ne metta. O pensate a Portal, dove c'è una ricerca psicologica e deviata veramente paurosa, e che secondo me anche pochi anni fa sarebbe stata FOLLIA se inserita in un VG!
Pensateci