Come sempre, non mi pronuncio finché non ho letto gli articoli originali.
Alcune implicazioni sono anche logiche, ma c'è anche da dire che in media, se è vero che 10 ore alla settimana di gioco posso portare a quelle conseguenze (per altro non necessariamente deleterie), una persona che lavora ha a disposizione meno di 10 ore per giocare.
Come ogni cosa tutto va ponderato e dosato. L'etanolo è una delle sostanze causanti maggior rinforzo positivo (dopo la cocaina e l'eroina) e causa dipendenza fisica. Sono dannose le conseguenze dirette e lo stesso episodio di astinenza è deleterio (non solo le cause che portano all'astinenza stessa). Questo non significa che l'alcool a tutti ilivelli sia dannoso.
Ovviamente il medium videoludico cresce in un momento estremamente fiorente per la ricerca scientifica, per i mezzi di cui ad oggi dispone, e viene messo alla prova dalle stesse. Se tali studi si limitassero ad informare in modo genuino non ci sarebbero problemi, ma ovviamente vengo poi utilizzati spesso in modo demagogico.
Vorrei vedere studi simili condotti su altri media (film su tutti). Ovviamente difficilmente si potrà vedere qualcosa di simile, essendo che tali media sono ormai accettati a furor di popolo nel pool dei mezzi "normali" e di cui la gente non ha paura.
Per amor della verità, va puntualizzato che il vg è interattivo, ergo mette in attività tutta una serie di meccanismi nei nuclei profondi del cervello, probabilmente non riscontrabili nella visione di una pellicola.
Che ci possa essere una desensibilizzazione dei neuroni che sottendono ai meccanismi di reazione è normalissimo (scoperta interessante, conferma altrettanto interessante, ma ovviamente dato non sensazionale... Ogni volta che sappiamo come reagire ad una situazione in un gioco, necessariamente il cervello si adatta ad una condizione di stress, per fittizio che sia. Stimolare continuamente una tale reazione porta necessariamente le aree del cervello deputate a desensibilizzarsi... Non succede la stessa cosa in chi pratica arti marziali? Crediamo davvero che se si riceve un pugno le reazioni biomeccaniche siano le stesse sia che si combatta tutta la vita sia che la principale occupazione sia stata fare l'amanuense? E se si prende l'amanuense e lo si prende a pugni per un'ora, il tale non inizierà a reagire diversamente a qualcosa che ha iniziato a capire?).
Ci può essere anche dipendenza ovviamente (gli MMO lo dimostrano). Il dato è che utilizzano un "marker" neurocomportamentale come (mi sembra di aver capito) la reazione striatale (lo striato è un nucleo della base che si trova nelle zone profonde del cervello e regola moltissimi riflessi motori) per ricondurlo concettualmente alla dipendenza da alcaloidi o sostanze voluttuarie.
Quello che leggeranno gli idioti sarà che i videogiochi causano dipendenza come la cocaina (e a questo punto vorrei vedere l'astinenza, e a che dosi). La cioccolata agisce in maniera simile (quando si parla di abuso della stessa).
Sicuramente il gaming manifesta alcune caratteristiche tipiche della dipendenza, sebbene su scala differente (come il craving... Capita che un giocatore abituale senta il bisogno psicologico di giocare se non gioca da molto, o che non dorma per finire un gioco)...
La differenza fondamentale è che se mentre ho voglia di giocare (voglia che difficilmente, se non mai sfocia nel gamer, in episodi compulsivi, come chi cerca sigarette o cocaina) e si presenta la mia ragazza in perizoma e reggicalze, la persona savia reagisce in modo non descrivibile tra gentiluomini... Provate a ripetere l'esperimento in una persona in astinenza da alcool (ed in quanto tale probabilmente in delirium tremens ed allucinazione multisensoriale).
Se non si gioca, al massimo ci si incazza... L'astinenza (sebbene non si tratti farmacologicamente di astinenza nell'abuso di cocaina) da cocaina porta ad infarti miocardici, rotture di aneurismi, delirio, violenza, vomito e richiede anni per essere superata... Soprattutto basta pochissimo a ricadere nella tentazione e quando si ricomincia la reazione è esacerbata.
Con i Vg questo non succede (se non in casi, credo, patologici, ma di sicuro non si descrive un comportamento medio ritraendo a campione le code estreme della campana...).
I risultati sono interessantissimi. Quello che mi spaventa è:
a) l'apologia dei social network... La culla del compulsivismo fine a se stesso e del comportamento asociale. Si descrivono gli effetti deleteri (senza esagerare, se ce ne sono, è giusto elencarli in modo scientifico) del gaming, ma poi si fa il contrario su una delle cose più tristi che la tecnologia possa aver creato negli ultimi 15 anni.
b) nessuno interpreterà i risultati... Tutti citeranno fonti che non conoscono, che non hanno letto ma che soprattutto non comprendono (parlare di risposta striatale senza sapere cosa fa lo striato e utilizzare questo dato per comparare dipendenza da droghe a dipendenza da gioco è un tantinello grossolano) per attaccare qualcosa che non conoscono e farlo fare ad altri.. Ripeto, demagogia da manuale...
Modificata da Zohar, 09 January 2012 - 02:29 PM.