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Che cosa succede al cervello con i videogames

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Questa discussione ha avuto 22 risposte

#1
tommypast

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Chiedo anticipatamente scusa se ho commesso qualche errore (sezione errata, nome del thread da modificare, eccetera), naturalmente se è necessario editate/spostate pure.

Ho letto oggi sul sito del Corriere della Sera questo articolo, riguardante uno studio sull'accoppiata videogames/cervello, che potete leggere QUI oppure in spoiler:

Spoiler


- La ricerca dell'Università di Indianapolis, attraverso una risonanza magnetica su un gruppo di volontari tra i 18 e 29 anni, dimostrerebbe che "bastano 10 ore di videogames violenti nell’arco di una settimana perché le aree cerebrali che tengono sotto controllo i comportamenti aggressivi riducano la loro attività", con buone capacità di recupero nel breve periodo, senza però avere un'idea precisa sul recupero dei cervelli abituati ai "videogiochi violenti" sul lungo periodo.

- Il secondo studio citato nel pezzo parla di alterazioni biochimiche del cervello: "i video violenti fanno riconfigurare il tipo di neuroni del cervello: esaminandolo con la BOLD-fMRI (una particolare risonanza che rintraccia eventuali variazioni biochimiche cerebrali, più o meno come fa la PET) si è visto infatti che aumentano i neuroni più adatti ad affrontare situazioni di attacco o fuga, come nella vita reale può accadere ad esempio in guerra."
Infine, facendo un confronto tra casual e hardcore gamers, si può notare come in questi ultimi "il cosiddetto striato appare più spesso a sinistra e si attiva maggiormente in caso di perdita, un fenomeno che si osserva anche in chi fa uso di cocaina, anfetamine o alcol. Ciò sarebbe legato ad alterazioni della dopamina, il neurotrasmettitore del piacere, tant’è che i ricercatori ipotizzano una sorta di assuefazione da videogames per saturazione dei meccanismi di gratificazione e di compenso."

- Si chiude in bellezza elogiando i giochi dei social network, che secondo l'ultimo studio analizzato farebbero - a differenza dei videogiochi "violenti" - bene al cervello, in particolare " nella corteccia temporale media e quella entorinale, implicate rispettivamente nella percezione sociale e nella memoria associativa. Il volume di queste due aree aumenterebbe proporzionalmente al numero di amicizie virtuali intrecciate sul web cosicchè lo spessore del netwok sociale attivato on line risulta legato allo sviluppo delle strutture cerebrali implicate nella cognitività sociale. Insomma, più amicizie = più cervello....."

Che ne pensate? Il solito dozzinale attacco al mondo dei videogiochi, o questi studi meritano un interesse più concreto?

Modificata da tommypast, 09 January 2012 - 01:37 PM.


#2
The Big Boss

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  • Lo direttore delLO museo delLO cere delLO REgno

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Chiedo anticipatamente scusa se ho commesso qualche errore (sezione errata, nome del thread da modificare, eccetera), naturalmente se è necessario editate/spostate pure.



Cuttone



Dopo questo :

Ad esempio bastano 10 ore di videogames violenti nell'arco di una settimana perché le aree cerebrali che tengono sotto controllo i comportamenti aggressivi riducano la loro attività



Ho smesso di leggere :asd:


Io gioco a GDR , FPS ecc ..... la violenza c'è un minimo ovunque e gioco anche 2 ore al giorno e facendo 2 conti 14 ore a settimana ..... ma non vado in giro ad ammazare la gente a badilate in testa :D


Che bella la disinformazione da parte di TUTTI i giornali Immagine inserita

Modificata da The Big Boss, 09 January 2012 - 01:37 PM.


#3
Hanamigi

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Secondo me qui parlano della situazione fisica del cervello, non dei comportamenti.

Perché un abuso di social network crea dipendenza, è una cosa a sua volta provata. Idem, è normale che se ti succede una cosa che ti fa piacere il cervello reagisca bene, la differenza tra una pista di coca e fare un boss è che la striscia non ci vuole nulla a farsela e fa male a cervello, setto nasale, palato e altro, il boss lo batti se sai giocare e fine.

Il problema con gli studi scientifici è che poche persone sanno leggerli con occhio scientifico, senza giungere a conclusioni personali. Uno studio dice delle cose e quelle sono, niente di più e niente di meno, non sta al lettore casuale dire "eh allora i vg fanno male perché il cervello prova piacere" perché il lettore casuale non ne sa una mazza di neurologia.

#4
axydraul

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qualcuno gli spieghi che anche i giochi brutti e violenti sono giocati con gli amici, e di sicuro c'è più interazione fra i giocatori in BF3 che in Farmville...

#5
Noirele

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Secondo me qui parlano della situazione fisica del cervello, non dei comportamenti.

Perché un abuso di social network crea dipendenza, è una cosa a sua volta provata. Idem, è normale che se ti succede una cosa che ti fa piacere il cervello reagisca bene, la differenza tra una pista di coca e fare un boss è che la striscia non ci vuole nulla a farsela e fa male a cervello, setto nasale, palato e altro, il boss lo batti se sai giocare e fine.

Il problema con gli studi scientifici è che poche persone sanno leggerli con occhio scientifico, senza giungere a conclusioni personali. Uno studio dice delle cose e quelle sono, niente di più e niente di meno, non sta al lettore casuale dire "eh allora i vg fanno male perché il cervello prova piacere" perché il lettore casuale non ne sa una mazza di neurologia.

:applauso:

#6
gugu

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L'ho letto questa mattina l'articolo.......purtroppo ciclicamente escono queste notizie!!! ;<

#7
Zohar

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Come sempre, non mi pronuncio finché non ho letto gli articoli originali.
Alcune implicazioni sono anche logiche, ma c'è anche da dire che in media, se è vero che 10 ore alla settimana di gioco posso portare a quelle conseguenze (per altro non necessariamente deleterie), una persona che lavora ha a disposizione meno di 10 ore per giocare.

Come ogni cosa tutto va ponderato e dosato. L'etanolo è una delle sostanze causanti maggior rinforzo positivo (dopo la cocaina e l'eroina) e causa dipendenza fisica. Sono dannose le conseguenze dirette e lo stesso episodio di astinenza è deleterio (non solo le cause che portano all'astinenza stessa). Questo non significa che l'alcool a tutti ilivelli sia dannoso.

Ovviamente il medium videoludico cresce in un momento estremamente fiorente per la ricerca scientifica, per i mezzi di cui ad oggi dispone, e viene messo alla prova dalle stesse. Se tali studi si limitassero ad informare in modo genuino non ci sarebbero problemi, ma ovviamente vengo poi utilizzati spesso in modo demagogico.

Vorrei vedere studi simili condotti su altri media (film su tutti). Ovviamente difficilmente si potrà vedere qualcosa di simile, essendo che tali media sono ormai accettati a furor di popolo nel pool dei mezzi "normali" e di cui la gente non ha paura.

Per amor della verità, va puntualizzato che il vg è interattivo, ergo mette in attività tutta una serie di meccanismi nei nuclei profondi del cervello, probabilmente non riscontrabili nella visione di una pellicola.

Che ci possa essere una desensibilizzazione dei neuroni che sottendono ai meccanismi di reazione è normalissimo (scoperta interessante, conferma altrettanto interessante, ma ovviamente dato non sensazionale... Ogni volta che sappiamo come reagire ad una situazione in un gioco, necessariamente il cervello si adatta ad una condizione di stress, per fittizio che sia. Stimolare continuamente una tale reazione porta necessariamente le aree del cervello deputate a desensibilizzarsi... Non succede la stessa cosa in chi pratica arti marziali? Crediamo davvero che se si riceve un pugno le reazioni biomeccaniche siano le stesse sia che si combatta tutta la vita sia che la principale occupazione sia stata fare l'amanuense? E se si prende l'amanuense e lo si prende a pugni per un'ora, il tale non inizierà a reagire diversamente a qualcosa che ha iniziato a capire?).

Ci può essere anche dipendenza ovviamente (gli MMO lo dimostrano). Il dato è che utilizzano un "marker" neurocomportamentale come (mi sembra di aver capito) la reazione striatale (lo striato è un nucleo della base che si trova nelle zone profonde del cervello e regola moltissimi riflessi motori) per ricondurlo concettualmente alla dipendenza da alcaloidi o sostanze voluttuarie.
Quello che leggeranno gli idioti sarà che i videogiochi causano dipendenza come la cocaina (e a questo punto vorrei vedere l'astinenza, e a che dosi). La cioccolata agisce in maniera simile (quando si parla di abuso della stessa).

Sicuramente il gaming manifesta alcune caratteristiche tipiche della dipendenza, sebbene su scala differente (come il craving... Capita che un giocatore abituale senta il bisogno psicologico di giocare se non gioca da molto, o che non dorma per finire un gioco)...
La differenza fondamentale è che se mentre ho voglia di giocare (voglia che difficilmente, se non mai sfocia nel gamer, in episodi compulsivi, come chi cerca sigarette o cocaina) e si presenta la mia ragazza in perizoma e reggicalze, la persona savia reagisce in modo non descrivibile tra gentiluomini... Provate a ripetere l'esperimento in una persona in astinenza da alcool (ed in quanto tale probabilmente in delirium tremens ed allucinazione multisensoriale).

Se non si gioca, al massimo ci si incazza... L'astinenza (sebbene non si tratti farmacologicamente di astinenza nell'abuso di cocaina) da cocaina porta ad infarti miocardici, rotture di aneurismi, delirio, violenza, vomito e richiede anni per essere superata... Soprattutto basta pochissimo a ricadere nella tentazione e quando si ricomincia la reazione è esacerbata.
Con i Vg questo non succede (se non in casi, credo, patologici, ma di sicuro non si descrive un comportamento medio ritraendo a campione le code estreme della campana...).

I risultati sono interessantissimi. Quello che mi spaventa è:
a) l'apologia dei social network... La culla del compulsivismo fine a se stesso e del comportamento asociale. Si descrivono gli effetti deleteri (senza esagerare, se ce ne sono, è giusto elencarli in modo scientifico) del gaming, ma poi si fa il contrario su una delle cose più tristi che la tecnologia possa aver creato negli ultimi 15 anni.

b) nessuno interpreterà i risultati... Tutti citeranno fonti che non conoscono, che non hanno letto ma che soprattutto non comprendono (parlare di risposta striatale senza sapere cosa fa lo striato e utilizzare questo dato per comparare dipendenza da droghe a dipendenza da gioco è un tantinello grossolano) per attaccare qualcosa che non conoscono e farlo fare ad altri.. Ripeto, demagogia da manuale...

Modificata da Zohar, 09 January 2012 - 02:29 PM.


#8
Darkness Eclipse

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Ho mia sorella che dopo ore e ore (quasi tutta la giornata)
di Facebook inoltrato diventa una belva....
non gli si può dire nulla (tranne che in bacheca).
In più a me sembra che peggiori il suo intelletto.

Io gioco e mi calmo (anche con i giochi molto action)... mi rilasso.
Dopo una giornata di lavoro stressante, giocare a qualche giochino appassionante,
mi fa passare il mal di testa... altro che medicine! :angel:

Se gioco a GTA o DMC, ovviamente non sparo o ammazzo nessuno nella vita reale!
E di sicuro esco e non divento un hikikomori o come si dice.

Purtroppo in Italia vige la disinformazione e la cretinata per fare
numero e ascolti o altro. Forse anche all'estero.

#9
john fitzgerald kennedy

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Eh,come no! Meglio 2 ore su FB o Twitter a farsi gli affari degli altri piuttosto che 2 ore a giocare a Red dead redemption...

#10
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Ho mia sorella che dopo ore e ore (quasi tutta la giornata)
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In più a me sembra che peggiori il suo intelletto.

Io gioco e mi calmo (anche con i giochi molto action)... mi rilasso.
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E di sicuro esco e non divento un hikikomori o come si dice.

Purtroppo in Italia vige la disinformazione e la cretinata per fare
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ma infatti l'articolo non dice che dopo 10 ore ti metti ad uccidere persone ma che semplicemente alcuni tuoi caratteri sono atipici rispetto al normale

#11
Asmoon

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Mi sembrano conclusioni verosimili, mi ritrovo particolarmente nel paragrafo sull'assuefazione, in effetti più gioco e meno mi gratificano le precendenti fonti di soddisfazione (battere un boss, concludere con un K/D alto, ottenere un punteggio elevato ecc.).


Secondo me qui parlano della situazione fisica del cervello, non dei comportamenti.

Perché un abuso di social network crea dipendenza, è una cosa a sua volta provata. Idem, è normale che se ti succede una cosa che ti fa piacere il cervello reagisca bene, la differenza tra una pista di coca e fare un boss è che la striscia non ci vuole nulla a farsela e fa male a cervello, setto nasale, palato e altro, il boss lo batti se sai giocare e fine.

Il problema con gli studi scientifici è che poche persone sanno leggerli con occhio scientifico, senza giungere a conclusioni personali. Uno studio dice delle cose e quelle sono, niente di più e niente di meno, non sta al lettore casuale dire "eh allora i vg fanno male perché il cervello prova piacere" perché il lettore casuale non ne sa una mazza di neurologia.


Quoto, ma l'articolo stesso contribuisce a questa lettura "fai-da-te" di ricerche scientifiche concludendo con un fantastico più amicizie=più cervello XD

#12
Stein

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I risultati sono interessantissimi. Quello che mi spaventa è:
a) l'apologia dei social network... La culla del compulsivismo fine a se stesso e del comportamento asociale. Si descrivono gli effetti deleteri (senza esagerare, se ce ne sono, è giusto elencarli in modo scientifico) del gaming, ma poi si fa il contrario su una delle cose più tristi che la tecnologia possa aver creato negli ultimi 15 anni.

sarebbe interessante leggere la relazione approfondita su tale argomento. Anche perche' conoscendo un paio di assidui freqentatori di Fb e roba simile non posso certo dire che non ci siano dei comportamenti molto simili alla dipendenza. Che poi Fb faccia bene al cervello questa mi sembra quantomeno improbabile :fg:

#13
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Ogni tanto vengono sempre fuori con queste boiate!!!!

#14
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sarebbe interessante leggere la relazione approfondita su tale argomento. Anche perche' conoscendo un paio di assidui freqentatori di Fb e roba simile non posso certo dire che non ci siano dei comportamenti molto simili alla dipendenza. Che poi Fb faccia bene al cervello questa mi sembra quantomeno improbabile :fg:

Credo che la relazione approfondita sia questa, non ho al momento il tempo di leggere il tutto.
Intanto però pubblico l'abstract della stessa:

The increasing ubiquity of web-based social networking services is a striking feature of modern human society. The degree to which individuals participate in these networks varies substantially for reasons that are unclear. Here, we show a biological basis for such variability by demonstrating that quantitative variation in the number of friends an individual declares on a web-based social networking service reliably predicted grey matter density in the right superior temporal sulcus, left middle temporal gyrus and entorhinal cortex. Such regions have been previously implicated in social perception and associative memory, respectively. We further show that variability in the size of such online friendship networks was significantly correlated with the size of more intimate real-world social groups. However, the brain regions we identified were specifically associated with online social network size, whereas the grey matter density of the amygdala was correlated both with online and real-world social network sizes. Taken together, our findings demonstrate that the size of an individual's online social network is closely linked to focal brain structure implicated in social cognition.

#15
Zio Snake

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Giocare troppo ai VG effettivamente produce delle alterazioni biochimiche nel cervello, con relative conseguenze.
Ad esempio, giocare troppo a Super Mario Kart per anni può sollecitare il cervello a tal punto da causare simili conseguenze:



E' scientificamente provato, cari i miei nerdini. :sisi:

:P




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