Un particolare grazie a GiuSevMan
San Francisco - Era bastato anche solo qualche secondo. Le tracce rubate di poche sequenze in-game, i giochi di luce nei vicoli mediorientali, le architetture brillanti ed il suono dei proiettili: Battlefield 3 ci aveva già conquistato con il suo inafferrabile Teaser, montato con cura per stuzzicare la più ossessiva curiosità dei fanatici dei First Person Shooter.
Le aspettative per questa inaspettata World Premiere, dunque, erano altissime. Ma mai ci saremmo aspettati di trovarci di fronte ad un titolo sconvolgente a tal punto. Battlefield 3, nella sua limpida adesione ai canoni del militarismo più convinto, abbandonando la leggerezza narrativa di un Bad Company e tornando a focalizzarsi sul realismo senza compromessi, rischia davvero di ridefinire gli standard qualitativi del suo genere. Sul fronte tecnico, date le capacità inenarrabili del Frostbite 2, lo farà senza alcun dubbio. E, dopo aver visionato una lunga sequenza dello Story Mode, potremmo anche scommettere, senza troppo timore ne avventatezza, che anche il Single Player sarà di quelli da non dimenticare. In grado di falciare un Call of Duty qualsiasi con una raffica all'altezza degli occhi. Senza pietà, e con la crudezza del conflitto videoludico più entusiasmante, di sempre.
L'anno è il 2014. La situazione, nel Medio Oriente, non è delle più rosee. I conflitti nell'area di confine fra Iraq e Iran si sono intensificati, e l'esercito americano ha il suo bel da fare, per sedare l'insurrezione dei ribelli. Il nuovo fronte dei dissidenti pare organizzato, spietato, letale. La sequenza mostrata all'evento di presentazione ufficiale ci mette nei panni di un soldato scelto, appartenente ad una squadra d'elite. Il manipolo di cinque uomini si muove all'interno di un mezzo di terra, diretto al quartier generale del contingente americano. Le scene iniziali ci lasciano davvero a bocca aperta. Lo stile complessivo, il colpo d'occhio, non è molto distante da quello di Bad Company 2. Eppure, le differenze sono evidenti: basta una palette cromatica che si sofferma con più insistenza sui grigi. O un'illuminazione determinata, che materializza strisce di luce abbagliante mentre tagliano con prepotenza le tute dei soldati. La virata in direzione di una verosimiglianza convinta, di un realismo estremo, è evidente. Ed è merito anche dell'espressività dei nostri compagni. Dimenticate le battute scherzose di Haggard. In Iraq c'è posto solo per un ossessivo nervosismo sottocutaneo, che si legge chiaramente sui volti tesi dei commilitoni. La sequenza d'intermezzo permette anche di apprezzare il lavoro sulle animazioni, oltre a quello sulla trasmissione dell'emotività. Sfruttando meticolosamente un Motion Capture d'eccezione e mescolando le sue gioie con un sistema d'animazioni ripreso dall'ultimo Fifa, DICE ha fatto il salto di qualità. Forse, ci viene da pensare, in un First Person Shooter le animazioni dei personaggi non sono di primaria importanza. Ed invece, disporre di una tecnologia così realistica e credibile permette anzitutto di comporre sequenze di grande impatto, che si ripercuotono inevitabilmente sulla bontà della narrazione. Non solo: anche nelle fasi di gioco, mentre strisciamo nelle strette condutture dell'aria, o quando ci accucciamo dietro ad un riparo, qualche colpo d'occhio fugace alle braccia ed alle gambe, come fossimo in un novello Mirror's Edge militare, aumenta di fatto l'immersività, in coinvolgimento.
I primi momenti sono davvero perfetti. Camminiamo senza fretta verso l'headquarter, dove il nostro superiore ci informa riguardo alla missione. Sembra che una squadriglia di soldati sia scomparsa in territorio ostile. Il nostro compito è individuarla e portarla in salvo. Comincia così l'esplorazione dei vicoli e degli edifici. A livello tecnico, la meraviglia non si ferma: la modellazione poligonale è impeccabile, le architetture e la conformazione dei palazzoni sono semplicemente perfette. Dettagliate, nitide, ricoperte da texture ben definite e strabordanti di mappe superficiali. Procediamo con cautela, mentre i nostri compagni sfondano le porte degli edifici per fare incursione. Bastano pochi secondi per capire che, almeno per quel che riguarda il Signle Player, Battlefield 3 ha abbracciato la filosofia del rivale Call of Duty: una progressione scandita da una regia onnipresente, che detta i ritmi ed i sussulti dell'avanzamento. Ma, vederemo poi, all'esaltante spettacolarità dello script, Battlefield 3 alterna sequenze d'ampio respiro, scontri in campo aperto, e la libertà d'interpretazione garantita da una distruzione ambientale rimodellata interamente, sia su piccola che si vasta scala.
Ma adesso, torniamo a concentrarci sul gruppo di soldati. I cinque avanzano ben organizzati, consapevoli del pericolo. Si dividono e si ricompattano, coprono ogni angolo e si guardano le spalle. Ma non basta. Arrivati nei pressi di un parcheggio, il proiettile cavo di un cecchino sfonda il cranio di un nostro compagno. É un attimo, e i militanti locali ci sono addosso. Lo scontro è serrato, ed i soldati nemici sembrano sbucare da ogni parte.Cominciano dunque le prime fasi di schermaglia. Ad onor del vero l'intelligenza artificiale non si segnala per grandi capacità organizzative, ma ci sembra davvero troppo presto per trarre conclusioni. Fatto sta che bisogna mantenersi mobili, ricaricare dietro ai ripari mentre si coprono gli angoli che i nostri compagni non riescono a liberare. Gli avversari arretrano, mentre qualche colpo di troppo alle macchine parcheggiate fa saltare in aria i dissidenti che cercavano riparo. Lo scontro infuria, mentre una pioggia di proiettili continua ad abbattersi sul cemento. Arriva un soldato armato di lanciarazzi: si nasconde, uscendo allo scoperto solo per cercare di centrarci con i suoi esplosivi. Bisogna agire senza troppa delicatezza: svuotare il caricatore contro il parapetto di cemento che gli offre protezione è una tattica più che efficace. Il muretto cade a pezzi, letteralmente, facendo intravedere le gioie di un'interazione ambientale senza precedenti. Il Crytek engine, da questo punto di vista, ha finalmente un degno rivale. Lo sgretolamento delle superfici avviene secondo routine precalcolate, è evidente, ma queste sono sempre credibili (i buchi si aprono nel cemento, i lastroni di metallo ondulato si staccano dai supporti e cadono). Ed inoltre, nell'economia di gioco, l'effetto delle fucilate sulle strutture appare tutt'altro che secondario. Anzi, garantisce un dinamismo che, nel suo linearissimo avanzamento, nessun Call of Duty ha mai proposto al videoplayer.
IN ATTESA
Da Electronic Arts arrivano oggi le prime informazioni su Battlefield 3, nuovo sparatutto bellico realizzato da DiCE. Battlefield 3 rappresenta la nuova generazione degli sparatutto grazie alla potenza del Frostbite 2, il nuovo motore creato da DICE. Questa tecnologia straordinaria permette a Battlefield 3 di offrire una grafica incredibile, un grande senso di scala e di distruzione, audio dinamico e fantastiche animazioni dei personaggi. Mentre i proiettili sibilano, i muri crollano e le esplosioni vi scagliano a terra, il campo di battaglia sembra più vivo ed interattivo che mai. In Battlefield 3 i giocatori vestono i panni dei Marine d'elite degli Stati Uniti, combattendo in esplosive missioni single player e multiplayer ambientate in diverse location del mondo fra le quali Parigi, Tehran e New York. Di seguito le principali caratteristiche elencate dalla software house.
- Frostbite 2 - Battlefield 3 introduce il Frostbite 2, l'incredibile tecnologia che porta le animazioni, la distruzione, l'illuminazione, il senso di scala e l'audio a livelli totalmente nuovi. Battlefield 3 immerge I giocatori a livello fisico ed emotive nel mondo attorno a loro come mai prima d'ora.
- Senti la battaglia - senti l'impatto dei proiettili e delle esplosioni, trascina i tuoi compagni feriti al riparo e piazza le tue armi in qualunque punto del terreno. Le incredibili animazioni di Battlefield 3, la grafica spettacolare e realistica ed il gameplay esplosivo travolgeranno I tuoi sensi come nessuno sparatutto ha mai fatto prima.
- Veicoli spettacolari - I mezzi da battaglia di Battlefield diventano ancora più esaltanti. Rompi il muro del suono a bordo di jet a reazione e divertiti con un'impressionante schieramento di mezzi su terra, mare ed aria.
- Combattimento urbano - Porta la battaglia nelle location più significative degli USA, Medio Oriente ed Europa, con stradine claustrofobiche, centri metropolitani e spazi aperti dove poter impiegare i veicoli mentre combatti la guerra del domani.
"Non si può battere Call of Duty, provando a realizzare un suo clone. Call of Duty si supera sviluppando uno shooter migliore" ha dichiarato Kertz. E' stato inoltre confermato che il gioco in versione console non supporterà i 64 giocatori online, come nella versione PC, a causa dei limiti di CPU e GPU presenti sulle macchine casalinghe. Il numero di utenti connessi in ogni partita potrebbe scendere a 24, sebbene Kertz non abbia confermato questi numeri. Di seguito le altre informazioni diffuse oggi.
- l nostro personaggio potrà sdraiasi a terra.
- Il multiplayer di Medal of Honor e Battlefield Bad Company 2 utilizzano lo stesso sistema di armi e visuale di campo; Battlefield 3 conterrà una versione migliorata di entrambi
- Gli elementi distruttibili sono un punto molto importante per DiCE, cosi come la qualità grafica e la realizzazione dei veicoli.
- La limited edition sarà disponibile anche per Console.
- Una delle città in cui è ambientato il gioco sarà Tehran.
Fonte: CVG
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