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[curiosita] Agevolazioni fiscali per i videogiochi in UKe il nostro governo cosa fa?

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Questa discussione ha avuto 27 risposte

#16
Model3

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Qui non si investe se non nella fetta più deplorevole dell'ambiente videoludico.
Gli incentivi non servono perchè non c'è sviluppo, o almeno non c'è sviluppo degno d'esser considerato tale.
D'altronde "Facciamo le scarpe più belle del mondo..." [cit.], perchè incentivare lo sviluppo di prodotti sui quali nessuno investe e che il 90% della popolazione considera "il male supremo"/"roba da bambini".


Vero, per questo dico che non c'è da sborsare un cent, c'è solo da dire "chi viene non paga un tubo per tot anni". Se non arriva nessuno non perdi niente. Se arrivano in massa non perdi niente perchè prima non avevi nessuno, con la differenza che una volta qui, INTANTO "dovranno pur mangiare", che è la prima cazzatina tanto per dire. E poi, ovviamente, metti come condizioni per la defiscalizzazione l'assunzione e offerta costante di stage-apprendistato di personale italiano. Crei occupazione (che paga le tasse) con soldi provenienti dall'estero. Poi mettici le collaborazioni, le sponsorizzazioni di eventi, il fatto che se un grosso publisher viene in Italia poi inizierà anche ad avere interessi e quindi a fare marketing e propagandare IN Italia il videogame, allargando si il mercato ma anche il settore lavorativo. Poi fra 3-5 anni termina il periodo di defiscalzizzazione e quindi lo stato inizierà a guadagnarci anche direttamente. Nel frattempo formi tecnici, designer, programmatori (rivendibili anche oltre al settore videoludico al limite) e ragazzi che crescendo potrebbero formare loro team e magari perfino loro publisher, creando altro fatturato, creando brand esportabili all'estero con soldi americani, francesi, inglesi, magari perfino giapponesi che entrerebbero nelle casse di aziende a quel punto italiane, e altri soldi per il paese.


Il tutto partendo da provvedimenti a costo prossimo allo zero.


Ah, se qualche IMMBECILLE da talkshow ti dice "ecco questi pensano ai giochini!" tu gli rispondi in faccia "UNOVIRGOLADUEMILIARDIDIEURO, caxxone!!!". A una certa se serve l'insulto per far capire a certi individui che i SOLDI sono TUTTI uguali, che vengano dalla fantomatica "ricerca" o dai "giochini", ben venga l'insulto.



Io sapevo che in Italia ogni anno in finanziaria ci sono ricchi contributi per....udite udite...il circo! Ebbene sì quello con gli elefanti e le tigri!... Penso solo da noi e nei Paesi del Terzo mondo...


Dicesi clientele. Per questo dico che non bisogna sborsare un centesimo. Se viene Milestone a piangere tu gli dici "no, non ti dò niente, però sto pensando di avviare una serie di provvedimenti per far nascere in Italia un polo produttivo mondiale di videogame, e quindi anche tu potresti avere sgravi e defiscalizzazioni" cosa molto diversa dal contributo diretto. Perchè se ti dò un milione tu magari fai una cagatina che incassa 50mila ma te ne freghi perchè hai il milione in saccoccia (il nostro cinema e teatro funzionano così, ecco perchè sono il cinema e teatro che più fa defecare in tutto il mondo). Se invece ti dico che non ti faccio pagare le tasse tu RESTI COSTRETTO a fare roba seria e vendibile per campare, io mi limito a darti un periodo di tempo di "ossigeno" perchè ho deciso di far nascere un grosso (e in prospettiva remunerativo) polo videoludico mondiale, perchè mi sono accorto che nel mondo tirano più i videogiochi da soli che i più blasonati cinema e musica messi insieme.

Il Canada, facendo così, è diventato il terzo produttore al mondo. E non era NESSUNO eh! E' un paese tranquillamente alla nostra portata, non stiamo parlando di superpotenze come gli USA. Se lo ha fatto il Canada possiamo farlo BENISSIMO anche noi.

Modificata da Model3, 22 February 2011 - 10:48 AM.


#17
AURONITA

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Infatti Model ci penso sempre al discorso delle sovvenzioni dirette a cinema e teatro e la tua tesi di prevedere sgravi fiscali invece che soldoni sonanti č molto pių sensata!
L'altro giorno al tg5 comunque hanno fatto un servizio su Milestone in Italia durato un bel pō ( si sa i servizi idioti durano 12313 minuti XD) abbastanza curato ( anche se secondo me pagato da M$)!

Anche perchč č comunque un settore di un'economia nuova e secondo me promettente, non so avere giovani informatici ecc che ruotano intorno al mondo dell'industria videolodica secondo me č un buon inizio per sviluppare proprio capacitā informatiche ( che ne so sistemi operativi, software di vario genere) che in Italia davvero mancano!
Nel senso che se hai un florido mercato di vg di sicuro si espanderā anche in altri settori dell'informatica ecc, che sono remunerativi e non richiedono " Materie prime" ma solo un pō di impegno!

#18
Model3

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Infatti Model ci penso sempre al discorso delle sovvenzioni dirette a cinema e teatro e la tua tesi di prevedere sgravi fiscali invece che soldoni sonanti č molto pių sensata!
L'altro giorno al tg5 comunque hanno fatto un servizio su Milestone in Italia durato un bel pō ( si sa i servizi idioti durano 12313 minuti XD) abbastanza curato ( anche se secondo me pagato da M$)!

Anche perchč č comunque un settore di un'economia nuova e secondo me promettente, non so avere giovani informatici ecc che ruotano intorno al mondo dell'industria videolodica secondo me č un buon inizio per sviluppare proprio capacitā informatiche ( che ne so sistemi operativi, software di vario genere) che in Italia davvero mancano!
Nel senso che se hai un florido mercato di vg di sicuro si espanderā anche in altri settori dell'informatica ecc, che sono remunerativi e non richiedono " Materie prime" ma solo un pō di impegno!



Infatti, negli annni della crisi economica mondiale il NOSTRO mercato interno videoludico č salito oltre la soglia del MILIARDO. IN 5-6 il fatturato complessivo č raddoppiato. Per caritā, magari aesvi avrā pompato il tutto con robe che sfiorano solamente il settore videoludico, ma la cifra č talmente alta che COMUNQUE indica una potenzialitā rilevantissima. E tutto questo SENZA AVERE un solo produttore di livello non dico internazionale ma almeno europeo, il che vuol dire che non c'č nessuno o quasi che DIRETTAMENTE abbia interesse a far espandere il mercato sia come consumi che come produzione. Pensa avendo un qualcosa tipo (alla lontana) Ubisoft cosa si potrebbe fare!


La tanto amata Ferrari, IN ITALIA, quanti soldi fa l'anno? Io credo una frazione di una frazione di quella cifra. Eppure come arriva un Mr Ferrari si aprono le porte e si stendono i tappeti rossi. Quando per caso invece arriva un Yu Suzuki non se lo fila nessuno. Ma č possibile?

#19
Winterfury

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Eravamo un popolo di artisti. L'arte del nuovo millennio, se qualcuno non se ne fosse accorto, passa anche e soprattutto per il videogaming. Invece di campare sui fasti del passato sarebbe il caso di attivarsi per creare fasti da tramandare al futuro.


Sarei daccordissimo se i VG in italia fossero un florido settore industriale, ancora meglio se con una visione identitaria del medium come quella nipponica, ma qui c'è solo il vuoto intorno a noi, che ci fai con quei soldi? c'è da costruire un intero settore da 0 e prima di tutto servono le menti, e soprattutto il pubblico, poi gente disposta ad investire e a rischiare, e infine magari puoi dare qualche finanziamento.
Quelle che hanno studi in italia sono in gran parte multinazionali estere, finirebbero per essere soldi sprecati IMHO.

I meri sgravi sono un altra faccenda ma anche qui, bisogna valutare bene come e soprattutto a chi concederli :P

Modificata da Winterfury, 22 February 2011 - 11:56 AM.


#20
saladino

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proprio un bel niente.. :ph34r: :applauso:

Il governo britannico č intenzionato a reintrodurre agevolazioni fiscali per l'industria videoludica fino ad un tetto di 30 milioni di sterline, secondo un articolo del Sunday Times.
Gli sgravi fiscali saranno introdotti il prossimo mese durante la discussione sul Budget del cancelliere George Osborne Il governante ha dichiarato di "considerare l'introduzione di agevolazioni fiscali per l'industria dei giochi e dei computer come una misura accattivante da mettere in bilancio per la crescita".
Le agevolazioni fiscali erano state confermate anche dal precedente governo laburista lo scorso anno, prima che Osborne e la sua coalizione di governo le cancellassero per problemi di bilancio lo scorso giugno.

ah si?

io so il contrario.

So che le aziende di vg stanno scappando dal regno unito, activision e sony in prima fila.

questa č solo la pezza che osborne tenta di mettere alla fuga prossima ventura, ed č venuta dopo che hanno capito che queste sono giā pronti a fare le valigie.

Tra l'altro con l'immigration cap si stanno tagliando le palle da soli.

#21
Model3

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Sarei daccordissimo se i VG in italia fossero un florido settore industriale, ancora meglio se con una visione identitaria del medium come quella nipponica, ma qui c'č solo il vuoto intorno a noi, che ci fai con quei soldi? c'č da costruire un intero settore da 0 e prima di tutto servono le menti, e soprattutto il pubblico, poi gente disposta ad investire e a rischiare, e infine magari puoi dare qualche finanziamento.
Quelle che hanno studi in italia sono in gran parte multinazionali estere, finirebbero per essere soldi sprecati IMHO.

I meri sgravi sono un altra faccenda ma anche qui, bisogna valutare bene come e soprattutto a chi concederli :P



Io infatti ho detto che non un solo cent ha da uscire dalle casse dello stato. Il finanziamento pubblico IN ITALIA č fallimentare, č un dato storico.

Io ho parlato di defiscalizzazione per chi vuol produrre games. Come dici tu oggi abbiamo il vuoto a livello produttivo, quindi defiscalizzare il vuoto, se la matematica non inganna, ti costa zero. ^_^ non ci perdi niente se ti va male. Se ti va "normale" guadagni in indotto passivo, se ti dice bene fai come il Canada (che dieci anni fa era IL VUOTO come noi) che diventa il terzo polo mondiale nel settore. E' proprio con una politica di quel tipo che crei le menti e il pubblico poi segue a ruota.

Senza contare che i games sono anche terreno quasi vergine per pubblicitā e sponsorizzazione. Una cosa che mi stupisce č che un'azienda "multimediale" come Mediaset ad esempio non abbia ancora pensato a fare una sua divisione per i games. STM, quella che ha sviluppato la tecnologia del wiimote, č italiana, tanto per dire. Quindi di gente che ci masticherebbe pure ne avremmo da riconvertire al videoludico. Quello dei games č un mercato che da qui a dieci anni vedrā pių che raddoppiarsi l'utenza potenziale mondiale. Fra dieci anni 500 milioni di cinesi guadagneranno pių dei 500 milioni di europei totali che avremo. E sono cinesi, quindi gente capace di assorbire games come fosse una droga.

Non dobbiamo e non possiamo vedere la cosa solo sul fronte del mercato interno, altrimenti come il nostro cinema, falliremo. I prodotti DEVONO essere fatti e pensati per il mondo, non per qualche compagno di partito in Italia e basta. George Lucas non ha fatto Star Wars solo per il mercato californiano. ;)

#22
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ah si?

io so il contrario.

So che le aziende di vg stanno scappando dal regno unito, activision e sony in prima fila.

questa č solo la pezza che osborne tenta di mettere alla fuga prossima ventura, ed č venuta dopo che hanno capito che queste sono giā pronti a fare le valigie.

Tra l'altro con l'immigration cap si stanno tagliando le palle da soli.


Io so un solo dato certo: che due anni fa il terzo polo produttivo mondiale erano gli UK, ora č il Canada. Giā questo va in direzione di quanto scrivi.



Pensa che figo un megacomplesso videoludico in Sardegna, ettari ed ettari di costruzioni, campus, strutture per creare un paradiso videoludico in stile silicon valley. [sogno-mode off]

#23
saladino

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Io so un solo dato certo: che due anni fa il terzo polo produttivo mondiale erano gli UK, ora č il Canada. Giā questo va in direzione di quanto scrivi.



Pensa che figo un megacomplesso videoludico in Sardegna, ettari ed ettari di costruzioni, campus, strutture per creare un paradiso videoludico in stile silicon valley. [sogno-mode off]

lo dici a me che sto in canada e lavoro nei vg? :D

gli uk perdono competitivitā in questo settore infatti.

Riguardo all'italia, č vero che non si č mai vista un'opportunitā in questo business, ma č anche vero che in questi paesi (uk canada usa jap francia) č proprio differente la cultura delle persone ed esistono aziende che sono nate da questa cultura. E non sono convinto sia colpa del solo governo in questo caso

#24
AURONITA

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lo dici a me che sto in canada e lavoro nei vg? :D



Che figo!!



Poi secondo č tutto collegato...nel senso se nascono (magari anche straniere con sedi in Italia) poli di produzione videoludica, studi ecc, se cominciano a dare lavoro a persone, se nascono magari indirizzi di studio specifici, tutta la cultura comincia ad assorbire l'idea che vg non č come cucire una bambola di pezza per farci giocare un bambino!

#25
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lo dici a me che sto in canada e lavoro nei vg? :D


Intanto "mort@cci tua!" :D (complimento "romano" inside ;) )

gli uk perdono competitivitā in questo settore infatti.

Riguardo all'italia, č vero che non si č mai vista un'opportunitā in questo business, ma č anche vero che in questi paesi (uk canada usa jap francia) č proprio differente la cultura delle persone ed esistono aziende che sono nate da questa cultura. E non sono convinto sia colpa del solo governo in questo caso

Cultura.... si certamente c'č una base culturale diversa ma alla fine tutto sta consentirle le cose. Insomma ci autodipingevamo come un paese bigotto austero e abbiamo scoperto che poi votiamo in massa (SAPENDOLO) politici che vanno a donnine, gay e trans, quindi figurati quanto puō influire la "kul-tura" in un settore del genere. :D

Il punto IMHO č solo farlo partire 'sto volano. Perchč di volāno si tratta. Ora che č fermo č un peso immane, ma dagli solo una spinta e poi ti aiuta a tirare la carretta. Oggi abbiamo ricconi sboroni che orgogliosi vanno in TV a dire (come diceva non ricordo quale utente) che siamo fra i migliori al mondo per fare SCARPE!! Ué, "scarpe". Ora senza nulla togliere al feticistico oggetto, non č che si parla di nanotecnologia, di robotica o chissā cosa, son un par di sandali alla fine.
Stonerebbe cosė tanto un imprenditore in TV, fra 15 anni, che dice "siamo fra i migliori al mondo nell'intrattenimento videoludico"??

Una Divina Commedia videoludica, fatta in stile avventura (alla Shenmue) o in stile GDR, con un po' di Italian style dentro e che quindi non sia uno stupro artistico del lavoro di Dante come il game EA, ti credi che non rimbalzerebbe GRATIS su tutti i TG e talkshow nostrani per mesi e mesi? E questo per dire la prima stupidaggine poi.

Alla fine non siamo marziani, dai una possibilitā agli italiani e IMHO la coglieranno. Il tutto senza bisogno che babbo Stato apra il suo portafogli.

#26
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Che figo!!



Poi secondo č tutto collegato...nel senso se nascono (magari anche straniere con sedi in Italia) poli di produzione videoludica, studi ecc, se cominciano a dare lavoro a persone, se nascono magari indirizzi di studio specifici, tutta la cultura comincia ad assorbire l'idea che vg non č come cucire una bambola di pezza per farci giocare un bambino!



Infatti!


Anche a livello di studi (per quanto resto convinto che NON DEVE servire la laurea per fare un game) un conto č scegliere il proprio percorso con un mercato prossimo allo zero in casa tua, altro č sceglierlo avendo diverse BIG in Italia che potrebbero assorbirti subito. E' un po' come i laureati in Fisica, che ci lamentiamo sono pocherrimi. E grazie al piffero! Tolti tre posti in croce una tantum che si liberano per chiudersi dentro il Gran Sasso, e altri tre gatti e mezzo che si riciclano e si riconvertono per due imprese e mezza, perchč uno dovrebbe studiare Fisica in Italia in questi anni? Senza aprire off topic sul nucleare, se uno sa che da qui a tot anni si apriranno tot centrali per tot posti di lavoro giā č diverso, tanto per fare il primo esempio che viene in mente.


Io, fossi al governo, mi prenderei tutti quei settori poco calcati nel nostro paese e defiscalizzerei TUTTO, ma tutto proprio. E poi vediamo che succede.

#27
saladino

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Intanto "mort@cci tua!" :D (complimento "romano" inside ;) )


Cultura.... si certamente c'č una base culturale diversa ma alla fine tutto sta consentirle le cose. Insomma ci autodipingevamo come un paese bigotto austero e abbiamo scoperto che poi votiamo in massa (SAPENDOLO) politici che vanno a donnine, gay e trans, quindi figurati quanto puō influire la "kul-tura" in un settore del genere. :D

Il punto IMHO č solo farlo partire 'sto volano. Perchč di volāno si tratta. Ora che č fermo č un peso immane, ma dagli solo una spinta e poi ti aiuta a tirare la carretta. Oggi abbiamo ricconi sboroni che orgogliosi vanno in TV a dire (come diceva non ricordo quale utente) che siamo fra i migliori al mondo per fare SCARPE!! Ué, "scarpe". Ora senza nulla togliere al feticistico oggetto, non č che si parla di nanotecnologia, di robotica o chissā cosa, son un par di sandali alla fine.
Stonerebbe cosė tanto un imprenditore in TV, fra 15 anni, che dice "siamo fra i migliori al mondo nell'intrattenimento videoludico"??

Una Divina Commedia videoludica, fatta in stile avventura (alla Shenmue) o in stile GDR, con un po' di Italian style dentro e che quindi non sia uno stupro artistico del lavoro di Dante come il game EA, ti credi che non rimbalzerebbe GRATIS su tutti i TG e talkshow nostrani per mesi e mesi? E questo per dire la prima stupidaggine poi.

Alla fine non siamo marziani, dai una possibilitā agli italiani e IMHO la coglieranno. Il tutto senza bisogno che babbo Stato apra il suo portafogli.

non ti preoccupare sono romano anche io :D

cmq sia, le scarpe, come il design industriale o altre industrie sono tradizionali in italia. Quando parlo di cultura, voglio dire che qui, quando monti in metro, tutti giocano (iphone, psp, nds)... vai alla videoteca e senti parlare due donne sui 33 anni di quando esce donkey kong, in italia al massimo vedi gente con Chi o la gazzetta. Nulla di male eh, ma fa tutta la differenza del mondo.

questo per dire che lo stato c'entra fino ad un certo punto, certe cose vengono con cambiamenti di testa. certo lo stato puō spronare il settore, ma gli italiani č tempo che entrino negli anni 2000. E non solo nei vg.

#28
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Cultura.... si certamente c'č una base culturale diversa ma alla fine tutto sta consentirle le cose. Insomma ci autodipingevamo come un paese bigotto austero e abbiamo scoperto che poi votiamo in massa (SAPENDOLO) politici che vanno a donnine, gay e trans, quindi figurati quanto puō influire la "kul-tura" in un settore del genere. :D

Il punto IMHO č solo farlo partire 'sto volano. Perchč di volāno si tratta. Ora che č fermo č un peso immane, ma dagli solo una spinta e poi ti aiuta a tirare la carretta. Oggi abbiamo ricconi sboroni che orgogliosi vanno in TV a dire (come diceva non ricordo quale utente) che siamo fra i migliori al mondo per fare SCARPE!! Ué, "scarpe". Ora senza nulla togliere al feticistico oggetto, non č che si parla di nanotecnologia, di robotica o chissā cosa, son un par di sandali alla fine.
Stonerebbe cosė tanto un imprenditore in TV, fra 15 anni, che dice "siamo fra i migliori al mondo nell'intrattenimento videoludico"??

Una Divina Commedia videoludica, fatta in stile avventura (alla Shenmue) o in stile GDR, con un po' di Italian style dentro e che quindi non sia uno stupro artistico del lavoro di Dante come il game EA, ti credi che non rimbalzerebbe GRATIS su tutti i TG e talkshow nostrani per mesi e mesi? E questo per dire la prima stupidaggine poi.

Alla fine non siamo marziani, dai una possibilitā agli italiani e IMHO la coglieranno. Il tutto senza bisogno che babbo Stato apra il suo portafogli.

non ti preoccupare sono romano anche io :D

cmq sia, le scarpe, come il design industriale o altre industrie sono tradizionali in italia. Quando parlo di cultura, voglio dire che qui, quando monti in metro, tutti giocano (iphone, psp, nds)... vai alla videoteca e senti parlare due donne sui 33 anni di quando esce donkey kong, in italia al massimo vedi gente con Chi o la gazzetta. Nulla di male eh, ma fa tutta la differenza del mondo.

questo per dire che lo stato c'entra fino ad un certo punto, certe cose vengono con cambiamenti di testa. certo lo stato puō spronare il settore, ma gli italiani č tempo che entrino negli anni 2000. E non solo nei vg.




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