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Le confezioni "salva-ambiente" dei giochi del Nintendo 3DS

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Questa discussione ha avuto 49 risposte

#46
koshien

koshien
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Io direi di passare direttamente alla fusione tra 50-100 anni (tanto anche le centrali a fissione non sarebbero pronte prima di una decina d'anni, a dir poco...), senza andarci ad impelacare con la fissione che produce le scorie.
Nel frattempo investiamo in ricerca e sviluppo sulle rinnovabili e sulla fusione per il futuro, e sfruttiamo il sole, il vento, l'acqua e l'energia geotermica per l'immediato...tutte cose che all'Italia di certo non mancano.



Fusione nucleare: tra 15 anni?

Fusione fredda a Bologna?

Scusate l'off-topic, perņ magari potrebbe interessare a qualcuno :D

#47
Ima

Ima
  • Strong Eye Fan

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Ricordo ancora il fantastico manuale di Final Fantasy IX, qualcosa come "Attenzione! Non hai bisogno di questo manuale per giocare!" XD

Gli alberi ringraziano :fg:

#48
American horizon

American horizon
  • The Rational Male

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un giorno i giochi ce li consegneranno direttamente cosi
Immagine inserita
come dai vucumprà

Modificata da Fallen§Angel, 20 February 2011 - 06:22 PM.


#49
Il Foffo

Il Foffo
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Ogni volta in questi topic sulle confezioni piu' ecologiche escono i soliti "geni" che credono di essere svegli dicendo sempre la stessa cosa:

"eh ma lo fanno per risparmiare"

Embe'?

Scusate ma perche' dovrebbero spendere di piu', utilizzando piu' plastica, se possono da un lato risparmiare e dall'altro avere un impatto ecologico minore?

C'e' una salumeria vicino casa mia che ti fa ogni volta che compri qualcosa due scontrini, di cui uno totalmente inutile perche' non ha valore fiscale: vai al bancone, ti fanno lo scontrino, vai alla cassa, lo controlla, ritorni al bancone e ti danno il secondo scontrino.

Il proprietario di quella salumeria non e' per caso un idiota che spende il doppio, ogni giorno, in carta e ne spreca un casino? Oppure e' un geniaccio?

Poi non sparate menate sul "non protegge il gioco"; che diavolo dovete fare, passarlo sotto un rullo compressore il box?

15 anni fa rompevate i maroni con i box di cartone, brutti, meglio quelli dei CD di plastica fighi, ora siete tutti diventati "amici della natura" pero' volete pure il massimo dalle confezioni (e per qualche motivo un'azienda deve spendere quanto piu' possibile, ovviamente voi non avete la minima idea di come si gestisca un'azienda :asd: ); "non facciamo i libretti" pero' poi rompete che volete i libretti a colori, ma che paio di balle.

#50
Model3

Model3
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A quanto pare il mio discorso sulle buste della spesa "ecoinculogiche" era verissimo su tutta la linea:


COMMERCIO, IL CODACONS DENUNCIA: LE NUOVE BUSTE DI PLASTICA PIU' PICCOLE DEL 30% E COSTANO QUASI IL DOPPIO
le nuove buste sono anche poco resistenti, ed emanano un odore sgradevole
PARTE DAL WEB IL BOICOTTAGGIO DEI SACCHETTI DELLA SPESA
BUSINESS DA 2 MILIARDI DI EURO ALL'ANNO


Come noto, dall'1 gennaio 2011 è stata vietata anche nel nostro paese la produzione e la commercializzazione di sacchetti per la spesa non biodegradabili - ossia le famose buste di plastica finora viste nei supermercati - poichè inquinanti e quindi pericolosi per l'ambiente. L'Italia, sulla base delle disposizioni contenute nella Finanziaria del 2007, ha così dato seguito alla direttiva comunitaria EN 13432. Si tratta di una direttiva che definisce in modo chiaro cosa si intende per imballaggio biodegradabile, e i concetti di biodegradabilità e compostabilità.
Tuttavia il provvedimento, ottimo per l'ambiente, si è trasformato - stando alle migliaia di segnalazioni ricevute dal Codacons - in una colossale fregatura per i consumatori italiani. In base ad una indagine pubblicata oggi sul blog www.carlorienzi.it , infatti, emerge come le nuove buste della spesa siano mediamente più piccole del 30% rispetto ai vecchi sacchetti di plastica, e il loro costo si sia quasi raddoppiato, passando da una media di 5-6 centesimi di euro ad un prezzo che varia tra i 9 e i 10 centesimi di euro cadauna.
Non solo: gli utenti denunciano come le nuove buste siano anche poco resistenti, ed emanino un odore sgradevole.
Ma il blog del presidente Codacons www.carlorienzi.it fornisce anche dei numeri interessanti: in Italia si utilizzano mediamente 20 miliardi di buste all'anno, ossia 300 sacchetti a cittadino. Ciò equivale - considerando i prezzi medi sopra citati - ad una spesa procapite che se nel 2010 era pari a 15/18 euro annui, a partire da quest'anno sarà pari a 27/30 euro su base annua, ossia un rincaro compreso tra il 66% e l'80%. Un business che da solo vale la bellezza di 2 miliardi di euro all'anno!! Se poi consideriamo che le buste sono più piccole e meno resistenti - si legge ancora - la spesa annua a cittadino arriverà a quota 50 euro.
Da qui nasce l'iniziativa lanciata dal Codacons attraverso il blog www.carlorienzi.it "BOICOTTIAMO LE BUSTE DELLA SPESA': si tratta di rincari inaccettabili e ingiusti, considerato che i sacchetti della spesa che riportano il marchio del supermercato dovrebbero essere gratuiti per i consumatori - si legge sul blog - Di qui l'invito a tutti i cittadini a boicottare le buste della spesa, portandosi direttamente da casa sportine, sacchetti di tela, borse e qualsiasi altro involucro capace di contenere la nostra spesa, così da evitare di regalare soldi alla grande distribuzione, difendere l'ambiente e ottenere a fine anno un risparmio non indifferente, costringendo al tempo stesso i supermercati a rivedere la loro folle politica.



E non lo dice il blog di un "pericoloso" antiambientalista-proumanista, ma il codacons.

http://www.codacons....p?idInfo=132943

Modificata da Model3, 22 March 2011 - 09:32 AM.





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