TRAMA & INFO
L'anno è il 1912. Circa quarant'anni prima gli eventi narrati nel primo Bioshock. Per la prima volta in un titolo realizzato da Irrational, avremo un protagonista con nome e background storico, nonché, scherzosamente parlando, dotato del dono della parola, rispetto ai "muti" personaggi di Bioshock e System Shock. Vostro alter-ego è infatti l'ex-agente della Pinkerton, Booker DeWitt, inviato nella città volante di Columbia per salvare una certa Elizabeth, imprigionata tra le mura della curiosa metropoli sin dalla nascita. Booker non è un tipo che fa molte domande: "qualcuno" gli ha chiesto di prendere con lui la ragazza, a quanto pare dotata di straordinari poteri, e dato che la paga è buona non si è soffermato troppo sull'identità del misterioso ingaggiatore. Durante la sua ricerca, Booker scoprirà tuttavia molti retroscena pericolosi sulla città di Columbia. Inizialmente la metropoli fluttuante era infatti un progetto bellico del governo degli Stati Uniti d'America, che tuttavia scatenò un clamoroso incidente internazionale, e fu costretto a rifugiarsi dietro le nuvole. Il protagonista si troverà dunque di fronte ad uno scenario sconcertante, dove la popolazione impazzita corre avanti e indietro attaccando chiunque gli capiti a tiro, mentre le fiamme inghiottono voracemente quelli che un tempo erano gli splendidi edifici dell'isolotto galleggiante. Il nostro eroe dovrà far affidamento su tutte le sue capacità per uscire vivo da Columbia, e le grandiose abilità di Elizabeth saranno sicuramente un valido aiuto per portare a casa la pelle.
INFORMAZIONI SUGLI "HANDYMAN"
I terribili guardiani noti come Big Daddy, lasciano il posto agli Handyman!
Le mani dell'Handyman sono un misto di porcellana e parti meccaniche
Nel progetto iniziale, al posto delle mani, si era pensato a delle enormi chele meccaniche, poi si sono ripensati.
Le mani, inoltre, aggiungono una sorta di umanità al personaggio, che rimane comunque "fondamentalmente spaventoso"
Anteprima: scritta da Alessandro "Neon" Mazzega (19/08/2010)
First look: scritto da Giovanni "Benenath" Ferlazzo (14/08/2010)