Complimenti per aver segnalato molti titoli di sicuro interesse. La maggior parte di essi li ho comprati per pochi spiccioli da siti esteri, cosa che raccomando a tutti di fare.
Uscendo dal particolare per allargare il discorso ai misteri della distribuzione italiana, temo che le cause di queste clamorose sviste non si limitino a quelle - macroscopiche, senza dubbio - segnalate da Dark Emperor nel primo post. Se è vero che gli investimenti richiesti per un lancio nelle sale sono spesso eccessivi rispetto alle prospettive di incasso e che la pirateria è davvero la madre di tutti gli scempi di questo tipo, aggiungerei anche, non senza rammarico, un'anomalia che è tutta italiana. Fino a qualche anno fa la distribuzione italiana era piena di difetti identificabili: pigrizia, miopia, grossolanità, frettolosità, scarsa creatività nel lancio del prodotto, scarso fiuto per nuovi autori, correnti, cinematografie.
Ora la situazione è molto peggiorata: la distribuzione non è più solo scadente, ma incomprensibile. Non risponde più neanche a basse ed elementari considerazioni di mercato. L'impressione è che vada del tutto a casaccio. E che abbia fatto propria l'ottusa superficialità di un pubblico sempre più distratto ed apatico, qui rappresentato dall'intervento volante de Er Fettuccina.
Perchè Primeval è stato distribuito nelle sale e Rogue neanche in DVD? Per quale ragione le case home-video gli hanno preferito di tutto, da Crocodile 2 a Lake Placid 2 fino a Blood Surf? L'unica spiegazione è che nessuno si sia sforzato di guardare il film prima di bollarlo come "man-eating-crocodile-picture", operazione che lo rende tranquillamente sostituibile con i titoli citati o, magari, con l'ennesimo episodio di Anaconda.
Siamo, in ultima analisi, alla mercè di una politica distributiva schizofrenica ed autolesionista. E tutto lascia pensare che le cose siano destinate a peggiorare rapidamente.