-Genere: Rpg
-Sviluppatore: Obsidian Entertainment
-Distributore: Halifax
-Data d'uscita: 25/05/2010
-Sito Ufficiale: Link
-Scheda Everyeye: Click
Già dal sottotitolo del gioco in questione si capisce come l’approccio verso un genere una volta pioneristico ma ormai reso classico dal successo della serie di Metal Gear, quello dei giochi di spionaggio, sia assai peculiare. La definizione di RPG non è lì a caso, e visti poi i precedenti del team di sviluppo sarebbe stato impensabile un impianto di gioco che ne escludesse del tutto le peculiarità del genere. L’esperienza di gioco di Alpha Protocol è assai focalizzata su elementi che, di norma, sono portanti all’interno di un gioco di ruolo di stampo occidentale: la crescita del personaggio e gli sviluppi delle sue azioni sulla trama.
L’incipit delle vicende narrate nel gioco è dei più classici del genere: a causa del fallimento di una missione l’agente della CIA Michael Thorton si trova tagliato fuori da tutti i suoi contatti, con il governo statunitense che gli da la caccia. Per smontare la cospirazione che l’ha incastrato Michael accede all’Alpha Protocol, normalmente disponibile solo per gli agenti di maggior grado.
Il titolo degli Obsidian si presenta, ad una prima occhiata, come un classico shooter in terza persona. L’arsenale a sua disposizione sarà anche quello assai tradizionale, con armi che varieranno dalle pistole ai fucili ai pompa, dalle mitragliette ai fucili d’assalto, con qualche arma meno convenzionale che aiuterà a cavarsi fuori dagli impicci quando sarà richiesto un approccio più silenzioso. Fin qui niente di rivoluzionario quindi, ma di elementi che lo differenziano da altri appartenenti al genere ce ne sono eccome.
Parlavamo di personalizzazione del personaggio: questa è possibile sia per i tratti somatici che per quelli inerenti alle attitudini di Thorton. Oltre a creare un personaggio secondo quelli che per noi saranno i canoni dell’agente segreto, potendo contare su una miriade di opzioni, potremo attribuirgli delle caratteristiche e delle abilità che influenzeranno poi il nostro stile di gioco quando dovremmo intraprendere le missioni. Sarà possibile creare un maestro d’armi, una spia che punta tutto sulla silenziosità o un simil-Bond dal cervello aguzzo e con il gadget giusto sempre in tasca.
Le combinazioni da creare sono numerosissime: ci sono 9 differenti caratteristiche da aumentare per un massimo di 10 livelli ognuna, ma solo in tre di queste ci si potrà specializzare fino al livello 15. Al raggiungimento di un determinato livello in una precisa caratteristica sbloccheremo un’abilità da poter usare sul campo. Largo alla fantasia quindi, ed a diversi approcci con i quali completare le missioni. Purtroppo un grosso difetto potrebbe inficiare questo elemento: l’intelligenza artificiale dei nemici non pare altamente elaborata, ed anzi abbiamo potuto notare situazioni in cui non si sono nemmeno accorti della morte di un compagno vicino.
Ad una varietà nella personalizzazione del personaggio corrisponde una varietà di situazioni durante lo sviluppo della trama. O forse sarebbe più corretto dire delle trame, visto che a seconda delle scelte che faremo o dal modo in cui affronteremo determinati dialoghi, scegliendo un approccio cauto piuttosto che uno da sbruffone, le vicende del gioco cambieranno in maniera radicale, offrendo nuove alleanze o impedendone altre. Gli sviluppatori hanno più volte voluto rimarcare come non esista un modo giusto e uno sbagliato per affrontare lo sviluppo del gioco, e non esiste nessun giudizio sulla moralità delle azioni che Thorton compierà. Un accordo può essere solo temporaneo, per poi essere rotto quando non ci sarà più bisogno, magari tradendo chi ci ha dato la sua fiducia e mettendolo nelle mani di quello che prima era un nemico e adesso il nostro miglior aiutante. Inoltre la struttura ad hub, nella quale l’agente segreto sceglie le sue missioni dall’interno di una casa, accedendo al suo pc ed alle e-mail degli altri personaggi, garantisce uno sviluppo della trama assolutamente non lineare.
A tal cura nella realizzazione di una struttura di gioco originale non pare corrispondere allo stato attuale un’attenzione particolare al comparto tecnico che, vista la prossima uscita del titolo, previsto per il 6 otttobre, non subirà modifiche. Alpha Protocol è un titolo discreto, che non mostra picchi in nessuna componente: le texture sembrano essere il meglio che il gioco offre dal punto di vista grafico, con una buona definizione e disegno, la modellazione poligonale non è assai elaborata, mentre le animazioni s’attestano poco al di sopra della sufficienza. Discorso simile per il comparto audio, con effetti buoni e musiche a tema ma non di certo memorabili.
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VIDEO
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