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[IMPORTANTE] Articolo su repubblica.it contro il download di serie tv e sottotitoliCosa ne pensate?

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Questa discussione ha avuto 9 risposte

#1
M i T o

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ho letto su repubblica.it un articolo che potrebbe interessare a tutti i fans di serie televisive e girando in internet ho notato che se ne parla anche su italiansubs.net il migliore sito di sottotitoli in italiano e solo sul loro forum hanno capito la serietà della notizia e quindi ho pensato di aprire un topic anche su serialeye per capire cosa ne pensate anche voi :sisi:

comunque ecco la notizia in questione

Peer to peer, nuova offensiva nel mirino Telecom e utenti

La Federazione anti pirateria audio visiva chiede alla compagnia telefonica di denunciare chi scarica file coperti da copyright. Ma l'azienda si oppone e accusa: "Avete violato la privacy dei nostri utenti". A giorni via al processo

Gli utenti e i siti peer to peer italiani sono al centro di una contesa giudiziaria che segna una svolta nella guerra alla pirateria online. La Fapav (Federazione anti pirateria audio visiva) ha chiesto al Tribunale civile di Roma di imporre a Telecom Italia alcune misure straordinarie: primo, obbligare la compagnia telefonica a denunciare alle autorità giudiziarie chi nella propria rete si macchia di pirateria; secondo, impedire l'accesso ad alcuni notissimi siti collegati, anche indirettamente, al peer to peer; terzo, battersi, d'ora in avanti, in prima linea contro il fenomeno.

Se dovesser accettare le richieste di Fapav, quindi, Telecom dovrebbe scoprire quali utenti scambiano file pirata e fare pressioni perché smettano. Nel ricorso d'urgenza presentato da Fapav si legge anche un'accusa alla compagnia: non aver fatto abbastanza finora per dissuadere i propri utenti peer to peer, perché a Fapav risultano "centinaia di migliaia di utenti Telecom" che hanno scaricato film recenti. La Federazione ha addirittura fatto una classifica dei film più scaricati illegalmente: in testa Baaria (600 mila file scambiati), seguito da Il Grande Sogno (300mila), Amore 14 (200mila), Bruno (180mila), Basta che funzioni (178 mila), La Doppia ora (100 mila) e Viola di Mare (60mila).

Fatto sta che Telecom si sta opponendo alle richieste. Non solo: nella propria difesa presentata al Tribunale, accusa a sua volta Fapav di aver monitorato le connessioni degli utenti Telecom, violandone la privacy. Soltanto con questi mezza la Federazione avrebbe potuto ottenere i dati sui film più scaricati.

Secondo l'operatore, è una vicenda simile a quella di Peppermint (azienda discografica tedesca che aveva fatto incetta di dati degli utenti peer to peer italiani). Un caso che si era concluso nel 2007 con la condanna dei discografici, al Tribunale di Roma e da parte del Garante della Privacy. Non si sa in che modo Fapav abbia monitorato il traffico peer to peer, ma forse si è servita di un software ad hoc (Peppermint utilizzava quello di Logistep).

La data dell'udienza non è stata ancora fissata (a differenza di quanto riportato da altri organi di informazione), perché all'ultimo momento è stato cambiato il giudice (adesso è Antonella Izzo). Poiché si tratta un procedimento d'urgenza, però, dovrebbe essere questione solo di pochi giorni.

Un'eventuale condanna cambierebbe di molto le abitudini di navigazione degli italiani. Primo, perché sono milioni gli utenti peer to peer nostrani (8 milioni solo quelli di eMule, secondo Nielsen). Secondo, perché i siti che Fapav vuole oscurare solo molto popolari: c'è The Pirate Bay e poi un gran numero di indirizzi italiani: Italianshare, ItalianSubs, Vedogratis, Youandus, Italianstreaming, 1337x, Dduniverse, Angelmule, Italiafilm, Ilcorsaronero. Alcuni di questi permettono di vedere direttamente film pirata, altri solo di trovarli (a mo' di motore di ricerca). Ma c'è anche il caso di ItalianSubs, che si limita a fornire sottotitoli in italiano a film inglesi che l'utente si deve procurare altrove. Se scaricare e condividere un file pirata è illegale, non è così scontato che lo siano anche tutti quei siti. Solo The Pirate Bay è stato condannato per aver favorito la pirateria: da un tribunale svedese e poi di recente anche dalla Cassazione italiana, secondo la quale è corretto impedire l'accesso a siti che facilitano il download di file pirata. La sentenza della Cassazione forse aprirà la strada a una campagna di denunce, contro siti collegati al peer to peer. Questa della Fapav potrebbe essere solo la prima di una lunga serie.

articolo di A.LONGO repubblica.it clicca qui per maggiori informazioni



#2
Fabioilpazzo

Fabioilpazzo
  • I quattro pards

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Almeno Telecom s'è opposta...Vediamo come si risolverà la cosa...

#3
M i T o

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Almeno Telecom s'è opposta...Vediamo come si risolverà la cosa...


anche nel caso della pippermint il giudice ha dato ragione agli utenti :) clicca qui

#4
Shalasaska

Shalasaska
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Se vogliono oscurare i siti come avevano fatto qualche tempo fa con Pirate Bay possiamo stare tranquilli, dato che basterà cambiare i dns...se invece vogliono fare una cosa alla francese dove rescindono i contratti alla gente che scarica prepariamoci al fallimento di Telecom.

Comunque sia in questo caso c'è stata una violazione della privacy degli utenti e quindi ho letto che Telecom ha buone probabilità di vincerla.

Assurdo comunque scagliarsi contro Itasa...

Si scagliano contro lo scaricamento e poi, anche questa notizia di ieri, aumentano le tasse sui supporti di registrazione lucrandoci sopra :rolle:

#5
nicola842

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  • Infilarti le penne nel culo non fa di te una gallina

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Credo che - come sempre - sarà l'ennesima minaccia che poi cadrà nel vuoto. Io sinceramente non scarico quasi nulla (troppa fatica aspettare) quindi la cosa mi tange sino a un certo punto, però lo streaming, soprattutto sottotitolato.... :jj: :jj:

Mi sembra strano comunque che possano oscurare siti che offrono i sottotitoli (cosa che di per sè non è assolutamente illegale) e credo che sia un abbaiare forte senza grosse conseguenze.

#6
Keyn_Kaltian

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Non riescono a capire che se la finissero di far pagare i prodotti origginali un'occhio della testa allora la pirateria andrebbe a sparire, siamo un paese che fa pagare un bueray almeno 20€ quando all'estero li paghianche 9€ come pretendono che la gente accetti questo tipo di disparità, io amo le cose origginali e sono un collezionista, ma come si fa ad esserlo con certi prezzi!!!!!!! :angry:

#7
cellonet

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se ci fosse un servizio a pagamento che permettesse di scaricare legalmente le serie tv, il giorno dopo della loro messa in onda in USA, a una qualità decente (minimo DVD) comprensive di sottotitoli, potrei anche accettare questo accanimento nei confronti del peer-to-peer e questo potrebbe essere un tentativo per arginare il fenomeno dei download illegali

ma fino a quando un servizio del genere non esisterà (ossia per sempre), possono anche evitare di fare certe uscite, dato che chi legifera lo fa senza alcuna conoscenza tecnica e come ben sappiamo i mezzi per bypassare le limitazioni sono sempre di più e più a buon mercato degli strumenti che servono per proteggere

inoltre se il modello francese dovesse veramente prendere piede, cosa che credo molto difficile (visto che l'assunto su cui si basa tutto il sistema francese è che il 90% delle persone dopo che ha ricevuto il primo avviso smette di scaricare...), ci sarebbero dei problemi di sicurezza incredibili dato che sicuramente si potranno creare dei software in grado di criptare completamente i dati, rendendo quindi di fatto impossibile ai "curiosoni" della polizia postale (o chi per essa) l'intercettazione delle informazioni che due sospetti (terroristi, mafiosi, ....) si stanno scambiando...
Già adesso la polizia ha problemi con i pregiudicati che usano Skype, figuriamoci cosa potrebe succedere un domani se 2 sospetti terroristi si potessero scambiare giga e giga di file senza che nessuno possa dire nulla (e magari senza che le forze dell'ordine possano neanche riuscire a capire con chi un sospetto ha scambiato dei dati)

sembra che per i nostri legislatori siano più importanti i pochi spicci che le major perdono con il peer-to-peer piuttosto che la sicurezza e il benessere della popolazione (!)

inoltre chi lo dice che chi scarica serie tv, non le acquisti anche? io scarico solo per vedere le serie in anteprima, non per non acquistarne i dvd (o non abbonarmi a Sky); possiedo i dvd/BR della maggior parte delle serie che scarico (e alcune serie se non le avessi scaricate non le avrei mai scoperte) e sono abbonato a Sky

Modificata da cellonet, 19 January 2010 - 05:02 PM.


#8
Genocide

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in italia abbiamo leggi sulla privacy così strette che possiam star tranquilli

#9
Bayonetta

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quindi se scarico da megaupload o rapidshare,non essendo p2p ma download diretto,non ho problemi? XD

#10
Itachi

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ma infatti di che vi preoccupate?

se c'è una cosa di cui in italia possiamo stare tranquilli è che mai nessuno riuscirà a violare una qualsivoglia legge sulla privacy
poi i politici italiani come fanno senno? :goodboy:




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