Verissimo. Ma allora dobbiamo rassegnarci? Dobbiamo pagare non solo l'apparecchio, non solo il canone, non solo la pubblicità -guardarla è una sorta di pedaggio-, non solo un apparecchietto aggiuntivo presto obsoleto, ma pure i canali a pagamento?Se andate a vedere i dati degli ultimi anni noterete che (mondiali di calcio e olimpiadi a parte) gli eventi più seguiti sono stati le lecture dantis di Benigni, gli special di Fazio su De André e la Carmen e le trasmissioni di approfondimento come Report, Annozero o i talk show intelligenti della Dandini. Non è il pubblico a far schifo, sono i dirigenti rai e i politici al governo ad aver messo in atto un piano criminale di rincoglionimento del pubblico, e mi spiace ma ci stanno riuscendo alla grande...
Uno può pure dire "che ti frega, al giorno d'oggi c'è internet con la scelta e le 'possibilità' più vaste che mai" però, ripeto, non è ancora alla portata tutti. Dovrebbe essere un diritto dell'uomo qualunque avere la tv di qualità come quella che ricordiamo io e Corto.
Mi è venuto da ridere pensando a una cosa, l'altro giorno: quando ero piccolo c'era "Agenzia Matrimoniale" (mi sembra si chiamasse così) con Marta Flavi, ex di Costanzo. Proggramma piuttosto "patetico" ma un minimo più pacato e 'intelligente' di Uomini e Donne, condotto dalla De Filippi, che guarda caso, con chi sta? Mala tempora current.