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#18
Inviato 11 November 2009 - 07:41 PM
Bob, troppo spesso ti ho letto affidarti a critici d'altri tempi (Kezich, per dire, pace all'anima sua ma aveva fatto il suo tempo da un pezzo) e valutare il base alla considerazione critica internazionale il valore di qualsivoglia opera.
Freda, Fulci, Carpenter, Ulmer e decine di altri, che se volessi essere logorroico potrei citarti senza problemi, durante la loro intera carriera sono stati considerati bassa lega, cinema da due soldi, proprio dalle stesse persone che poi andavano pomposi per i salotti dell'intellighenzia romana a discutere della profondità intellettuale di bergman e zulawski. Il cinema, come ogni forma d'arte, non bada necessariamente a dimostrare la propria cultura intrinseca e quando lo fa risulta fallimentare.
Ricordo una spledida prefazione di John MacDonald che parlava di come spesso, scrittori e registi, per dimostrare la propria bravura, causano uno shock nello spettatore ricordandogli, lavorando con fare pomposo, che stavano leggendo un libro.
Dovresti curarti meno di opinioni e profondità intellettuale, approfondire hitchcock prima di Bunuel e renderti conto di quando Antonioni è noioso e di quando Fulci ti trasporta dentro una storia.
Chiedo venia per la valanga di citazioni ma davvero mi spiace vedere un giovane appassionato cadere tanto gravi.
Freda, Fulci, Carpenter, Ulmer e decine di altri, che se volessi essere logorroico potrei citarti senza problemi, durante la loro intera carriera sono stati considerati bassa lega, cinema da due soldi, proprio dalle stesse persone che poi andavano pomposi per i salotti dell'intellighenzia romana a discutere della profondità intellettuale di bergman e zulawski. Il cinema, come ogni forma d'arte, non bada necessariamente a dimostrare la propria cultura intrinseca e quando lo fa risulta fallimentare.
Ricordo una spledida prefazione di John MacDonald che parlava di come spesso, scrittori e registi, per dimostrare la propria bravura, causano uno shock nello spettatore ricordandogli, lavorando con fare pomposo, che stavano leggendo un libro.
Dovresti curarti meno di opinioni e profondità intellettuale, approfondire hitchcock prima di Bunuel e renderti conto di quando Antonioni è noioso e di quando Fulci ti trasporta dentro una storia.
Chiedo venia per la valanga di citazioni ma davvero mi spiace vedere un giovane appassionato cadere tanto gravi.
#19
Inviato 11 November 2009 - 09:36 PM
Bob, troppo spesso ti ho letto affidarti a critici d'altri tempi (Kezich, per dire, pace all'anima sua ma aveva fatto il suo tempo da un pezzo) e valutare il base alla considerazione critica internazionale il valore di qualsivoglia opera.
Freda, Fulci, Carpenter, Ulmer e decine di altri, che se volessi essere logorroico potrei citarti senza problemi, durante la loro intera carriera sono stati considerati bassa lega, cinema da due soldi, proprio dalle stesse persone che poi andavano pomposi per i salotti dell'intellighenzia romana a discutere della profondità intellettuale di bergman e zulawski. Il cinema, come ogni forma d'arte, non bada necessariamente a dimostrare la propria cultura intrinseca e quando lo fa risulta fallimentare.
Ricordo una spledida prefazione di John MacDonald che parlava di come spesso, scrittori e registi, per dimostrare la propria bravura, causano uno shock nello spettatore ricordandogli, lavorando con fare pomposo, che stavano leggendo un libro.
Dovresti curarti meno di opinioni e profondità intellettuale, approfondire hitchcock prima di Bunuel e renderti conto di quando Antonioni è noioso e di quando Fulci ti trasporta dentro una storia.
Chiedo venia per la valanga di citazioni ma davvero mi spiace vedere un giovane appassionato cadere tanto gravi.
Non ci si affida ad un maestro/critico piuttosto si sceglie il maestro/critico e quindi la scelta del maestro è la scelta della dottrina. Kezich, è vero, era l'unico critico contemporaneo che apprezzavo molto: ricordo le sue recensioni contro il pubblico di certi film - tipo I ragazzi dello Zoo di Berlino o L'Attimo Fuggente - che sono state davvero un conforto e rivelavano anche molta sensibilità umana al di là del gusto estetico.
Pensa che di Carpenter mi sforzai anche di visionare l'intera filmografia e lo trovai proprio misero, poi può anche nei suoi film più fortunati coinvolgere ma in generale, come autore, non riesco proprio ad stimarlo più di tanto.
Cmq Holy ho letto la tua rece di Red Cliff e mi è piaciuta davvero molto, complimenti!
#20
Inviato 12 November 2009 - 03:51 AM
Non ci si affida ad un maestro/critico piuttosto si sceglie il maestro/critico e quindi la scelta del maestro è la scelta della dottrina. Kezich, è vero, era l'unico critico contemporaneo che apprezzavo molto: ricordo le sue recensioni contro il pubblico di certi film - tipo I ragazzi dello Zoo di Berlino o L'Attimo Fuggente - che sono state davvero un conforto e rivelavano anche molta sensibilità umana al di là del gusto estetico.
Pensa che di Carpenter mi sforzai anche di visionare l'intera filmografia e lo trovai proprio misero, poi può anche nei suoi film più fortunati coinvolgere ma in generale, come autore, non riesco proprio ad stimarlo più di tanto.
Cmq Holy ho letto la tua rece di Red Cliff e mi è piaciuta davvero molto, complimenti!
Grazie Bob per i complimenti, davvero.
Riguardo Carpenter, per dire, vedilo come una specie di bava o fulci americano: stessi fondi (relazionato ai tempi che hanno vissuto), stessi principi. E' un modo di fare cinema diverso da quello intellettuale e per me raggiunge meglio il suo scopo primario: quello di essere un mezzo di comunicazione. Jodorowsky e Carpenter hanno trattato temi simili, con la differenza che il secondo lo hanno capito tutti. Capito dove voglio arrivare?
L'opera della maturità di un regista, di uno scrittore o un musicista punta sempre al minimalismo, puoi verificarlo in qualunque momento con i più grandi della storia, a un certo punto va messo da parte l'esercizio di stile. Sulla corrente critica non saprei, non ho mai seguita alcuna corrente se non il mio bagaglio culturale ed intellettivo, ma magari non ho capito cosa intendevi
#21
Inviato 12 November 2009 - 03:36 PM
Grazie Bob per i complimenti, davvero.
Riguardo Carpenter, per dire, vedilo come una specie di bava o fulci americano: stessi fondi (relazionato ai tempi che hanno vissuto), stessi principi. E' un modo di fare cinema diverso da quello intellettuale e per me raggiunge meglio il suo scopo primario: quello di essere un mezzo di comunicazione. Jodorosky e Carpenter hanno trattato temi simili, con la differenza che il secondo lo hanno capito tutti. Capito dove voglio arrivare?
L'opera della maturità di un regista, di uno scrittore o un musicista punta sempre al minimalismo, puoi verificarlo in qualunque momento con i più grandi della storia, a un certo punto va messo da parte l'esercizio di stile. Sulla corrente critica non saprei, non ho mai seguita alcuna corrente se non il mio bagaglio culturale ed intellettivo, ma magari non ho capito cosa intendevi
sulla corrente critica intendevo che se cito spesso un critico non è perché mi affidi a lui bensì perché condivido i suoi scritti, che casomai mi hanno anche insegnato qualcosa.
#23
Inviato 12 November 2009 - 10:55 PM
Non sono un critico cinematografico, ne ho la vostra conoscenza nel campo. Citate nomi di critici che neanche conosco. Ma perchè Fulci mi piace? Semplicemente perchè nel suo cinema vedo la smodata voglia di ricostruire un sentimento, interpretarlo e metterlo li, davanti agli occhi di tutti con il suo film. Vedo Fulci e penso a un bimbo che gioca con il cinema, mette i suoi personaggi, forgia la storia, da il sapore al film come un bimbo che gioca con i soldatini. E questo mi fa stare bene, questo mi fa amare il suo film. Perchè in quella "voglia" ritrovo me stesso, in quelle inquadrature "grottesce" vedo l'animo fanciullo del regista che esaspera la sua voglia di raccontare una storia. E questo mi basta.
Lo stesso mi succede quando guardo Kitano (mio regista preferito di sempre), guardo i suoi film e riesco a sentire quel "sentimento", quella voglia smodata di giocare con quello strumento che è il cinema, costruire un qualcosa fatto di personaggi e dopo lasciare tutto dopo i titoli di coda. Ora, anche io mi diverto a fare "cinema" prendo la telecamera e "gioco". E non c'è soddisfazione migliore che vedere i miei personaggi sullo schermo che dialogano. Certo sono film estremamente stupidi.. Ma ho raggiunto il mio scopo . Da notare che le maschere ninja sono magliette sulla testa, le maniche sono fatte con le calze.. E colpo di scena, il costume altro non è che un pigiama! Finale a sorpresa, buona visione!
Ho guardato antonioni, fellini e i mostri sacri del cinema. Ma questo è un altro discorso.
Lo stesso mi succede quando guardo Kitano (mio regista preferito di sempre), guardo i suoi film e riesco a sentire quel "sentimento", quella voglia smodata di giocare con quello strumento che è il cinema, costruire un qualcosa fatto di personaggi e dopo lasciare tutto dopo i titoli di coda. Ora, anche io mi diverto a fare "cinema" prendo la telecamera e "gioco". E non c'è soddisfazione migliore che vedere i miei personaggi sullo schermo che dialogano. Certo sono film estremamente stupidi.. Ma ho raggiunto il mio scopo . Da notare che le maschere ninja sono magliette sulla testa, le maniche sono fatte con le calze.. E colpo di scena, il costume altro non è che un pigiama! Finale a sorpresa, buona visione!
Ho guardato antonioni, fellini e i mostri sacri del cinema. Ma questo è un altro discorso.
#24
Inviato 15 November 2009 - 01:33 AM
Cioè di questo film non ne avevo sentito parlare, fa può paura questo video che i filmini di zombie di oggi!!http://www.youtube.com/watch?v=8I5Ac4woNnI
Sinceramente, dopo tanti anni di distanza, questo film mi fa ancora rabbrividire.. Semplicemente fantastico!
Secondo me oggi il "target" di horror è cambiato.... una volta si faceva horror vero, puntando a far paura veramente allo spettatore, oggi invece si punta più sulla violenza e sullo splatter, perlomeno nella maggior parte dei casi!
Io non sono un eroe per carità, ma sinceramente rec non mi ha fatto per niente paura, al massimo gli ultimi 5 minuti potevano far spavento più di tutti, ma sinceramente non mi è piaciuto nemmeno!recentemente ho visto un bel film, credo francese, un certo "catacombs".
bello anche un certo "rec." là proprio il vero terrore....
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