#2
Inviato 28 June 2009 - 01:50 PM
Michael ha iniziato ballando lo stile Lockin ( che mi sembra sia uno stile dell hip hop old school)e lo ballava con il suo vecchio gruppo i Jackson 5, il gruppo era composto dai suo fratelli,lora facevano musica Funky e il locking è nato per essere ballato sulla musica funk, ballavano anche un po di stile poppin ( quello del robot,ma principalmente si ballava lockin)....in seguito Michael ha fuso i due stili e li ha modificati,creando un suo stile personale che si chiama appunto Jackson style.
nei nostri giorni lo stile di ballo può anche essere ritrovato nel semplice hip hop, ma in termini + specifici dovresti ballare locking e funky... con delle basi di poppin... se poi vuoi imparare invece il moonwalk eccoti la citazione da wikipedia
"Il "moonwalk" è un famoso passo di danza, rielaborato, perfezionato e portato sul palco da Michael Jackson, che tuttavia, come ammesso dallo stesso Jackson nella sua autobiografia dal titolo omonimo Moonwalk, non ne è l'inventore.
Jackson lo presentò ai fans per la prima volta durante lo show del 25esimo anniversario della Motown sulle note di Billie Jean, singolo di punta appena uscito dall'album Thriller.
Questo non è un passo di break dance. È detto "Moonwalk", ovvero "Camminata sulla Luna" perché consiste nello spostarsi all'indietro dando l'illusione di camminare in avanti come in assenza di gravità.
Secondo alcuni esponenti del movimento b-boying, il "Moonwalk" propriamente detto sarebbe un passo laterale che forma un movimento circolare, utilizzando gli stessi principi di questo passo, che si chiamerebbe, invece, "Backslide". Il termine "moon" sarebbe da accostarsi al fatto che il movimento che causa l'illusione di muoversi sulla Luna forma anche un cerchio, cioè la forma della luna stessa.
nei nostri giorni lo stile di ballo può anche essere ritrovato nel semplice hip hop, ma in termini + specifici dovresti ballare locking e funky... con delle basi di poppin... se poi vuoi imparare invece il moonwalk eccoti la citazione da wikipedia
"Il "moonwalk" è un famoso passo di danza, rielaborato, perfezionato e portato sul palco da Michael Jackson, che tuttavia, come ammesso dallo stesso Jackson nella sua autobiografia dal titolo omonimo Moonwalk, non ne è l'inventore.
Jackson lo presentò ai fans per la prima volta durante lo show del 25esimo anniversario della Motown sulle note di Billie Jean, singolo di punta appena uscito dall'album Thriller.
Questo non è un passo di break dance. È detto "Moonwalk", ovvero "Camminata sulla Luna" perché consiste nello spostarsi all'indietro dando l'illusione di camminare in avanti come in assenza di gravità.
Secondo alcuni esponenti del movimento b-boying, il "Moonwalk" propriamente detto sarebbe un passo laterale che forma un movimento circolare, utilizzando gli stessi principi di questo passo, che si chiamerebbe, invece, "Backslide". Il termine "moon" sarebbe da accostarsi al fatto che il movimento che causa l'illusione di muoversi sulla Luna forma anche un cerchio, cioè la forma della luna stessa.
#6
Inviato 28 June 2009 - 06:48 PM
Michael ha iniziato ballando lo stile Lockin;Jackson fa (faceva) la danza "Jackson"
io non credo esista un tipo di danza che ti insegni lo stile di MJ insieme alle altre cose...credo che lo stile di MJ venga insegnato a parte...è troppo particolare...
ballavano anche un po di stile poppin;
in seguito Michael ha fuso i due stili e li ha modificati,creando un suo stile personale che si chiama appunto Jackson style.
qnd se vuoi imparare a ballare come lui devi partire con le basi, che sicuramente sono il Lockin e il poppin
#9
Inviato 29 June 2009 - 05:12 AM
Michael Jackson: 25esimo anniversario della Motown, primo Moonwalk in pubblico
Michael Jackson: Moonwalker
Micahel Jackson: altra esibizione di Billie Jean
«Il ballo e quei passi unici, meglio di Nureyev»
"Solo lui sapeva danzare in quel modo. E quando rivelò il segreto dei suoi movimenti nessuno riuscì a eguagliarlo"
Un altro fanciullo angelico è sparito, cancellato in un istante. Michael Jackson, incapace di varcare la soglia della maturità, è morto a 50 anni, ancora ragazzino, civettuolo, circondato dalle sue fantasie, tremendamente vulnerabile e incapace di assumere il controllo della sua vita. La sua morte improvvisa assomiglia a una strana vittoria.
Era riuscito a fermare il tempo e persino la sua crescita. Non un pelo di barba sul mento, la sua era la vocina acuta di un bambino. Anziché entrare nella mezza età e lasciarsi incatenare alla terra, è passato oltre, come un alito di vento, scomparso alla vigilia di una tournée di ben 50 concerti che, personalmente, trovavo spaventosa. Che Madonna continui pure a macinare un tour dopo l’altro. Siccome non sapeva né ballare né cantare a 25 anni, a nessuno importa se non ha ancora imparato a farlo, oggi che di anni ne ha 50. Ma dover vedere Michael Jackson affannarsi sul palco mi avrebbe spezzato il cuore. E tra i tanti cuori, si sarebbe spezzato anche il suo. E si è fermato davvero, il suo cuore, prima della disfatta. È stato risparmiato. Nelle parole di Madonna, «il mondo ha perso uno dei suoi più grandi artisti». Ma non abbiamo perso Michael Jackson, perché non potrà svanire nel nulla: i suoi tre grandissimi album dureranno fintanto che esisteranno i supporti elettronici, mentre tutto ciò che è mediocre verrà dimenticato.
La sua arte ha attinto alla cultura popolare della strada, ma Michael non aveva ormai più ricordi di corse e giochi con i ragazzini del suo quartiere. Man mano che la sua immaginazione si inceppava e si inaridiva, il tentativo di tener lontana la maturità si è trasformato in una lotta disperata, demenziale e futile. E la lotta contro gli anni lo ha trascinato verso l’autolesionismo. Dal giorno in cui Dioniso danzò alla testa della sua orda di Menadi dai piedi insanguinati sulle montagne scoscese della Grecia preistorica, la danza e il canto sono stati prerogativa dei giovani maschi. Come Orfeo, anche Michael Jackson è stato annientato dai suoi ammiratori, che con la loro adulazione e adorazione gli hanno impedito di vivere in una società normale. La creatività si è spenta giorno dopo giorno. Michael è diventato poco a poco la parodia di se stesso. Ma oggi è giunto il momento di dimenticare tutto ciò e rendere omaggio al fanciullo prodigio che trionferà sulla morte come fece Dioniso, raggiungendo l’immortalità attraverso la sua arte.
Il suo contributo sarà sempre più ovvio e la sua influenza sempre più incisiva nel mondo della danza. Nessun coreografo negli ultimi trent’anni ha potuto ignorare le conquiste di Michael Jackson, che ha riscritto il copione della danza per ogni categoria, dai bambini che si esibiscono in televisione ai balletti classici di tutta Europa. Se il mondo della danza non ha mai offerto a Michael Jackson un riconoscimento ufficiale per la sua influenza è semplicemente perché non ve n’era bisogno: le sue mosse, le sue cadenze erano ovunque. Nijinsky e Nureyev sono anch’essi morti in giovane età. Anch’essi sono stati eccezionali danzatori, ma scelsero di interpretare le coreografie ideate da altri. L’arte di Michael Jackson, invece, è stata profondamente innovativa. Nessuno riusciva a danzare come lui, finché non rivelò il segreto dei suoi passi, e anche allora nessuno fu mai in grado di eguagliarlo. Il suo concetto di danza era in tutto e per tutto figlio del ventesimo secolo, straordinariamente multidimensionale, e per nulla borghese. Nijinsky è stato forse il più grande Spectre de la Rose, Nureyev il massimo Corsair, ma questi due luminari impallidiscono davanti al fulgore della stella di Jackson. Non è stata una sorpresa perderlo, quanto piuttosto averlo avuto tra noi.
Germaine Greer,
28/06/2009
Michael Jackson: Moonwalker
Micahel Jackson: altra esibizione di Billie Jean
«Il ballo e quei passi unici, meglio di Nureyev»
"Solo lui sapeva danzare in quel modo. E quando rivelò il segreto dei suoi movimenti nessuno riuscì a eguagliarlo"
Un altro fanciullo angelico è sparito, cancellato in un istante. Michael Jackson, incapace di varcare la soglia della maturità, è morto a 50 anni, ancora ragazzino, civettuolo, circondato dalle sue fantasie, tremendamente vulnerabile e incapace di assumere il controllo della sua vita. La sua morte improvvisa assomiglia a una strana vittoria.
Era riuscito a fermare il tempo e persino la sua crescita. Non un pelo di barba sul mento, la sua era la vocina acuta di un bambino. Anziché entrare nella mezza età e lasciarsi incatenare alla terra, è passato oltre, come un alito di vento, scomparso alla vigilia di una tournée di ben 50 concerti che, personalmente, trovavo spaventosa. Che Madonna continui pure a macinare un tour dopo l’altro. Siccome non sapeva né ballare né cantare a 25 anni, a nessuno importa se non ha ancora imparato a farlo, oggi che di anni ne ha 50. Ma dover vedere Michael Jackson affannarsi sul palco mi avrebbe spezzato il cuore. E tra i tanti cuori, si sarebbe spezzato anche il suo. E si è fermato davvero, il suo cuore, prima della disfatta. È stato risparmiato. Nelle parole di Madonna, «il mondo ha perso uno dei suoi più grandi artisti». Ma non abbiamo perso Michael Jackson, perché non potrà svanire nel nulla: i suoi tre grandissimi album dureranno fintanto che esisteranno i supporti elettronici, mentre tutto ciò che è mediocre verrà dimenticato.
La sua arte ha attinto alla cultura popolare della strada, ma Michael non aveva ormai più ricordi di corse e giochi con i ragazzini del suo quartiere. Man mano che la sua immaginazione si inceppava e si inaridiva, il tentativo di tener lontana la maturità si è trasformato in una lotta disperata, demenziale e futile. E la lotta contro gli anni lo ha trascinato verso l’autolesionismo. Dal giorno in cui Dioniso danzò alla testa della sua orda di Menadi dai piedi insanguinati sulle montagne scoscese della Grecia preistorica, la danza e il canto sono stati prerogativa dei giovani maschi. Come Orfeo, anche Michael Jackson è stato annientato dai suoi ammiratori, che con la loro adulazione e adorazione gli hanno impedito di vivere in una società normale. La creatività si è spenta giorno dopo giorno. Michael è diventato poco a poco la parodia di se stesso. Ma oggi è giunto il momento di dimenticare tutto ciò e rendere omaggio al fanciullo prodigio che trionferà sulla morte come fece Dioniso, raggiungendo l’immortalità attraverso la sua arte.
Il suo contributo sarà sempre più ovvio e la sua influenza sempre più incisiva nel mondo della danza. Nessun coreografo negli ultimi trent’anni ha potuto ignorare le conquiste di Michael Jackson, che ha riscritto il copione della danza per ogni categoria, dai bambini che si esibiscono in televisione ai balletti classici di tutta Europa. Se il mondo della danza non ha mai offerto a Michael Jackson un riconoscimento ufficiale per la sua influenza è semplicemente perché non ve n’era bisogno: le sue mosse, le sue cadenze erano ovunque. Nijinsky e Nureyev sono anch’essi morti in giovane età. Anch’essi sono stati eccezionali danzatori, ma scelsero di interpretare le coreografie ideate da altri. L’arte di Michael Jackson, invece, è stata profondamente innovativa. Nessuno riusciva a danzare come lui, finché non rivelò il segreto dei suoi passi, e anche allora nessuno fu mai in grado di eguagliarlo. Il suo concetto di danza era in tutto e per tutto figlio del ventesimo secolo, straordinariamente multidimensionale, e per nulla borghese. Nijinsky è stato forse il più grande Spectre de la Rose, Nureyev il massimo Corsair, ma questi due luminari impallidiscono davanti al fulgore della stella di Jackson. Non è stata una sorpresa perderlo, quanto piuttosto averlo avuto tra noi.
Germaine Greer,
28/06/2009
Modificata da Xenoutopia, 29 June 2009 - 10:26 AM.
#11
Inviato 10 July 2009 - 11:26 PM
CITAZIONE(Rasengan @ Jul 10 2009, 09:17 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Ma come si chiama quel passo che jackson sta a 45 gradi senza piegarsi??? cioè fa finta di scendere ma nn piega la schienta pero sta a 45 gradi.
quello non so come si chiama, ma avevo letto che lo faceva con delle scarpe speciali, essendo fisicamente impossibile.
invece su wikipedia leggo di un altro passo chiamato "skywalk", ma quale sarebbe?ci son dei video?
#12
Inviato 11 July 2009 - 11:23 AM
CITAZIONE(Grim Reaper @ Jul 11 2009, 12:26 AM) <{POST_SNAPBACK}>
quello non so come si chiama, ma avevo letto che lo faceva con delle scarpe speciali, essendo fisicamente impossibile.
invece su wikipedia leggo di un altro passo chiamato "skywalk", ma quale sarebbe?ci son dei video?
invece su wikipedia leggo di un altro passo chiamato "skywalk", ma quale sarebbe?ci son dei video?
se non sbaglio lo skywalk è quando fà il robot... cerco info
#13
Inviato 11 July 2009 - 11:32 AM
http://video.google....=...a=N&tab=wv#
guarda il primo video... nella descrizione c'è scritto skywalk
guarda il primo video... nella descrizione c'è scritto skywalk
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