Questa discussione ha avuto 36 risposte

[Netless]

ero andato a prendere da bere con il video ancora in carimento, dalla cucina, sentendo tutto quell'ansimare, pensavo che si trattasse in realtà di uno scherzo, se non come attore (se tu il protagonista immagino) ti vedo assai appropriato come doppiatore di una certa categoria di film

Passando ai commenti seri, l'idea base del film è piuttosto evidente, il fatto che tu abbia la faccia dentro una montagna di bicarbonato (cocaina nello script) implica un'overdose di quest'ultima, a meno che tu non sia un patito estremo dell'igene orale ovviamente Risulta poco chiaro lo "smascheramento" finale a causa della poca illuminazione, hai fatto un'uso forse eccessivo dell'effetto blur/sfuocatura all'interno di scene slegate tra loro, ne fai uso nella scena dove viene ripreso il punto di vista della vittima mentre osserva il sicario e trovo che qui sia adatto per sottolinare lo sfasamento della percezione causato dalla tensione e dall'ansia, ne fai anche uso come "effetto di intermezzo" (pedonami ma non conosco essattamente i termini tecnici) tra una scena e la successiva vanificando in questo modo l'importanza dell'effetto all'interno della scena citata poco fa.
Altre cose poco chiare sono la benzina versata sulle gambe, inzialmente pensavo che la sigaretta fosse il mezzo per generare un bel falò (magari causato dalla stessa vittima in circostanze truculente) devo invece interpretarlo come un'ultimo desiderio del condannato a morte? Banale per uno che dovrebbe essere un cocainomane...
La catenella che ciondola invece proprio non la capisco, il fatto che non sia legata significa forse qualche cosa?

[Holy Lee Roth]

Allora, premettendo che la color correction è da rifare come ho specificato all'inizio, idem il montaggio.
Il corto è una metafora dell'eccesso di droga, il killer è la parte dell'uomo che decide di passare alla coca, libera se stesso dalle catene ma allo stesso tempo lo mette sul baratro: zuppo di benzina rischia di bruciarsi, il risultato è comunque l'eccesso che lo porta alla morte. La catena è l'elemento di contatto con la realtà: c'è sia nello sfaso che nella realtà, è un punto di contatto. Il fatto che abbia una pistola continuamente puntata alla tempia è il prezzo da pagare per godere dei "servigi" della tossicodipendenza.

In sostanza è questo

[six00]

Ho parlato privatamente con un po' di persone e sono giunte tutte al fatto che non sia chiaro il mio intento:
dovrebbe essere lo sfaso di un tizio andato in overdose di cocaina (senza color correction si vede palesemente che si tratta di bicarbonato)

forse si intuisce ugualmente che si tratti di overdose e dipendenza anche con una striscia ben in mostra. la faccia affondata su una montagna di coca è un po' comica e non molto chiara. imho.

[Touma Mitsuhashiba]

Sono riuscito a vederlo solo ora...in verità non ci avevo capito molto, pensavo fosse, nell'ordine: un porno ( ), un thriller, uno spot antifumo
Tutta l'allegoria sulla cocaina, non l'avevo compresa, ma forse sono scemo io Ma così come la catenella, non ci si spiega in maniera chiara la montagna di polvere (perché quello mi sembrava) nè se il killer era la vittima stessa (cioè, si vede che è la stessa persona, ma sembra un po' diversa, e lo si può interpretare in mille modi differenti).
Forse dovresti essere un po' più esplicito nel messaggio, soprattutto se non migliori un po' la qualità audio/video (ma per quello penso sia solo questione di tempo, no?).

[Tano]

Anche io sto portando avanti una catena di "film" ad episodi sulla falsa riga dei film di serie Z sui ninja!






Cmq non riesco a sentire l'audio del tuo corto. Perchè?

[Tano]

Vedi gli altri episodi!

[>Dante<]

Però non mi pare correttissimo inserire altri corti quando il topic è stato aperto da Holy Lee Roth per discutere del suo

[Genocide]

holy, da uno che non ne capisce di cinema ma si diletta nella scrittura:


a parer mio ti sei fissato troppo sui vari simblismi, ma alla fine avevi realmente qualcosa da "raccontare"? se si perchè non provare a raccontare quella cosa cercando di essere meno criptico?

forse hai peccato nel voler essere poco esplicito.

[Roronoa']

Mi ha fatto morire richard harrison

[Holy Lee Roth]

holy, da uno che non ne capisce di cinema ma si diletta nella scrittura:


a parer mio ti sei fissato troppo sui vari simblismi, ma alla fine avevi realmente qualcosa da "raccontare"? se si perchè non provare a raccontare quella cosa cercando di essere meno criptico?

forse hai peccato nel voler essere poco esplicito.

E' talmente semplice la sinossi che volendo uno può non vederci nulla, cosa che non mi dispiacerebbe affatto: c'è un tizio strafatto che ha delle allucinazioni in overdose

[Genocide]

e perchè allora uno dovrebbe vederlo?

se è solamente un tipo drogato che flippa ce ne sono a miliardi di film e corti simili

[teh_masterer]

Sicuramente meglio dei tuoi corti precedenti ma ancora troppo diluito.
Il messaggio finale l'ho capito subito, anche se forse mettere una striscia in parte pippata avrebbe fatto subito capire che si trattava di bamba e non di qualcos'altro.
Il grosso difetto, secondo me, è la durata rispetto a ciò che racconta: la sintesi è importantissima nei cortometraggi e nonostante agli inizi si cerchi di fare il più possibile, più avanti ci si rende conto che "less is more".
Poi, chiaramente, ogni scena deve avere il suo respiro, non dico di fare jump cut in stile Tony Scott, però una via di mezzo sarebbe più gradibile.