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Gran Torino: RECENSIONE


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Questa discussione ha avuto 67 risposte

#1
Everyeye Network

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Ci sono autori che, arrivati a una certa età, cominciano a tirare i remi in barca, paghi dei successi passati accumulati nel corso della loro carriera. Altri gettano un cono d’ombra sul loro lavoro pluridecennale a causa di progetti girati con la “mano sinistra”. Altri ancora, pur evitando di appendere definitivamente le scarpe al chiodo, si adagiano sul proprio stile, perdendo inevitabilmente la capacità, o forse la voglia, di mettersi in gioco artisticamente.
Clint Eastwood, ormai prossimo ai 79 anni, riesce ancora a girare come se ne avesse quaranta, realizzando opere di rara intensità capaci, fra un Oscar e l’altro, di andare pure a demolire i preconcetti politici, ideologici che uno spettatore potrebbe avere sul regista californiano. Repubblicano fin dal 1951, dimostra con ogni suo lavoro che la ratio umana è una qualità che può prescindere dalle connotazioni politiche: da “testimonial” della Smith & Wesson Modello 29 ai tempi di Dirty Harry, è passato alla realizzazione di un dittico cinematografico, Flags of our Fathers e Letters From Iwo Jima, validissimo per criticare con assoluta franchezza, senza artifici retorici pomposi e magniloquenti, l’orrore della guerra, in un modo molto più equilibrato dei (troppo) manichei “Redacted”, dell’ormai “missing in action” Brian De Palma, o dell’Armadietto del Dolore (The Hurt Locker) di Kathryn Bigelow. Il cinema di Eastwood è diretto, quasi lineare verrebbe da dire. Narra senza inutili giri di parole. Che sia la caduta del mito del west americano, o il dramma di una madre che ha perso il proprio figlio trovandosi a combattere contro una burocrazia corrotta, predatoria ed affamata di consensi, la sostanza dei fatti non cambia. I film di Clint Eastwood s’inseriscono perfettamente nel grande filone della tradizione cinematografica americana che, come scrive Gianni Rondolino nella sua “Storia del Cinema” sono tutti “capitoli d’un grande romanzo sull’America, sorretto sempre da un gusto cinematografico preciso, dall’amore per quella tradizione del cinema spettacolare classico, che Eastwood non solo non rinnega, ma vuole in un certo senso rinverdire e rendere attuale”. Questo suo essere così incontrovertibilmente “classico”, è, secondo alcuni, un limite, una sorta di mancanza di personalità. Francamente, ci resta arduo immaginare un maestro che a sua volta non abbia avuto delle guide, quindi ci limitiamo a dire che se tutti gli autori di cinema fossero latori dello stesso “limite” di cui è portatore il granitico Clint, i lettori si troverebbero davanti agli occhi un numero ben maggiore di recensioni positive, anche perché, questo va precisato a chiare lettere, la riflessione umana del “texano dagli occhi di ghiaccio” è stata capace di evolversi e di andare oltre le meditazioni, cinematografiche ed personali, dei suoi numi tutelari Sergio Leone e Don Siegel.
E Gran Torino, con quel carico di significati profondi che si viene a delineare già solo a partire dal titolo che è una allegoria di tradizioni ormai perdute, è un punto d’arrivo artistico e morale che lascia inevitabilmente spiazzati.



Continua a leggere il nostro articolo a questo indirizzo https://cinema.every...recensione_8858

#2
IL Pacca

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Analisi eccezionale. Complimentissimi!

Difficile trovare un pezzo di analoga qualità,e non solo nel www.

Movieye rulla veramente = Duellanti on web

:lenny:

#3
Steverance

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Altro capolavoro di Clint in arrivo!

#4
JOHNNY B. GOODE

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Visto subbato, ennesima perla di Eastwood attore e regista.
Un film fantastico, uno dei piu belli degli ultimi anni.
Concordo con il voto della recensione, 9.5

#5
codenamev

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da venerdì nelle sale :bonjo: :bonjo: :crazy: :woohoo:

#6
Methos

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Quando ovviamente in Usa è già in Dvd...
Va beh, meglio, almeno me lo gusto in lingua originale.

Comunque ottima recensione, davvero piacevole da leggere e di alto livello.

#7
codenamev

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Quando ovviamente in Usa è già in Dvd...
Va beh, meglio, almeno me lo gusto in lingua originale.

Comunque ottima recensione, davvero piacevole da leggere e di alto livello.


grazie :)

#8
OldSnake72

OldSnake72
  • Kept you waiting uh!

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Visto subbato, ennesima perla di Eastwood attore e regista.
Un film fantastico, uno dei piu belli degli ultimi anni.
Concordo con il voto della recensione, 9.5


Si si domani vado a vederlo ! :sisi:
Clint è sempre Clint!

#9
mafaldao

mafaldao
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forse il film che attendo di più per questo anno, il mio sogno sarebbe vederlo al cinema in lingua originale magari sb ita

#10
Zalera

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  • The Wii Homebrew Prophet & Movieye Mod from the Underworld

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Al Metropolitan lo danno in originale sub ita :fg:

e FilmTV gli da pure ben 2 pagine....

#11
medula81

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  • It's been a good ride...

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nelle varie recensioni sulla rete ho letto pareri discordanti, alcuni parlano di ottimo film, altri dicono che è solo buono ma che gli manca qualcosa. Io so solo che da "gli spietati" in poi Eastwoood ha fatto solo filmoni.

#12
Zalera

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  • The Wii Homebrew Prophet & Movieye Mod from the Underworld

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Al Metropolitan lo danno in originale sub ita :fg:

mi dicono anche a l'UGC a Porta di Roma....bbono... :sisi:

#13
Guest_Darth RevaneYe

Guest_Darth RevaneYe
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meglio in lingua inglese imho
nessun doppiatore regge il confronto con eastwood incazzato :sisi:

#14
Taiki89

Taiki89
  • If you can’t fix it, you gotta stand it

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Spettacolare. Sul serio.

#15
Shin Gouki

Shin Gouki
  • Eye Supreme

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capolavoro, voglio rivederlo in madrelingua




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