Confermo, non c'è bisogno che si sporchi le mani con le commedie, gli basta tirare fuori un po' di sano cinismo
IMHO il suo magnum opus, in tutto i sensi, oltre ad essere uno dei film più quotable di mia recente memoria.
Spoiler
lt was not Grace's pride that kept her going during the days when fall came and the trees were losing their leaves, but more of the trance-like state that descends on animals whose lives are threatened, a state in which the body reacts mechanically in a low, tough gear, without too much painful reflection. Like a patient, passively letting his disease hold sway.
Had Grace had friends in Dogville, they too fell like the leaves. Most townspeople of the male sex now visited Grace at night to fulfill their sexual needs.
lt had occurred to the children to give the bell an extra ring every time such an act had been consummated; much to Martha's confusion.
But since the chain had been attached things had become easier for everyone the harassments in bed did not have to be kept so secret anymore, because they couldn't really be compared to a sexual act. They were embarrassing the way it is when a hillbilly has his way with a cow, but no more than that.
Credo che possa fare di peggio/meglio soltanto con Nymphomaniac (e considerando il periodo nel quale lo ha diretto ci sono buone speranze).
L'unico aspetto negativo che posso associare a Dogville è...
Manderlay (Lars von Trier - 2005)
... che ne è un seguito diretto.
Qui si vede che gli sfuggita completamente di mano questa storia delle trilogie. Dopo 20 anni di film completamenti diversi uno dall'altro non solo realizza un sequel, ma in più ha la geniale idea di utilizzare la stessa identica tecnica teatro-letterale di Dogville. Il risultato è praticamente una versione downgradata sotto ogni aspetto.
- cast di gran lunga meno iconico
- protagonista che è praticamente la stessa del film precedente (tralasciando il fatto che mi sarei aspettato un evoluzione più netta, il suo idealismo nel predecessore funzionava brillantemente perchè occultato allo spettatore per 2 ore e 45 di film, qui invece risulta semplicemente irritante nella sua ostinazione)
- ma soprattutto, la potenza di Dogville era nella spudorata semplicità e totalità del suo messaggio, che poteva pure esser contestualizzato in chiave americana, qui al contrario prendono un contesto americanissimo dal quale ci si può sforzare di spremere fuori un po' Platone e Hobbes, che son ben lontani dalla radicalità che mi sta facendo amare il regista.
Penso che si sia accorto di aver fatto una cagata visto che è l'unica trilogia che ha lasciato on-hold (mi risparmio battute sulla depressione).
Spero che per Washington prenda il suo tempo.
Selvaggi in fuga di Taika Waititi ,
In originale sottotitolato , preso a nolo su iTunes.
Divertentissimo , ma anche molto umano.
Gesù, avevo qualche presentimento ma son dovuto comunque andare a controllare cosa fosse "Selvaggi in fuga"
Ma l'hanno distribuito in italia? Esiste doppiato o hanno deciso di localizzare solo il titolo?
Modificata da Don Giannarelli, 12 May 2017 - 12:51 PM.
Mwlancholia è l'unico film di von Trier che io abbia mai visto. Un film che non mi ha comunicato nulla, piatto. Bello da vedere ma se un film non mi dice nulla.. Dovrei provare con dogville di cui parlano molto bene quasi tutti
Che dire, quando l'ho visto la prima volta mi è piaciuto ,ma al di là della recitazione di Hanks e della soundtrack non avevo dato attenzione al resto.
La regia è qualcosa di eccezionale, numerosi piani sequenza atti a farti immergere nel film e quanti primi piani.
La recitazione di Denzel mi era parsa bella , ma non come mi appare adesso , sinceramente era da oscar anche lui. Stessa cosa dicasi per Banderas , che mi era parso un cameo , e invece.. E la musica , le canzoni , scritte o reinterpretate apposta e inserite in modo perfetto.
All'inizio lo stavo per bollare come "il solito von Trier" con la regia pimpata*, ma più andavo avanti più mi accorgevo che non si trattava semplicemente de "il solito von Trier", ma di von Trier all'ennesima potenza, di "von Trier racconta: von Trier", fra citazioni, autocitazioni, autoparodie e perfino la faccia tosta di riaprire la polemica accesasi a Cannes direttamente su schermo.
5 ore e mezza di divertimento cinematografico per un film densissimo che mi ha fatto rivalutare alcune sue produzioni precedenti (son costretto ad un secondo round con Antichrist) ed ha gettato nuova luce sul suo operato da regista. Probabile che lo continuerò a rivalutare col passare degli anni.
E adesso si attende The House that Jack Built.
Just fuck my shit up Lars-sensei <3
*pare Wes Anderson in versione pornocinica. Il parallelismo con Grand Budapest Hotel è un po' inquietante considerando che in alcuni paesi sono usciti nella stessa settimana
Non so che problemi ho... Qualche anno fa ho trovato in The weaver man un filmetto così cosa, interessante.
Lo sto rivedendo e lo sto trovando noiosissomo e inutile.
All'inizio lo stavo per bollare come "il solito von Trier" con la regia pimpata*, ma più andavo avanti più mi accorgevo che non si trattava semplicemente de "il solito von Trier", ma di von Trier all'ennesima potenza, di "von Trier racconta: von Trier", fra citazioni, autocitazioni, autoparodie e perfino la faccia tosta di riaprire la polemica accesasi a Cannes direttamente su schermo.
5 ore e mezza di divertimento cinematografico per un film densissimo che mi ha fatto rivalutare alcune sue produzioni precedenti (son costretto ad un secondo round con Antichrist) ed ha gettato nuova luce sul suo operato da regista. Probabile che lo continuerò a rivalutare col passare degli anni.
E adesso si attende The House that Jack Built.
Just fuck my shit up Lars-sensei <3
*pare Wes Anderson in versione pornocinica. Il parallelismo con Grand Budapest Hotel è un po' inquietante considerando che in alcuni paesi sono usciti nella stessa settimana
So che quelle espressioni sono naturali dato il tema del film, ma mi paiono così esagerate che scaturiscono in me delle sonore risate
Pellicola che non ha perso nulla invecchiando, e ancora oggi risulta modernissima, sia come ritmo che come regia.
Gioca tutto sulle atmosfere, sulle inquadrature (i giochi di specchi!), e sulla tensione che è sempre lì, sotto la superficie, e che non esplode mai in inutili dispieghi di sangue e morti.
Quasi nessun effetto speciale, e una storia che non insulta lo spettatore ma, anzi, lo sprona a interpretare quel che vede.
Ottimo cast, con una Julie Harris letteralmente fantastica.
Non sono un grande estimatore di film di guerra, ma mi è piaciuto.
A parte le scene di battaglia, crude e girate davvero in maniera sublime, ho apprezzato in particolare il lavoro di un cast davvero in bolla.
Il futuro luminoso che attende Garfield se continua su questa strada è palese, ma ho letteralmente amato l'interpretazione di Hugo Weaving.
Io non sono né cristiano né americano, quindi il tema avrebbe potuto darmi l'orticaria, ma Gibson riesce fortunatamente a non essere pedante nella "morale".
Dov'ero negli ultimi anni? Imho miglior "cinecomic" insieme a Hellboy 2 e Spidy 2 e volendo anche uno dei film d'azione riusciti meglio che abbia mai visto, cioè, per me mette a 90 gli ultimi bond e quasi tutti i mission impossible senza problemi. La regia di Vaughn poi è fantastica, anche nelle scene più concitate non si perde il focus come in altri film.
Veramente magnifico, hype a manetta per il seguito.